Il tempo dell’Attesa

Informazioni Evento

Luogo
ARTESPAZIO LA VACCARELLA
Vicolo della Vaccarella, 12, 00186, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì 16 a sabato 21 Gennaio (16.00-19.00), Chiuso domeniche e festivi Ingresso libero. Catalogo in galleria.

Vernissage
14/01/2017

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva

L’Associazione Culturale Artespazio La Vaccarella ospita la mostra collettiva Il tempo dell’Attesa presso la sua sede espositiva nel centro di Roma, a pochi passi da Piazza Navona e dal Pantheon. Ventidue artisti si confrontano su questo tema.

Comunicato stampa

La vita degli uomini e’ scandita da continue attese, apparentemente non sempre giustificate.. Alla parola “attesa” viene generalmente dato un significato negativo, di perdita di tempo, di spreco del proprio tempo. Non è proprio così, anzi, le leggi della fisica ci hanno insegnato che l’attesa è necessaria per accumulare l’energia. In tutti i processi che sono alla base della vita, si ritrovano meccanismi di contrazione e decontrazione che consentono il recupero dell’energia. Tale concetto è facilmente comprensibile se immaginiamo il movimento della medusa. Quando Robin Hood tende il suo arco per lanciare la freccia, questa si carica di energia potenziale e quando la freccia viene scoccata, si carica di energia da utilizzare. C’è da dire che fino a pochi anni fa la tecnologia non era di grande aiuto specialmente nell’organizzare e migliorare l’efficacia delle procedure sociali. Con il miglioramento degli strumenti tecnologici, ci si aspettava una maggiore capacità di analisi. Ma non è così. Paradossalmente in alcuni settori l’andamento sembra andare in senso contrario. L’attenzione ai nuovi problemi va sempre più delimitandosi ma si evince una incertezza nel gestire problematiche ancora più complesse che il futuro ci riserva. Forse è necessario un adeguato tempo d’attesa per mettere a fuoco anche i limiti di una tecnologia non creativa e forse un po’ miope. Che sia ora il Tempo dell’azione!!! Trovo una curiosa analogia con Erasmo da Rotterdam …
Mostra e contributo critico a cura di Renato Costrini