In Perpetuum
Dieci artisti contemporanei per il Museo Archeologico di San Caprasio.
Comunicato stampa
La storia e gli oggetti del Museo Archeologico di San Caprasio diventano ispirazione, stimolo, spunto per una ricerca filosoficoartistica di connessioni tra antico e presente. Nasce così IN PERPETUUM, una mostra collettiva internazionale che abbraccia tutte le arti e si snoda su tutto il perimetro del polo museale aullese.
La mostra, fortemente voluta dal direttore Riccardo Boggi e con il patrocinio del Comune di Aulla, punta ad avvicinare pubblici diversi.
Espongono dieci artisti, tutti noti a livello nazionale e internazionale. Tecniche miste, dalla scultura al collage, dal video alle istallazioni. L’ispirazione è sempre l’archeologia e le sue connessioni con il presente.
C’è chi ha preparato opere specifiche per il luogo, chi da tempo lavora con un lessico estetico che consente di guardare l’antico con gli occhi del presente.
Ecco quindi che i marmi della sala barocca faranno eco a una tavola di marmo su cui disegnare volti con la polvere; i capitelli del Ferlendi entreranno in dialogo con le terrecotte degli anni Duemila; la sala bizantina ospiterà opere lavorate con materiali di recupero; il tutto in un dialogo continuo con le pietre dell’abbazia e la loro storia, dai tempi dell'eremita dell'isola di Lérins a quelli più attuali, con il bombardamento del 1943 e l’alluvione del 2011.
La valorizzazione del passato passa attraverso l’archeologia, l'arte contemporanea e le sue correlazioni tra antico e presente, in un percorso espositivo ampliato e rinnovato.
Espongono:
Cristina Balsotti
Girolamo Ciulla
Stefano Lanzardo
Emi Ligabue
Alessio Manfredi
Maria Riva Christiansen
Danilo Sergiampietri
Cordelia von den Steinen
Fulvio Wetzl
Serena Zanardi