Il Tesoro della Città della Donne – Goldschmied & Chiari

Informazioni Evento

Luogo
DOPPELGAENGER
Via Verrone 8, Bari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 17:00 alle 20:00
tutti i giorni su appuntamento

Vernissage
27/06/2018

ore 19

Artisti
Goldschmied & Chiari
Generi
arte contemporanea, personale

Prima edizione del progetto Il Tesoro della Città della Donne con la mostra personale di Goldschmied & Chiari, dal titolo Secret Eyes Only.

Comunicato stampa

Mercoledì 27 giugno, alle ore 19:00, la galleria Doppelgaenger è lieta di invitarvi all’inaugurazione della prima edizione del progetto Il Tesoro della Città della Donne con la mostra personale di Goldschmied & Chiari, dal titolo Secret Eyes Only.

“Il tesoro della città delle donne” è il titolo che Chiara Fumai, artista scomparsa troppo presto, aveva scelto per la sua mostra personale negli spazi di galleria. La mostra era concettualmente conclusa e i progetti delle opere realizzati. La messa in scena sarebbe stata ironica come suo solito, una sorta di retrospettiva che avrebbe coinvolto tanti fantocci da Chiara sapientemente realizzati ciascuno con le sembianze dei tanti personaggi interpretati nel suo infaticabile “s-lavoro”, attorniati dai feticci delle performances. Dare vita al progetto ideale dai bozzetti sarebbe stata complesso per deontologia e rispetto e che mai avrebbe potuto essere completo senza le sue mani, tanto abili e affusolate. Così Doppelgaenger ha deciso che ogni anno ricorderà Chiara Fumai con un progetto dedicato, nella speranza che lei, ovunque sia, ne sia contenta.

Questa prima edizione de Il tesoro della Città delle Donne vede coinvolte un duo d’artiste, sue colleghe e “sorelle in professione”: Goldschmied & Chiari con la mostra personale Secret Eyes Only. Goldschmied & Chiari, dal 2014, si ispirano per le loro opere a fatti storici accaduti nel ventesimo secolo a partire dalla seconda guerra mondiale. La ricerca, partita dalla storia italiana degli anni Settanta, ha portato il duo artistico a esaminare la molteplicità di connessioni geopolitiche internazionali legate ai piani del Patto Atlantico contrapposti a quelli del Patto di Varsavia. Questa contrapposizione ideologica, da cui nasce l’idea di Oriente e Occidente, che ha dato vita al muro di Berlino e al maccartismo, in Italia fu una delle cause della cosiddetta “strategia della tensione”. Il ruolo dei servizi segreti nella difesa degli Stati, e la loro ingerenza nelle scelte politiche, economiche, militari e sociali, è il tema centrale di questa mostra. Le artiste si sono concentrate sul modo di agire degli apparati segreti degli Stati dietro le quinte della democrazia che ha molte similitudini con la pratica e il modo di operare degli illusionisti, i quali attraverso macchine sceniche, velocità d’azione e affabulazione mettono in scena i propri prestigi. Secret Eyes Only è il timbro con cui vennero bollati i documenti redatti dopo lo scandalo del Watergate a seguito di una direttiva dell’allora direttore della CIA che ordinava agli alti ufficiali di compilare un rapporto sulle operazioni illecite dei servizi segreti compiute tra il 1950 e la prima metà degli anni Settanta; ne vennero fuori 693 pagine di atti al di fuori della legalità denominati informalmente “Family Jewels”. Secret Eyes Only è anche il titolo del video in mostra dove le mani della ballerina Henriette Wallberg danzano su una base di velluto a ritmo del suono di un codice morse che ripete ossessivamente “stay behind”, come a voler svelare un messaggio segreto che si materializza nell’ultimo frame sul timbro dei documenti desecretati. Il video, realizzato a sei mani in collaborazione con l’artista e coreografa svedese Lotta Melin, fu esposto nel 2012 a Stoccolma e sarà per la prima volta in mostra in Italia. L’esposizione prosegue con una scritta installata sulla parete principale e realizzata su superficie specchiante sagomata che compone la frase “La democrazia è un’illusione”: enunciazione dall’impatto immediato, con cui le artiste sottolineano l’intima relazione tra le pratiche illusioniste e quelle dei servizi segreti nella riproduzione di una realtà fittizia. In mostra anche le opere “Boîtes Magiques” che Goldschmied & Chiari hanno prodotto rispettando pedissequamente quelle che sono le prerogative delle scatole magiche usate dagli illusionisti per i loro numeri da palcoscenico con cui agilmente fanno scomparire o comparire qualcosa di diverso da quello che era stato visto e dato per certo dal pubblico. Il riferimento è a figure come Jasper Maskelyne, noto illusionista che era a capo della cosiddetta Squadra dei Miracoli, dei cui servigi si sospetta abbia usufruito anche Winston Churchill, forse anche in battaglie di grande importanza come quella di Al Alamein. Gli ultimi lavori realizzati per questo ciclo di opere sono degli specchi stampati con fotografie di fumogeni colorati realizzati in studio; i fumogeni una volta esplosi producono nuvole con differenti combinazioni di colore che le artiste fotografano in pochi minuti prima che si disperdano in un’indistinta nube colorata. Goldschmied & Chiari riproducono artificialmente sugli specchi delle vedute che spaziano dall’arancio al blu, ispirate sia ai drammatici cieli delle opere degli artisti vedutisti sia ai trucchi del regista Georges Méliès che utilizzava sovente il fumo colorato per quelli che sono considerati i primi effetti speciali nella storia del cinema.

