In file 2013
In Italia da oltre vent’anni, Shabalin continua a fare arte (esempi dei suoi lavori più recenti saranno esposti ai Colonos) e a promuovere in Europa Occidentale l’arte non ufficiale dell’ex URSS.
Comunicato stampa
In file, il tradizionale ciclo di incontri invernali ai Colonos di Villacaccia di Lestizza (Udine) organizzato e condotto da Federico Rossi, direttore artistico, e dal prof. Angelo Floramo, consulente scientifico, e quest’anno dedicato al tema della “resistenza”, inaugura la ventunesima edizione venerdì 25 gennaio alle 20.30 con la serata dal titolo “Cûrs di piere”, il cui filo conduttore è la la r/esistenza di due uomini russi che in terra friulana, in epoche diverse, hanno lasciato testimonianza della loro lotta per la libertà.
Danijl Varfolomeevic Avdveev, il comandante partigiano Daniel, cadde combattendo l’11 novembre 1944 nei pressi di Clauzetto. Attorno alla sua lapide, posta al di fuori del cimitero, ogni 9 maggio, festa in cui tutti i russi celebrano la Grande Guerra di Liberazione dal Fascismo, la comunità russa del Friuli si riunisce per ricordarne la memoria. Testimonianza resistenziale di Mirco Candussio.
Entra invece nell’attualità l’impegno umano e artistico di Vladislav Shabalin, artista russo che oggi vive in Friuli e opera con installazioni di pietra e fossili. I suoi anni giovanili sono stati contrassegnati dal dissenso militante contro il regime sovietico, a rivendicare con determinazione la libertà di espressione nella vita e nell’arte. I suoi lavori di pittura e di grafica d’impronta surrealista gli costarono il marchio di schizofrenico con l’internamento in manicomio, cui seguì la riabilitazione con l’avvento della Perestroika.
In Italia da oltre vent’anni, Shabalin continua a fare arte (esempi dei suoi lavori più recenti saranno esposti ai Colonos) e a promuovere in Europa Occidentale l’arte non ufficiale dell’ex URSS. Interverrà, dialogando con l’artista, il critico Angelo Bertani.
Concorreranno all’atmosfera della serata, organizzata in collaborazione con la comunità russa di Chenti
e con la ditta Geoworld di Stefano Piccini, le musiche russe eseguite da Maurizio Sicurella (violino), Bella Kushilina (violoncello), Viktor Hutsulyak (armonica) e Nadezda Iyamina (voce). Sarà presentato anche il progetto della piattaforma creata dagli studenti di lingua e letteratura russa dell’Università di Udine “Samizdat Udine”.