Martedì 16 aprile, in occasione della Milano Design Week – Fuorisalone 2024, inaugura Il Salotto Buono Cattivo, la seconda mostra firmata LOFT – Light On Future Topics, la linea di progetti espositivi della Galleria Fumagalli atti a esplorare l’universo iper-contemporaneo in tutti i suoi aspetti creativi, compreso il design.
Salotto – 1. Stanza usata come ambiente di ricevimento, di rappresentanza, di riunione e sim., in appartamenti privati, alberghi, circoli, studi professionali, uffici.
2. estens. Riunione mondana, culturale, artistica, che si svolge periodicamente in una determinata sede, spesso in abitazioni private; anche le persone che abitualmente vi partecipano: un s. buono, ben frequentato; è uno dei s. più noti della città; fare parte di un s.; è molto apprezzata nei s.; apre il suo s. una volta al mese a intellettuali e politici.
Treccani
Il Salotto Cattivo è un luogo libero, informale e aperto a tutti. È uno spazio dove ci si incontra, si conversa, si scambiano idee. Qui, al contrario di quanto avviene nel tradizionale salotto buono – formale ed esclusivo dove le interazioni con l’ambiente e gli oggetti sono scoraggiate o ridotte al minimo – tutti sono invitati a interagire con lo spazio stesso e quindi con le opere, ad appropriarsene e conferirgli un significato sempre nuovo. L’incontro rigido e impostato diventa qui spontaneo e rilassato, per celebrare il concetto stesso di salotto: la stanza più sociale della casa. Non a caso, lo spazio della Galleria Fumagalli, tra le sue molteplici vite è stato anche un loft, come testimoniano ancora i segni stratificati sul pavimento di legno.
In opposizione a quanto avviene in altri luoghi espositivi, pensati per la contemplazione e non la fruizione, qui, le opere dei 7 artisti coinvolti si possono toccare, spostare; in una parola: vivere.
Gli artisti Pablo Bolumar Plata (Valencia, Spagna, 1996), Clara Cebrián (Madrid, Spagna, 1991), Nikolas Iturralde (Quito, Ecuador, 1995), Chiara Lecca (Modigliana, Italia, 1977), Luigi Pensa (Torino, Italia, 2001), Stella Stone (Milano, Italia, 1997), Olimpia Zagnoli (Montecchio Emilia, Italia, 1984) sono stati invitati dalla galleria a realizzare opere ad hoc, partendo da una riflessione sugli arredi e gli oggetti che tradizionalmente caratterizzano il salotto.
Il progetto collettivo ha come obiettivo quello di creare uno spazio di incontro in primis per gli artisti ma anche per il pubblico, invitato a fruire e ad abitare Il Salotto Buono Cattivo, metafora di uno spazio di attiva sperimentazione e azione piuttosto che di beneducate conversazioni.
Nei giorni di mostra gli artisti coinvolti continueranno a frequentare lo spazio con una serie di workshop e incontri: nuove sperimentazioni, interventi in galleria e riflessioni personali daranno vita a una mostra in progress, a un racconto corale inserito nelle più aggiornate proposte di design.