Immaginaria
Nello spazio NEA tre donne danno luogo ad una visione incantata e leggera, ALTOFEST genera l’azione.
Comunicato stampa
IMMAGINARIA
PROGETTO E CURA| SIMONA PERCHIAZZI
PERFORMER| VERONICA SIMIOLI
VIDEOINSTALLAZIONE| ALESSANDRA FRANCO
NEA ARTGALLERY | 6 luglio 2012 ore 22.00
Nello spazio NEA, in via Costantinopoli 53, tre donne danno luogo ad una visione incantata e leggera, ALTOFEST genera l’azione.
Simona Perchiazzi cura e dirige per questa speciale occasione ‘Immaginaria’, un lavoro site specific asciutto, seduttivo per la sua semplicità. Immaginaria ha come interpreti altre due donne: la performer Veronica Simioli e l’artista visiva Alessandra Franco che vestirà Veronica con la sua luce in una videoinstallazione.
Nella performance Veronica interpreta un disegno spirituale collettivo che, a causa di un forte individualismo imperante e di una bulimia che ci induce a fagocitare voracemente emozioni e sensazioni, stiamo faticando a riconoscere.
Veronica interpreta un vivace desiderio di complicità e di ascolto con l’altro, di magia, di incanto, di voglia di crescere insieme giocando, sospesa la stabilità affettiva, aperta ogni via di fuga pur di non costruire si rimane intrappolati in una vuota attesa.
Si genera un dialogo poetico con il luogo che ospita il gesto artistico, con le emozioni delle tre artiste e quelle del pubblico presente, si viaggia in direzioni possibili e impossibili, cos’è amare qui e adesso?
Il pubblico sarà invitato con questo processo creativo a dare valore e senso al sogno ed alla carne, a sottrarre, a proteggere e salvare solo ciò che realmente nutre.
www.altofest.net
[email protected]
+39 320 0304861
teatringestazione.com
www.neartgallery.it | 081 0332399
Simona Perchiazzi
curatrice e gallerista napoletana, ha dato luogo a Napoli, cinque anni fa, alla rassegna d’arte pubblica: ‘LUMINARIA’, arte contemporanea, design contemporaneo, videoinstallazioni e performances a cielo aperto, fruibile a tutti per un mese. La rassegna, che quest’anno è stata completamente autofinanziata, intende dinamicizzare con un segno luminoso contemporaneo una riqualificazione urbana troppo spesso solo annunciata. Invita gli artisti a ripensare la città, a generare un processo di rinascita virtuosa attraverso le proprie capacità creative, ad utilizzare la luce come strumento di indagine e la città come materia viva. Il dialogo con i luoghi, beni comuni, suggerisce con LUMINARIA una nuova lettura positiva della stratificazione storica che, se pur degradata, ha valore e forza da mettere in risalto.
Mai compiacersi del buio, ma imbracciare le armi della cultura e accendere la luce per suggerire a tutti di vedere le cose.
www.luminarianapoli.it