Ciò che contraddistingue Goldschmied & Chiari nel panorama artistico internazionale è la maestria con cui da sempre sintetizzano e alleggeriscono argomenti tanto delicati quanto drammatici.

“Ci interessa la similitudine nella pratica dell’inganno e dell’illusione nella rappresentazione della realtà da parte della magia scenica e della politica dei servizi segreti. Attraverso l’illusione, la velocità e l’abilità, il mago concentra l’attenzione dello spettatore su alcuni elementi e ne nasconde altri; rendendo il trucco realistico, inganna lo spettatore e lo rende cieco di fronte al palco, restituendo una sensazione di stupore infantile e incredulità. La relazione tra la magia e le pratiche dei servizi segreti sta nel fatto che il pubblico in qualche modo vuole essere eterodiretto, non vuole scoprire il trucco. Citando Jacques Derrida la questione si gioca nella differenza tra credere e vedere, tra credere di vedere e intravedere o meno”.

Nel Tender to Doppelgaenger, in via Bozzi 73, un tributo a Chiara Fumai.

In occasione della mostra Secret Eyes Only, Goldschmied & Chiari presentano Fumo negli occhi, un’installazione site specific realizzata all’interno di Exchiesetta – Polignano a Mare. Il progetto, a cura di Roberto Lacarbonara, rappresenta un ulteriore focus sulla ricerca delle artiste, orientato all'esplorazione delle relazioni tra gioco illusionista e processi di sparizione/rimozione dei protagonisti della storia recente ad opera di operazioni segrete in area mediterranea. Opening 29 giugno 2018, ore 19:00.

_ english below

Wednesday 27 June 2018 at 7pm, the Doppelgaenger contemporary art gallery is pleased to invite you to the opening of the first edition of the project Il Tesoro della Città delle Donne (The Treasure of the City of Women) with the personal show of artists Goldschmied & Chiari entitled "Secret Eyes Only".

Il "Tesoro della Città delle Donne" was the title chosen by the late Chiara Fumai for her own one–woman show to be held at the gallery. The show was conceptually complete and the projects of the works were realised. The mise–en–scène would have been ironic, as was usual with Chiara; a sort of retrospective, which would have involved many puppets, skilfully crafted by the artist, each one resembling one of the many personae as interpreted in her inexhaustible repertoire, surrounded by fetishes of the performances to which she had dedicated herself. For the gallery to give life to an ideal project based on her sketches would have been a complex choice, both ethically and humanly, and would never have been complete without the application of her slender and skilful hands. So Doppelgaenger has decided that every summer, and every year, it will remember Chiara Fumai with a project dedicated to her, in the hope that, wherever she may be, she will like it.

