Inaugurazione Spazio Volterra
A conclusione del complesso e delicato restauro dell’edificio di 3000 metri quadrati in pianta, che un tempo ospitava l’Ospedale Civile di Volterra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, in occasione dei 25 anni dalla sua costituzione, ha deciso di aprire e restituire alla città questo imponente spazio, trasformato in centro espositivo e culturale, proponendo un ricco programma di eventi culturali, mostre e laboratori che animeranno la struttura.
Comunicato stampa
A conclusione del complesso e delicato restauro dell’edificio di 3000 metri quadrati in pianta, che un tempo ospitava l’Ospedale Civile di Volterra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, in occasione dei 25 anni dalla sua costituzione, ha deciso di aprire e restituire alla città questo imponente spazio, trasformato in centro espositivo e culturale, proponendo un ricco programma di eventi culturali, mostre e laboratori che animeranno la struttura dal 21 ottobre all’11 novembre, vernissage sabato 20 ottobre alle ore 16, mentre la struttura sarà inaugurata per il pubblico, domenica 21 ottobre ore 10. Tutti gli spazi espositivi resteranno aperti fino alle 18 e sarà possibile visitare le diverse mostre che lo spazio ospiterà in contemporanea. Dal bell’omaggio che la Fondazione tributerà a Mino Trafeli con la mostra dal titolo Ambiguità dell’Arte: omaggio a Mino Trafeli, un commosso commiato all’artista volterrano, recentemente scomparso, ricordandone la vigorosa energia creativa e la visionaria capacità di costruzione dello spazio e della forma. Spazio Volterrà ospiterà anche un coinvolgente racconto per immagini e opere della produzione artistica di un altro grande scultore volterrano Mauro Staccioli. L’esposizione è stata realizzata grazie alla disponibilità e collaborazione dell’Archivio Staccioli. La mostra dal titolo Mauro Staccioli: arte come esperienza, presenta, all’interno di un salone dagli ampi volumi il significativo legame di Staccioli con la città di Volterra, realizzatosi concretamente prima nel 1972 e 1973 e poi nel 2009, mettendolo in relazione con il complesso della sua produzione artistica, diffusa in tutto il mondo.
L’area al primo piano dell’edificio con Donazioni ad Arte: la Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra è quasi interamente dedicata all’esposizione di parte del ricco corpus di Donazioni che negli anni la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ha raccolto, perseguendo i fini istituzionali della conservazione e valorizzazione di opere e artisti significativi per la città di Volterra. Saranno esposte opere delle Donazioni Dino Caprai, Leonetto Cozzi, Paolo Molesti, Volterra 73.15, Licio Isolani, Giuseppe Guarguaglini e Mino e Giovanni Rosi. Si tratta di un ampio excursus storico che, oltre a presentare opere databili dal XV secolo ad oggi, vuole raccontare la curiosità, la conoscenza e la tecnica di uomini che hanno costruito la propria esistenza intorno all’atto creativo.
Un raccolto ma importante spazio dell’area espositiva è dedicato alla civiltà etrusca, intesa come più significativa radice culturale e storica della città nella mostra Artisti e artigiani della civiltà etrusca: reperti e opere mai visti. Grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, si presentano reperti e opere mai esposti in precedenza al pubblico, che rappresentino momenti significativi dello sviluppo artistico etrusco, dall’epoca villanoviana a quella ellenistica: importanti corredi funerari provenienti dalla tomba a loculo dei Marmini, dalla Necropoli delle Riapie e un straordinaria urna in selagite dalla Necropoli di Badia. Sarà inoltre possibile, con accesso controllato, accedere all’Area archeologica. Al di sotto del salone centrale al piano terra dell’edificio è oggi accessibile un’area archeologica di epoca romana, attualmente in fase di studio e approfondimento da parte di esperti dell’Università di Pisa. Per l’apertura di Spazio Volterra sarà possibile vistare l’area in piccoli gruppi.
