Incodec
Nella consapevolezza che le nuove tecnologie abbiano determinato la nascita di moderne espressioni artistiche come video arte, video installazione, video danza, vide teatro e video poesia, lo Spazio Inangolo vuole proporre e promuovere una mostra dedicata alla video arte abruzzese.
Comunicato stampa
IN-CODEC CODIFICHE E DECODIFICHE DELLA VIDEO ARTE ITALIANA
Alessandra Arnò
Che cos’è un codec? Un codec è un programma o un dispositivo che si occupa di codificare e/o
decodificare digitalmente un segnale (tipicamente audio o video) perché possa essere salvato su
un supporto di memorizzazione o richiamato per la sua lettura. Filosoficamente è
quell’opportunità che ci permette di vedere e soprattutto capire quello che altrimenti sarebbe
incomprensibile ad una prima visione. Negli anni sessanta e settanta i pionieri della video arte
italiana erano empaticamente connessi con i quanto succedeva a livello mondiale. Diversi modus
operandi ma la stessa voglia di sperimentare il mezzo, il linguaggio video e le sue potenzialità. In
seguito l’ambito di ricerca si è diversificato seguendo lo sviluppo delle nuove tecnologie negli anni
ottanta, e successivamente negli anni novanta con il cambio generazionale. Il boom dell'arte
video negli ultimi decenni è inversamente proporzionale al suo mercato e ciò ne ha successivamente
decretato il crollo. La video arte è un’arte immateriale, mutabile e nella sua fragilità nasconde la
sua potenza. Ha un supporto quasi inesistente, è un feticcio collezionabile mancato, che non
sempre attrae il compratore d’arte. Gli artisti hanno accusato il contraccolpo del mercato, e a
cavallo del nuovo millennio molti hanno deciso di usare altri media. Punto e a capo, si ricomincia.
Nuove idee, nuove sperimentazioni. Ora quella fragilità che caratterizzava l’esperienza passata è
diventata la sua forza, in un’era dove la connessione e la condivisione di contenuti dettano strategie
culturali e di mercato, la videoarte, con la sua essenza immateriale si impone sempre di più anche
oltre i confini del sistema dell’arte. Negli anni siamo stati addomesticati alla visione, e ogni giorno
passiamo ore ad osservare contenuti multimediali per lavoro, per passione o curiosità. L’opera
video ha possibilità di essere onnipresente simultaneamente sui nostri schermi e device, abituandoci
a un tipo di visione “altro”. Molte realtà in Italia stanno lavorando per diffondere la videoarte tra il
grande pubblico dentro e fuori i luoghi istituzionali. Tale impegno è assolutamente indispensabile
e apprezzabile perché attualmente, la complessità del linguaggio e le poetiche sviluppate dagli
artisti, hanno bisogno di mediatori per poter essere diffuse, fruite e soprattutto apprezzate. La
video arte italiana ha quindi bisogno di queste chiavi di lettura per essere valorizzata e collocata
nel contesto storico in cui ci troviamo. Ha bisogno di questi codec necessari per la digestione di
una delle forme artistiche più complesse e in continua evoluzione e contaminazione con altri
mezzi, ma sempre più vicina alla vera essenza immaginativa.
SPAZIO INANGOLO
Il progetto inangolo nasce dalla passione di tre amici, Di Bernardo, Rietti e Toppeta che hanno in
comune l’amore per le arti applicate e la voglia di dar vita ad una realtà dinamica, vitale e ricca di
idee. In un contemporaneo oramai del tutto virtuale, dove si è perso il valore del rapporto, dello
scambio e del confronto, incontrarsi realmente sembra un’opportunità per pochi e l’operosità
condivisa diventa virtù di nicchia. Riteniamo che l’arte, in particolar modo quella contemporanea,
abbia la necessità di trovare nuovi luoghi, al di fuori dei circuiti tradizionali, inangolo è un’idea di
spazio aperto a tutti, punto di incontro per gli esperti del settore, per gli appassionati e per tutti
coloro che avranno voglia di ritrovarsi in un luogo polivalente in cui la cultura, la creatività,
l’espressione, le tendenze prenderanno vita e forma attraverso il fare arte. Spazio inangolo vuole
ricominciare da questo punto fondamentale per poter costruire nuove e significative attività,
creando una piattaforma versatile fatta di incontri e scambi culturali. Spazio inangolo è situato
nella splendida cornice del centro storico Vestino, angolo Strada Pultone, lungo Corso
Alessandrini che collega Piazza Luca da Penne con Porta San Francesco. Uno spazio piccolo ma
singolare ed accogliente, un punto di incontro per gli artisti che vorranno presentare progetti
monotematici attinenti alla loro ricerca creativa e che saranno esaminati e valutati da una
commissione tecnica. L’aggregazione culturale legata all’evento ospitato da spazio inangolo, in
maniera del tutto unica ed originale, si svolgerà en plein air lungo i vicoli storici della città di Penne.