The first edition of the project involves an artistic duo, who were her colleagues and “sisters in art”: Goldschmied & Chiari, with their personal show Secret Eyes Only.

Since 2014 the duo have taken artistic inspiration for their works from historical facts that happened in the 20th century after the Second World War. Their research, which starts from the history of Italy in the 1970s, has led them to examine the multiplicity of international geopolitical connections linked to the terms of the North Atlantic Treaty (1949) and conversely to those of the Warsaw Pact (1955). The ideological contraposition, from which stems the idea of East and West, gave rise to the Berlin Wall and McCarthyism, while in Italy it was one of the causes of the so–called "Strategy of Tension". The role of the Secret Services in the defence of nation–states and their interference with political, economic, military and social choices, is the central theme of the exhibition. The artists have concentrated on the modus operandi of the secret state apparatus at work behind the scenes of democracy; such a modus has much in common with the practices and modes of illusionists, who use stage equipment, sleights of hand and affabulations in order to perform their legerdemain before an audience. Secret Eyes Only is the stamp put on classified documents after the Watergate scandal, following an executive order by the head of the CIA at the time, who commanded his top officials to compile a report on secret service operations carried out between 1950 and 1980 that may have been illegal. The result was a 963 page report on illicit actions, informally dubbed the “Family Jewels”.
Secret Eyes Only is also the title of a video in the exhibition in which the hands of the ballerina Henriette Wallberg dance on a velvet base to the rhythm of a Morse Code that obsessively repeats “saying stay behind”, as if to unveil a secret message that materialises in the last frame of the stamp on declassified documents. The exhibition continues with a writing on the main wall created with fragments of mirrors that make up the sentence La democrazia è un’illusione (Democracy is an illusion), a statement with an immediate impact, and with which the artists underline the intimate relation between illusionist practices and those of the Secret Services in reproducing a fictitious reality.
On show, too, Boîtes Magiques are three wooden boxes which Goldschmied & Chiari have made as exact replicas of the magic boxes used by illusionists in their performances on stage, in which they adroitly make something disappear, and sometimes reappear as something else. The reference is to figures such as Jasper Maskelyne, a well–known illusionist in charge of the British wartime unit called the “Magic Gang”. It’s thought that even Winston Churchill made use of their services, perhaps even in important battles like Al Alamein. The last works created for this cycle are mirrors printed with photos of coloured smoke bombs produced in the artists’ studio. Once exploded, the smoke bombs emit clouds with different combinations of colours, which the artists quickly photograph before they disperse into an indistinct fog of colours. Goldschmied & Chiari artificially reproduce on the mirrors chromatic vistas that range from orange to blue, inspired both by the dramatic skies in landscape painting and by the visual tricks used by Georges Méliès at the end of the 19th century, who often employed coloured smoke for what are now considered the first special effects in the history of cinema. What distinguishes Goldschmied & Chiari on the international art scene is the mastery with which they have always encapsulated and lightened sensitive and dramatic topics:

“We are interested in the likeness between the practice of deception and illusion in the representation of reality both by magicians and in the policies of the secret services. Through illusion, fleetness and skill, the magician concentrates the spectators’ attention on certain elements, while hiding others. By making the trick seem realistic the magician deceives the spectators and blinds them to the stage, creating a sensation of childlike wonder and incredulity. The relation between the performance of magic and the practices of the secret services lies in the fact that the public, in some sense, wants to be misled, doesn’t want to discover the trick. Quoting Jacques Derrida, it’s a matter of the ‘difference between believing and seeing, between believing to see, to glimpse, or not’.”

At Tender to Doppelgaenger, in via Bozzi 73, a tribute to Chiara Fumai.

On the occasion of Secret Eyes Only solo show, Goldsmith & Chiari are going to present Fumo negli occhi a site specific installation placed at Exchiesetta art space in Polignano a Mare. A project curated by Roberto Lacarbonara that involved a further focus on the artists research, oriented by the esploration of the relationship between the illusionist game and a disappearance/removal process of some principal figures of the recent history operated by secret missions in the Mediterranean area. Opening June 29-7 pm.