In Ceramica
Comunicato stampa
Dal 20 luglio al 3 settembre 2023, la Project room del MAXXI L’Aquila ospita In Ceramica con opere di Alberto Garutti, Felice Levini, Donatella Spaziani, H. H. Lim e Gino Sabatini Odoardi. Il focus, curato da Alessandro Cocchieri, propone una riflessione sull'utilizzo della ceramica come media nell'espressione artistica contemporanea e ne analizza l'approccio da parte di artisti contemporanei che normalmente esprimono la loro poetica utilizzando altri mezzi e materiali.
In Ceramica nasce, con la collaborazione del MAXXI L’Aquila, da un progetto corale ideato da Chini Museo e Contemporary, Zerynthia Associazione per l'Arte Contemporanea OdV, Fondazione No Man’s Land e il Museo Acerbo delle ceramiche di Castelli, che grazie all’apporto di grandi nomi dell'arte contemporanea, lavorano da alcuni anni alla promozione della ceramica, materiale tornato oggi molto in voga.
“Abbiamo provato un grande interesse per la riflessione che ci viene proposta da In Ceramica e siamo molto felici di accoglierla nelle stanze di Palazzo Ardinghelli, qui al MAXXI L’Aquila, un luogo nato per la sperimentazione. Fra tutte le opere in mostra ci fa particolarmente felici avere un lavoro di Alberto Garutti che per questo museo ha realizzato l’opera Accedere al presente inserita nella mostra di inaugurazione nel 2021”: dice Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI L’Aquila.
Dice Alessandro Cocchieri, curatore della mostra: “La materia ceramica permette diverse possibilità di espressione che si prestano alla lettura contemporanea; accreditandosi così come uno dei linguaggi artistici tornati d’attualità all’interno dell’universo dell’arte. Oggi la ceramica non riveste più il solo status di arte minore e decorativa, è il momento di affrontare una profonda analisi sul perché sia sempre più frequente l’utilizzo di questa materia come media e traduzione plastica e visiva di un linguaggio artistico e concettuale prima che contemporaneo. Con questo progetto tentiamo di dare alcune risposte attraverso l’analisi dei lavori in mostra, gettando altresì le basi per un approccio critico in riferimento a questo crescente fenomeno”.
Le opere esposte Lo spazio espositivo della Project room del MAXXI L’Aquila è tenuto in scacco dalla tensione silenziosa tra i due vasi rosa dell’opera Sehnsucht del 2018 di Alberto Garutti. Il titolo incarna un concetto tipico dello spirito romantico tedesco: il doloroso struggimento nel cercare qualcosa che si ama. I due vasi hanno forme complementari, ma sono a distanza. È questa una metafora dell’arte stessa: esiste solo attraverso il desiderio dello spettatore che tenta di avvicinarla senza poterlo fare. L’opera, dunque, è la presenza immateriale di ciò che non si tocca. Rappresenta invece un invito alla condivisione, al dialogo e alla trasformazione del difetto in possibilità Tavolo di Donatella Spaziani. Il piano è il risultato della ricomposizione di parti di mattonelle difettate montate su una struttura di ferro concepita come una mensa francescana senza capotavola e circondata di sgabelli. Evoca la stessa idea di convivialità l’opera Senza titolo di Gino Sabatini Odoardi che riprende uno degli elementi a lui più cari: il bicchiere da osteria, di cui propone una serie di dodici esemplari su una mensola, trasformandone la consueta trasparenza in una trasposizione materica e cromatica.
Offre invece un invito a riflettere sulla circolarità del tempo l’opera La luna, il Sole di Felice Levini: una scultura aggettante che incarna l’idea delle 24 ore con due mani che reggono il sole e la luna. Infine, H.H. Lim presenta Still Life: una bombola a gas in ceramica che sembra racchiudere in sé tutta la poetica dell’impercettibile tensione di un oggetto potenzialmente esplosivo, ma allo stesso tempo appartenente a un immaginario quotidiano.
Nella giornata di opening, giovedì 20 luglio, prima dell’inaugurazione delle 19 con una visita guidata dal curatore e dagli artisti presenti, è in programma alle 17.30 la tavola rotonda Concetto e Materia. Introdotti da Alessandro Cocchieri, gli artisti Felice Levini, Donatella Spaziani e Gino Sabatini Odoardi, ai quali si aggiungono i colleghi Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier, presentano i propri lavori esposti. Sarà anche il momento di un confronto sull'approccio alla materia ceramica e di una riflessione sulla necessità di una rete di realtà italiane attive nella lavorazione di questo materiale.