Il sangue delle donne
Mostra collettiva Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, un progetto artistico a cura di Manuela De Leonardis e Rossella Alessandrucci (organizzazione La Stellina Arte Contempornaea) nato dal ritrovamento casuale dei “panni di lino” che, fino alla metà del Novecento, venivano usati dalle donne durante il ciclo mestruale.
Comunicato stampa
Il Comune di Iisola del Liri è lieto di presentare nell’ambito delle celebrazioni della giornata del 1° maggio, in collaborazione con Blink Photo School e l’Arch. Lucia Gabriele, la mostra collettiva Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, un progetto artistico a cura di Manuela De Leonardis e Rossella Alessandrucci (organizzazione La Stellina Arte Contempornaea) nato dal ritrovamento casuale dei “panni di lino” che, fino alla metà del Novecento, venivano usati dalle donne durante il ciclo mestruale.
I pannolini sono stati consegnati a 30 artiste internazionali: Yasue Akiyama, Manal AlDowayan, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Karmen Corak, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Anja Luithle, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Sonya Orfalian, Anna Romanello, Ivana Spinelli, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Maria Angeles Vila, Ruchika Wason Singh.
Al progetto hanno partecipato anche l’artista Mirella Bentivoglio, la giornalista e scrittrice Rita Boini, la critica d’arte Jerica Ziherl, l’etnologa esperta in lingua e letteratura giapponese Maria Cristina Gasperini, lo psicanalista junghiano Alberto Massarelli e lo specialista in ginecologia ed ostetricia Stefano Barchiesi.
Le artiste hanno usato il linguaggio a loro più congeniale per indagare i molteplici aspetti storici, sociali, psicologici, emozionali e percettivi legati al femminile: la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la violenza, il femminicidio.
I loro lavori sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita la memoria facendo riaffiorare dall’oblio personaggi del passato che trovano una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona con onestà e coerenza, senza sbavature emotive, ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla dimensione della poesia.
Il sangue è certamente un soggetto ricorrente dell’arte contemporanea, accanto ad altri fluidi corporali come lacrime, sudore, urina, saliva, sperma. Ma se il sangue maschile rappresenta il coraggio, quello femminile implica vergogna, tanto più quando è sangue mestruale. Partendo da questa consapevolezza le artiste contemporanee recuperano istanze femministe dando una forte valenza contestataria ai loro lavori, perché il corpo femminile è il primo luogo della lotta sociale e politica per l’affermazione dei diritti.
Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco intende celebrare un evento che si perpetra dall’origine del mondo con l’obiettivo di riuscire a trasformare in entusiasmo e vitalità ogni traccia di disprezzo del corpo femminile.
Il progetto espositivo ha avuto come sede inaugurale la Casa Internazionale delle Donne a Roma (30 ottobre-13 novembre 2015) con l’esposizione dei lavori delle prime 14 artiste e la pubblicazione di un catalogo in italiano ed è stato presentato il 27 novembre 2015 in occasione della manifestazione Fil Rouge, organizzata dalla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna.