In principio fu Pietrino
Pinuccio Sciola: testimonianze storico archivistiche dal 1959 alla fine degli anni ’70.
Comunicato stampa
L’evento vuole rendere omaggio all’artista Pinuccio Sciola presentando l’importante restauro della sua Opera Prima, successivamente da lui stesso denominata Pietrino.
Il lungo e laborioso lavoro di restauro, reso possibile grazie alla Regione Autonoma della Sardegna, vuole essere occasione per raccontare il percorso iniziale dell’artista, illustrato nella mostra.
L’opera, oggi proprietà della Fondazione, riveste un forte ruolo simbolico, oltre che artistico, all’interno della foltissima e varia produzione dell’artista, segnando il suo ingresso nel mondo dell’arte.
Pietrino, oggi esposto all’interno del Giardino Sonoro, il museo a cielo aperto creato dallo stesso Maestro nel suo paese natale, è fruibile grazie all’impegno dell’Associazione PS Museum, che ne ha curato il restauro e la valorizzazione grazie al sostegno finanziario alle imprese del settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti culturali innovativi (Culture Lab - POR FESR 2014-2020) dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione della Regione Autonoma della Sardegna.
Il restauro dell’opera è stato eseguito da Gian Mario Porcheddu e da Maria Giovanna Perrottu del Centro di Conservazione Archeologica di Roma, diretto da Roberto Nardi, individuati per la loro esperienza con un materiale tanto delicato come l’arenaria, in cui Pietrino è realizzato, che li ha visti partecipi al progetto di conservazione delle statue dei Giganti di Monte Prama.
La presentazione del restauro sarà accompagnata dalla mostra temporanea In principio fu Pietrino. Pinuccio Sciola: testimonianze dal 1959 alla fine degli anni '70, curata da Giulia Pilloni, dottoressa in Storia dell'Arte.
L’esposizione ha come obiettivo la ricostruzione del percorso evolutivo della poetica di Sciola attraverso l'analisi e lo studio delle principali attività sociali ed espositive durante i primi vent’anni della sua pratica artistica.
In mostra materiale documentario, scritti autografi, locandine, fotografie e progetti dell'artista prevalentemente inediti e di proprietà dell'Archivio della Fondazione Sciola.
La scultura raffigura un giovane vestito con abiti modesti, che sembra compiere i suoi primi passi nel mondo esterno.
Era il 1959 e Sciola, appena diciassettenne, vince una borsa di studio che gli permette di frequentare il Liceo Artistico di Cagliari, dando così inizio alla sua carriera artistica, successivamente ricca di riconoscimenti e soddisfazioni.
L'evento si inserisce a conclusione della programmazione culturale della Fondazione Sciola per il cinquantesimo anniversario dalla nascita del Muralismo a San Sperate (1968-2018), inaugurata con il Festival di Sant'Arte lo scorso maggio.
Chiuderanno l’evento un aperitivo a cura di Semola Grossa e Choco Gioia e un accompagnamento musicale a cura di Ludovica Massidda, violino.
Durante l’evento sarà disponibile il calendario del 2019 della Fondazione, interamente dedicato all’Opera Prima di Pinuccio Sciola.