Ilaria Gorgoni – Sancti Innumerabilis
Mostra di Ilaria Gorgoni sui santini elettorali, elezioni Regionali 2014.
Comunicato stampa
Esattamente quattrocento anni fa, l'arcivescovo Francesco Desquivel, forse sulla scia della controversia per il titolo di Primate di Sardegna, dava l'avvio ad una colossale ricerca di "corpi santi" che ebbe inizio con gli scavi nella basilica di San Saturnino. Già due anni prima, nel 1614, l'arcivescovo di Sassari Gavino Manca Cedrelles, ricoprendo rispetto a Pisa e Cagliari la posizione più debole, aveva cercato di dimostrare la maggiore antichità della sua sede episcopale, e il maggiore numero di martiri rispetto a Cagliari, avviando le ricerche dei corpi dei martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario.
Le scoperte presso la basilica di San Saturnino furono clamorose: per prima cosa si smontarono i gradini dell'altare maggiore e, scavando nel pavimento alla profondità di circa tre metri iniziarono i ritrovamenti. Dopo aver rinvenuto la tomba del martire vescovo Severo, si continuò a scavare fino a scoprire una serie di tombe sistemate in ordine perfetto su vari piani. Queste tombe contenevano più di cinquanta corpi di santi, aprendole si sentiva "profumo come di cielo".
In cima alla costruzione fu trovato un frammento di marmo bianco con incise una croce e l'iscrizione : "S. Innu" che fu interpretata come
SANCTI INNUMERABILES.
Era quindi quello un deposito delle reliquie dei santi raccolte dalle cripte e catacombe per proteggerle da Vandali, saraceni ed eretici.
Le invenzioni dei santi martiri continuarono con grande entusiasmo interessando altri luoghi di culto.
Il numero delle reliquie fu così consistente che si decise di trovare per esse una degna e definitiva sistemazione. Per questi motivi l'arcivescovo Desquivel pensò a un santuario sotto il presbiterio della cattedrale.
Lo spazio realizzato da artisti siciliani e sontuosamente decorato da marmi policromi e volte a rosoni, accolse, entro nicchie a bassorilievo, i 179 martiri.
Ebbe il fatto significativa rilevanza nella disputa sul titolo di Primate di Sardegna e Corsica? Sicuramente sì, ma alla fine il Tribunale della Sacra Rota concluse la controversia con una sentenza del 1640 che, pur riconoscendo Cagliari la più antica sede metropolitana della Sardegna, non riteneva di dover dare sentenza sulla questione del primate.
"Il Desquivel non poté vedere la deludente conclusione della controversia: era morto nel 1624 e riposava accanto ai suoi martiri, nella cripta della cattedrale di Cagliari da lui costruita, ormai al di fuori di ogni lotta e al di sopra anche dei più alti campanili. (A. Piseddu).
Non ci sembra di dover aggiungere altro.
Efisio Carbone