Ilya and Emilia Kabakov – Between Heaven and Earth
La Fondazione Querini Stampalia e la Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation dedicano un omaggio a Ilya Kabakov, a un anno dalla scomparsa, in occasione della 60° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale.
Comunicato stampa
La Fondazione Querini Stampalia e la Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation dedicano un omaggio a Ilya Kabakov, a un anno dalla scomparsa, in occasione della 60° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale.
La mostra a cura di Chiara Bertola, vuole ricordare il maestro dell’arte concettuale, geniale sperimentatore della poesia e delle potenzialità espressive dei materiali nello spazio espositivo, celebrato come il più importante artista nato in URSS e naturalizzato statunitense del XX secolo.
Per la prima volta alcune installazioni storiche dei Kabakov dialogheranno con gli ambienti antichi e le collezioni d’arte del Museo della Fondazione, diventando interventi site specific pensati per l’ambiente che li accoglie, come è la natura del programma di arte contemporanea ‘Conservare il futuro’ della Querini Stampalia, che implica il confronto con un passato da tutelare e un futuro da progettare e coinvolge l’istituzione, il pubblico, gli artisti. Questi ultimi fanno da traghettatori, svelano fratture, inventano connessioni. Mostrano qualcosa che rischiava di andare perduto o di non essere più visto.
Ciascuna delle installazioni è una messa in scena attentamente coreografata di oggetti, opere, testi, luci, suoni che porteranno lo spettatore dentro l’opera d’arte secondo il concetto di ‘installazione totale’, così importante per Ilya Kabakov fin dagli anni Ottanta del secolo scorso.
Almost a year after the death of Ilya Kabakov, Fondazione Querini Stampalia and the Ilya and Emilia Kabakov Art Foundation pay tribute to him in Venice, on the occasion of the 60th International Art Exhibition of the Biennale.
The exhibition curated by Chiara Bertola remembers one of the masters of conceptual art, a brilliant experimenter of the poetry and the expressive potential of materials, celebrated as the most important USSR-born and naturalised US artist of the 20th century.
For the first time some of the Kabakovs’ historical installations will dialogue with the rooms and the collections of the Querini Stampalia Museum. Their works become site-specific interventions designed for the environment that hosts them, as is the nature of the Querini Stampalia’s contemporary art program “Conserving the future”, which implies confrontation with a past to be protected and a future to be designed and involves the institution, the public, and the artists. These artists act as ferrymen between these worlds, revealing fractures, inventing connections and showing something that otherwise risked being lost or never seen.
Each installation on display is a carefully choreographed staging of objects, works, texts, lights, and sounds that will immerse the viewer in the artwork, according to the concept of the “total installation” so important to the artist since the 80s.