Il senso e le forme. Da Chadwick a Bonalumi
Il senso attraversa le forme in tutte le arti, facendosi nota in musica, tratto e colore in pittura, massa e volume in scultura, parola – pittografica, ideografica, alfabetica – in scrittura. Così la Galleria Blu ha pensato di accostare le varie figure dell’emozione che questo senso abbraccia in un teatro incrociato di linguaggi e autori ben rappresentativi del moderno «farsi ambiente» dell’oggetto artistico e del convergervi di codici in passato rigidamente fissi.
Comunicato stampa
Il senso attraversa le forme in tutte le arti, facendosi nota in musica, tratto e colore in pittura, massa e volume in scultura, parola - pittografica, ideografica, alfabetica - in scrittura. Così la Galleria Blu ha pensato di accostare le varie figure dell’emozione che questo senso abbraccia in un teatro incrociato di linguaggi e autori ben rappresentativi del moderno «farsi ambiente» dell’oggetto artistico e del convergervi di codici in passato rigidamente fissi. Il senso attraversa il tempo e lo spazio, inseguendo orme etrusche nelle geometrie sincopate di Chadwick, dilatando la pittura in scultura nelle geodetiche estroflessioni di Bonalumi, evocando biaccate musiche atonali negli anelli achrome di Manzoni, riscrivendo unghiate cuneiformi nelle bocce nere di Fontana e negli inchiostri tra graffito e Gutenberg dei quaderni a muro di Verdi. Il senso è liquido e permea tutte le forme, coagulandosi nel segno di ognuna e gettando verso chi guarda un ponte in cui si rispecchiano le identità di autore e fruitore.