Ilio Burruni – Spazi metafisici

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Accademia Albertina, 15, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni: 10 – 19 Chiuso il martedì

Vernissage
20/09/2012

ore 17.30

Contatti
Sito web: http://www.ilioburruni.altervista.org
Biglietti

€ 5,00 intero - € 2,50 ridotto

Artisti
Ilio Burruni
Curatori
Angelo Mistrangelo
Generi
arte contemporanea, personale

Ilio Burruni ricompone sulle superfici il percorso di un’intera vita, il fascino dei suoi simbolici alberi, l’incanto di una pittura che si fa messaggio e storia.

Comunicato stampa

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino inaugura, Giovedì 20 Settembre, ore 17,30, la mostra “DA SPAZI METAFISICI” di Ilio Burruni curata dal critico Angelo Mistrangelo .
“Nelle opere di Ilio Burruni, scrive nella presentazione della mostra Angelo Mistrangelo” i metafisici spazi si tingono d’azzurro, raccontano di viaggi e di incontri, rinnovano il fascino delle stagioni che appartengono indissolubilmente al sogno di una ricerca mai sconfitta dal trascorrere del tempo. Il suo discorso appartiene alla cultura visiva del Novecento e del nuovo Millennio, a una visione che tende a una fusione tra segno e colore, tra incontri e le cadenze di una lirica raffigurazione, tra l’articolarsi dei rami di una pianta e la sottesa spiritualità di una chiesetta nel silenzio dell’alba”.
Ilio Burruni ricompone sulle superfici il percorso di un’intera vita, il fascino dei suoi simbolici alberi, l’incanto di una pittura che si fa messaggio e storia.
E’ la storia di un artista che, di volta in volta, scopre sempre insospettate energie, idee, colori per tessere una rappresentazione essenziale nelle linee compositive, nella definizione di una Via Crucis o di un bosco o, ancora, di limpide strutture architettoniche permeate dalla luce mediterranea o del Sud America, dove ha lungamente vissuto.
Per l’antologica al Museo Regionale di Scienze Naturali, Ilio Burruni ha realizzato anche una serie di opere d’Arte Sacra, che si ricollegano alle Chiese e Crocifissioni del passato con la misurata, nitida, sensibile interpretazione del volto di Cristo. Inoltre dieci fra le opere esposte sono rese tattilmente recepibili dai non vedenti attraverso una miniaturizzazione in rilievo e una descrizione sia in braille sia tramite ascolto di registrazioni su cassette. Per realizzare questo adattamento l’artista si è avvalso della consulenza e collaborazione dell’UIC di Biella.
«E’ la natura che mi porta alla spiritualità, ho qualcosa di Gauguin nella mente, la sua ricerca, il suo uso simbolico del colore mi fanno pensare <...>. Interni, immanenti silenzi, bianchi abbacinati dalla luce, diventano elementi di un racconto in cui - scrive Adele Sogno - il mistero della Resurrezione ci viene riproposto, proprio in questo 2012, ma senza pregiudizio...».
Vi è nell’esperienza di Ilio Burruni il fascino indiscusso del colore polverizzato nell’atmosfera, la suggestione dell’immagine che si fa memoria del tempo, la meditata resa del soggetto, in una sorta di cammino all’interno dell’arte del Novecento, con particolare riferimento alla formazione avvenuta a contatto con Luigi Roccati e padre Pistarino, sino all’aura espressiva di Felice Casorati.
E dalla natia Ghilarza, in Sardegna, a Chieri, Francia e Brasile, si delinea il viaggio artistico di Burruni, che non ha mai perso di vista il senso profondo della pittura, dello studio con pennelli e tavolozze, di una coerente visione dell’ambiente, senza perdersi in sperimentazioni, ma cercando e ripercorrendo una interiore purezza: «In lui l’adesione al reale - ha suggerito Walmir Ayala per la mostra al Palazzo Imperiale di Rio de Janeiro - ha sempre un lato di sogno».

Biografia
Ilio Burruni (Ghilarza – Sardegna - 25 aprile 1917).
Vive a Chieri – cittadina situata vicino a Torino – con la famiglia a partire dagli otto anni; in questo luogo inizia la sua formazione artistica: dal 1927 è allievo per alcuni anni del Barone Manno (avvocato e pittore di temi sacri), a Pavarolo conosce il celebre Felice Casorati e gli sottopone i primi oli.
Ottenute le maturità Classica nel Liceo di Chieri e Artistica a Torino, si laurea in Giurisprudenza per compiacere la famiglia, ma segue contemporaneamente il corso della libera scuola del Nudo all’Accademia delle Belle Arti di Torino.
Nel dopoguerra, dal 1951, è ceramista a Buenos Aires e in questa città avrà luogo la sua prima personale di pitture.
Dal 1954 è a Rio de Janeiro. Il Brasile sarà il luogo di due distinti periodi artistici. Nel primo svolge l’attività di ceramista e di pittore nel secondo si dedica interamente alla pittura, ed esporrà le sue opere in diverse personali e alcune collettive con artisti quali Volpi, Dijanira, Guignard, di Cavalcanti….
Conosce tra il 1955 e il 1965: Portinari, Iberè Camargo. Berti, Bruno Giorgi, Jorge Amado, con alcuni di loro instaura un dialogo artisticamente costruttivo.
Nel 1962 torna ad esporre anche in Europa (Francia e Italia)
Dal 1967 risiede in Francia e nel 1969 apre uno studio a Torino ed espone sia in Francia sia a Torino (contatti con i critici Renzo Guasco, Marziano Bernardi, Angelo Dragone).
Dal 1980 torna in Brasile, espone in diverse personali e nel contempo insegna disegno e pittura al Gama Filho.
Nel 1987 rientra in Italia e da alcuni anni risiede in un boscoso paesino delle colline biellesi pur alternando brevi soggiorni in Francia.

Personali recenti
2007 – Chieri (Torino) Palazzo Opesso (Galleria Civica)
2008 – Biella (Bi) Palazzo della Provincia Il Cantinone
2009 – Torino (To) Piemonte Artistico e Culturale
2011 – Torino (To) Salotto dell’Arte
2011-12 - Reggio Emilia –Palazzo Caffari
2012 - Cuneo - Sala della Provincia
Monografia:
B. Pozzato, A. Sogno Ilio Burruni editore. Stendhal, Torino 2007