Al piano terra dell’edificio, nell’area destinata ad accogliere i laboratori e le attività culturali ed artigianali, è presente un laboratorio aperto di restauro. Cecilia Gabellieri e Sandro Sirigatti, restauratori di comprovata esperienza, lavorano al restauro dell’ Adorazione dei Magi, gruppo scultoreo in terracotta modellata e dipinta della fine del XV secolo, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Volterra. Durante l’inaugurazione dello spazio e nei fine settimana successivi fino all’11 novembre, i restauratori sono presenti e al lavoro, offrendo l’occasione unica di osservare e comprendere la paziente ed esperta sapienza necessaria al loro lavoro.
Molti i laboratori che partiranno proprio in occasione dell’inaugrazione dal Laboratorio dimostrativo di robotica, a cura dell’ITIS “A. Santucci" di Pomarance, per tutto il periodo di apertura, tutti i pomeriggi di sabato e domenica dalle ore 15,00 alle 18,00, i ragazzi dell’ITIS Santucci di Pomarance saranno presenti per offrire ai visitatori grandi e piccoli un’interessante laboratorio dimostrativo di robotica. Spazio Volterra ospiterà inoltre i sei Laboratori di disegno della tecnica manga, a cura dell’Accademia Europea di Manga, che fornirà l’avviamento alla tecnica del disegno tipico dei cartoon giapponesi. Della durata di 50 minuti ciascuno, 3 laboratori sono destinati a ragazzi e ragazze dai 10 anni e 3 a ragazzi e ragazze dai 14 anni. La partecipazione ai laboratori è su prenotazione. Molte e diversificate le opportunità con i Laboratori teatrali, a cura della Compagnia Teatrale Officine Papage, residenza teatrale sostenuta dalla Regione Toscana: 2 laboratori teatrali da 90 minuti ciascuno per un massimo di 20 persone a laboratorio: il laboratorio “Generazioni”, adatto a tutti, dagli 8 anni fino ai nonni; il laboratorio “Eccomi” adatto a ragazzi e ragazze dai 14 anni in poi. La partecipazione ai laboratori è su prenotazione. Il programma del pomeriggio prevede anche l’esibizione musicale dell’Associazione Volterra Jazz – Cepem e in occasione dell’inaugurazione e poi in replica il 4 novembre, si esibirà anche il Coretto dei Pinguini diretto da Michele Bracciali.
Il nome scelto, Spazio Volterra, racchiude il senso complessivo dell’intervento operato e sottolinea le possibilità offerte da un luogo capace di aprirsi al territorio e di attrarre contemporaneamente a sé il meglio di quanto la città di Volterra offra. Centro di attrazione, permeabile e vitale, ma anche di propulsione delle eccellenze volterrane, Spazio Volterra si presenta quindi come un luogo duttile e adattabile a diverse finalità: espositive, di progettazione e produzione culturale, di sostegno alla sapienza artigiana e di raccolta della memoria. In sostanza si tratta di una sorta di fucina, come dimostrano le molteplici e varie attività che riesce a ospitare in contemporanea. Le finalità istituzionali della Fondazione stessa si realizzano qui pienamente, sottolineando l’importanza dell’azione di sostegno svolta, quale motore di benessere e sviluppo non solo sociale e culturale, ma anche economico. Spazio Volterra è stato progettato dall’architetto Aldo Meucci, come una struttura modulare, potrà ospitare in contemporanea più eventi come mostre di arte contemporanea ed esposizioni dedicate alle collezioni che sono state donate alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. La Fondazione gestirà la logistica pur restando comunque aperta a proposte che arriveranno dalle associazioni o da cittadini. “La struttura potrebbe ospitare musei virtuali-non nasconde un profondo orgoglio l’ingegner Augusto Mugellini, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, per essere riuscito a realizzare quello che sembrava un sogno- in futuro vorremmo organizzare anche corsi altamente specialistici, mettendo a disposizione spazi e strumenti digitali per lo sviluppo virtuale soprattutto per le scuole ma anche per coloro che ne facciano richiesta. Inoltre abbiamo già avviato un accordo con la Soprintendenza per esporre anche i reperti ritrovati durante le campagne di scavo degli ultimi anni.”
L’allestimento degli spazi espositivi di Valerio Di Pasquale