Il verde è il nostro segno
La galleria André anche in questa seconda mostra stagionale presenta una dialettica non occasionale tra due artisti, affiancando Alessandro Finocchiaro, che già ha esposto in questa sede, e Laura Barbarini.
Comunicato stampa
La galleria André anche in questa seconda mostra stagionale presenta una dialettica non occasionale tra due artisti, affiancando Alessandro Finocchiaro, che già ha esposto in questa sede, e Laura Barbarini. La Natura è il più evidente trait d’union tra i due artisti, e la mostra propone, oltre ai loro dipinti, anche una parete in cui sono mescolate in un caos apparente opere di piccole dimensioni, dove è ancora più evidente l’affermazione del dialogo.
Scrive Carlo Fabrizio Carli: “…li unisce in primo luogo - e non è poco - la pratica convinta della pittura, in un contesto come l'attuale, che non perde occasione per sostenere e, anche quando non lo dichiara espressamente, per far comprendere senza tanti complimenti, che della pittura si fa volentieri a meno, come di un residuato consunto e fuori moda.
Altro motivo comune ad entrambi, sullo sfondo di una più diffusa sensibilità ecologica, è la passione per la natura, anche se vissuta in modo assai differente e personale dai due artisti. Che, a voler occhieggiare un titolo di Cristina Campo, potrebbero riconoscersi nel motto: il verde è il nostro segno. Nessuna figura sopravviene a violare con l'aneddoto il silenzio, l'assolutezza di questa realtà vegetale percepita in attitudine se non benigna, certo non leopardianamente ostile, agli umani...”