In ricordo di Lewis Baltz / Il Deserto rosso
Mostra “In ricordo di LEWIS BALTZ” e la mostra degli autori selezionati dal Call for Artists IL DESERTO ROSSO.
Comunicato stampa
Linea di Confine
per la Fotografia Contemporanea
COMUNICATO STAMPA
L’Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia
Dal 16 al 31 maggio
Inaugurazione sabato 16 maggio ore 18.00
Sala della Fotografia. Primo Piano
In ricordo di
LEWIS BALTZ
Giochi di simulazione, 1991
End to End, video, 2000
Documentazione dell’installazione Mulino Gandini, Scandiano, 1991
Sala Reception e Sala Sassi. Piano Terra
Mostra degli autori selezionati dal
Call for Artists
IL DESERTO ROSSO
In collaborazione con
Die Photographische Sammlung / SK Stiftung Kultur di Colonia (D)
Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia (D)
Osservatorio Fotografico, Ravenna
Comune di Rubiera
Sabato 16 Maggio, alle ore 18.00, presso L’Ospitale di Rubiera inaugurano la mostra “In ricordo di LEWIS BALTZ” e la mostra degli autori selezionati dal Call for Artists IL DESERTO ROSSO.
Nella Sala Fotografia verranno presentati i lavori del grande maestro americano, “Giochi di simulazione” 1991, “End to End” 2000 e la documentazione dell’installazione “Mulino Gandini”, di Scandiano del 1991. Mentre nella Sala Reception e in Sala Sassi saranno presentati i lavori degli autori selezionati dal Call for Artists “Il Deserto Rosso”, progetto in collaborazione con Die Photographische Sammlung / SK Stiftung Kultur di Colonia (D), la Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia (D), l'Osservatorio Fotografico di Ravenna e il Comune di Rubiera.
Domenica 17 Maggio, dalle ore 17.00, Antonello Frongia presenterà il volume “Lewis Baltz. Scritti”, Johan & Levi Edizioni, Milano, cui seguirà una tavola rotonda con Giorgio Falco, Stefano Graziani, William Guerrieri, Guido Guidi, Sabrina Ragucci, Silvana Turzio e Franco Vaccari.
In ricordo di LEWIS BALTZ
Grande protagonista della fotografia americana ed esponente di spicco del gruppo dei New Topographics, Lewis Baltz partecipò per Linea di Confine a due indagini nel 1991 e nel 2000. Nel 1991 realizzò l’opera “Giochi di simulazione”, costituita da 13 frammenti d’immagine tratti da un’opera installata permanente nella Biblioteca Comunale di Scandiano. Realizzata a seguito di un gioco di simulazione organizzato a Scandiano dall’Università di Venezia su temi riguardanti lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale le politiche del welfare, proprio nei giorni in cui si teneva il laboratorio di fotografia, l’opera costituisce un’ulteriore riflessione dell’autore sulla rappresentabilità del reale attraverso la fotografia. Se concetti come “verità”, “verosimiglianza” e “credibilità” sono stati al centro del lavoro di Lewis Baltz negli anni Settanta e Ottanta, ora con il concetto di “simulazione”, che sulla scorta di Baudrillard significa fingere, mentire, ingannare, si aggiunge un altro tassello alla sua complessa opera.
L’opera “Giochi di simulazione”, venne realizzata a seguito del Laboratorio di Fotografia/4 che si tenne a Scandiano con la partecipazione di 25 giovani fotografi. La documentazione di quell’installazione, così innovativa per la fotografia italiana, e di alcuni lavori dei partecipanti è presentata nell’ambito della mostra per ricostruire un momento importante della storia di Linea di Confine e del percorso formativo di alcuni autori italiani.
In mostra sarà anche esposta una copia del catalogo “Giochi di simulazione”, con un testo dello storico della fotografia Paolo Costantini all’epoca responsabile scientifico del progetto Linea di Confine, gli appunti scritti da Lewis Baltz per il testo del catalogo e il menabò della pubblicazione.
Nel 1999, Lewis Baltz fu inviato a partecipare a un progetto collettivo d’indagine sulla Via Emilia insieme a Olivo Barbieri, Paola De Pietri, Guido Guidi, Walter Niedermayr e Franco Vaccari.
In quell’occasione Lewis Baltz produsse un road video dal titolo “End To End”, della durata di circa 63 minuti, che riprendeva da un’auto il percorso della via Emilia dal ponte sul fiume Po da Piacenza a Rimini. Aree industriali, centri abitati, zone rurali, infrastrutture viarie si alternano in un viaggio ininterrotto, accompagnato dalla musica e dal parlato delle radio commerciali, che arriva, fra le insegne commerciali e il buio della notte, a Rimini. Un testo che racconta la storia sociale, economica e politica della regione scorre ininterrottamente dall’inizio del video fino alla fine, ricordando la storia del Novecento.
Mostra degli autori selezionati dal Call for Artists IL DESERTO ROSSO
Nella stessa giornata di Sabato 16 Maggio, saranno presentati i 27 progetti fotografici preselezionati dalla commissione del Call for Artists “Il deserto rosso”.
Michelangelo Antonioni è certamente uno degli autori che ha più interessato il lavoro dei fotografi, soprattutto americani ed europei, a partire dai suoi primi capolavori come I”l grido e L’avventura”. Con “Il deserto rosso” del 1964, il suo primo film a colori, ambientato nell’area industriale di Ravenna, si affrontano tematiche che saranno centrali per la fotografia nei decenni a seguire. In occasione del 50° della realizzazione de “Il deserto rosso”, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Rubiera (RE), in collaborazione con la Hochschule für Grafik una Buchkunst di Lipsia (D) e l’Osservatorio Fotografico di Ravenna, ha indetto un Call for Artists per la realizzazione e la produzione di 12 progetti a carattere visuale a cui hanno partecipato 43 fotografi. Dopo una prima selezione, la commissione ha individuato 27 progetti meritevoli di essere approfonditi attraverso una serie di confronti e incontri pubblici.
Sono esposti i progetti di Fabrizio Albertini, Mariano Andreani, Nicola Baldazzi, Enrico Bedolo, Enrico Benvenuti, Caterina Biancolella, Michele Buda, Luca Capuano, Alfonso Chianese, Giammario Corsi, Chiara Dazi, Alessandra Dragoni, Marcello Galvani, Luca Gambi, Francesca Gardini, Renato Gasperini, Stefano Graziani, Marco Lachi, Allegra Martin, Riccardo Muzzi, Francesco Neri, Luca Nostri, Andrea Pertoldeo, Giacomo Pulcinelli, Giacomo Savigni, Prosdocimo Terrassan, Luisa Zanzani.