Inaugurazione Casa Ulivo
Inaugurazione di Casa Ulivo di Fabio Sargentini.
Comunicato stampa
Interpretiamo il pensiero di chi riceve questa nostra newsletter estiva.
Alcuni penseranno: che idea strampalata! Altri penseranno: che mossa studiata!
Risolviamo subito questo dilemma.
Tutto è iniziato tempo fa con una passeggiata fra i campi, quando abbiamo visto improvvisamente, tra tutti gli altri ulivi, uno imprigionato da lamiere e amianto. Purtuttavia era vivo e per quanto soffocato riusciva con la parte superiore a respirare. Testimonianza ne erano le foglie ancora verdi.
Il primo moto è stato di liberarlo da quelle costrizioni ma c’era qualcosa, un valore annidato in questo terribile agglomerato, che volevamo conservare. Era il fatto che l’ulivo avesse una collocazione interna ed esterna allo stesso tempo. E così abbiamo coltivato a lungo il progetto di una capanna con l’ulivo al centro e la chioma al vento. Come ad unire terra e cielo.
Poi per anni tutto si è sopito.
Ora è venuto il momento per noi di realizzare CASA ULIVO.
Dunque l’idea viene da lontano. Non si tratta di una mossa studiata. Certo, la coincidenza con i tempi che viviamo ci ha spinto a procedere: l’ulivo è per tutti il simbolo della pace e cosa c’è di più attuale oggi della tanta invocata pace tra gli umani? Ce li vedete voi coloro che decidono sulle sorti del pianeta sedersi in una capanna attorno a un ulivo come il nostro? Un’utopia che ha una sua suggestione.
Ora l’opera è finita e questo ulivo secolare troneggia all’interno della capanna come una scultura naturale. La sua verticalità richiama i San Sebastiano di Leoncillo, dove il corpo si trasfigura in una sorta di tronco pietrificato.
Ci sediamo sulle panche a tu per tu con l’ulivo. Siamo dominati dalla sua presenza. Guardiamo in alto il cielo tra le sue fronde. Si sta in pace qui.
Fabio Sargentini Elsa Agalbato
Vignaie, agosto 2022