Ilaria Rezzi – I Blu un gioco alchemico
Le opere di Ilaria Rezzi dedicate alla mostra in Villa Morosini sono nate da un complesso lavoro site specific.
Comunicato stampa
Venerdì 20 maggio alle ore 18.00, nella splendida cornice di Villa Morosini (che sin dalla sua nascita, seconda metà del XVI secolo, ha ospitato importanti capolavori del Doge di Venezia Francesco Morosini), sarà inaugurata la mostra: I Blu, un gioco alchemico di Ilaria Rezzi. La mostra si inserisce nella rassegna d'arte curata da Luciano Zerbinati, Arte in Villa, ed è la terza importante tappa dell'artista che, nel 2022, ha realizzato altre due mostre personali: a Roma presso la Galleria Fidia e All'Angelo Art Hotel di Venezia.
Le opere di Ilaria Rezzi dedicate alla mostra in Villa Morosini sono nate da un complesso lavoro site specific realizzato per la Sala degli stucchi caratterizzata dalla presenza di dieci splendide cornici decorate a stucco che, nel passato, dovevano ospitare delle tele nell’epoca del Morosini. Ilaria Rezzi, su consiglio di Luciano Zerbinati, per I Blu, un gioco alchemico ha quindi eseguito dieci contemporanee tele di diverse e originali dimensioni che saranno nuovamente ospitate dalle bellissime e antiche nicchie. Il grande salone che anticipa la candida e intima Sala degli stucchi, accoglierà invece le due opere madrine di questa ultima e importante produzione della Rezzi dedicata ai mitici personaggi Blu: The Last Soup (cm 100x250) e Switch (cm 100x250).
In occasione dell'inaugurazione della mostra sarà presentato il catalogo che accoglie le immagini dei lavori esposti e i testi dei promotori dell'iniziativa: Luciano Zerbinati, Gianpaolo Berto, Maestro d'Ilaria, Romina Guidelli, curatrice dell'artista.
Scrive di Ilaria Rezzi Luciano Zerbinati: "Questa mostra che ho fortemente voluto, indirizzata sul fascinoso mondo dei puffi o i “Blu” come li definisce lei, ripresi come interpreti della quotidianità e del passato. Ispirandosi ad uno dei più grandi successi fumettistici del ventesimo secolo e usandolo come mezzo per fare una pittura comunicativa, Ilaria si è infilata nel grande mondo della Pop Art. A simboli popolari quali sono i puffi, Ilaria assegna il compito di trasmettere il suo messaggio come artista. È un messaggio che diventa duplice, contenendo una valenza pittorica ed una iconografia. Chi guarda questi dipinti, semplici nell’espressione pittorica, ma complessi nel loro significato, non può non avvertire stupore e sorpresa. Questo è il compito dell’artista ossia sorprendere e stupire e questo vale per tutte le Arti".
Aggiunge Berto con tutto l'amore del Maestro: "Ilaria ha avuto da sempre una personalità ben precisa, nel mio studio avrà sicuramente attinto, ma con una visione tutta sua che l’ha portata a realizzare i suoi primi collage e i suoi primi, veri, dipinti fuori dagli studi accademici. Dipinti e collage colmi di vita, di ritagli, di immagini e di pubblicità... di cappuccini al bar mentre si parlava di pittura... di estrema attenzione per i moti e per i tumulti del quotidiano. Frequentando queste “dodici mura”, come Ilaria ha chiamato il mio studio in Via Salaria in una sua bellissima poesia, Ilaria ha imparato a mettere tutto nella sua pittura: dalle icone del passato agli impulsi del moderno. Nel mio studio le immagini di Padre Pio e quelle di Madonna, la cantante, trovavano lo stesso respiro, avevano lo stesso valore e la stessa importanza evocativa ed è lì che Ilaria ha iniziato ad affiancare tra loro immagini e icone, prima nei suoi dipinti, poi nei suoi collages e poi, concettualmente, nei suoi “Blu”, dove un giocattolo o un barattolo di zuppa prendevano il posto di un Cristo e dei suoi discepoli, in un dipinto sacro.
Ma questo non per dissacrazione, per Redenzione".
Conclude Romina Guidelli: "I Puffi che compaiono sulle tele eseguite ad olio da Ilaria Rezzi, mantengono intatto quello spirito ludico e dissacrante tipico della poetica Pop. La Serie dedicata ai mitici personaggi blu è stata battezzata dall'artista RidEntità. Questo termine nasce da un uso evocativo della parola, dal sapore dadaista. Una "crasi" dei termini che sottolinea il valore fortemente concettuale della ricerca di Ilaria Rezzi, guidato da un linguaggio Pop che muove tra la presentazione estetica dell'oggetto e una ricerca onirica e surreale basata sull'interpretazione dell'oggetto come soggetto animato idealmente inserito nel tempo attuale: tempo in cui accade la vita di cui l'opera d'arte è testimone... I Blu dell'artista imitano espressioni umane. Ac-colti in scenari isolati, meta-spaziali e meta-temporali, questi personaggi si palesano dall'ombra caravaggesca dello sfondo in piena luce e in primo piano, concedendo all'osservatore l'opportunità di apprezzare un'ineccepibile e complessa esecuzione pittorica, per poi immergersi in una dimensione quasi magica "giocata" tra il reale e il possibile... ".