Incontra il Futuro
M31 – incubatore tecnologico con doppia sede, a Padova e in Silicon Valley – promuove una giornata aperta al pubblico dedicata al tema dell’Innovazione a Villa Duodo di Monselice, in occasione del suo trasferimento in questa splendida dimora cinquecentesca.
Comunicato stampa
M31, INCUBATORE DI AZIENDE AD ALTA TECNOLOGIA, SI TRASFERISCE A VILLA DUODO, PREZIOSA TESTIMONIANZA ARCHITETTONICA DI VINCENZO SCAMOZZI, E VEDE NELLA BELLEZZA QUALE FATTORE DI CRESCITA E NELLA CONTAMINAZIONE TRA MONDO DELL’ARTE E DELLA CREATIVITA’ E MONDO DELLA RICERCA E DELLA TECNOLOGIA LE CHIAVI PER INNOVARE L’INNOVAZIONE.
INCONTRA IL FUTURO | Open day dedicato al tema dell’Innovazione
Mercoledì 19 dicembre 2012 | 15.30 – 24.00
Villa Duodo, Monselice (PD) - Via del Santuario n 11
Mercoledì 19 dicembre M31 - incubatore tecnologico con doppia sede, a Padova e in Silicon Valley - promuove una giornata aperta al pubblico dedicata al tema dell’Innovazione a Villa Duodo di Monselice, in occasione del suo trasferimento in questa splendida dimora cinquecentesca.
Ad intrattenere i visitatori, dalle 15.30 alle 24.00, un ricco programma di appuntamenti - tra incontri, workshop, think tank, presentazioni - che vedranno la partecipazione tra gli altri di giovani ricercatori, creativi, artisti, imprenditori, innovatori, operatori del settore e la possibilità di visitare le start up di M31: Adant, Adaptica, CenterVue, Si14, Uqido.
M31 nasce per progettare, fondare e sviluppare imprese ad alta tecnologia; da sempre crea valore investendo e contribuendo alla crescita di avventure imprenditoriali innovative insieme a inventori, imprenditori, investitori istituzionali e privati.
Trasferendosi a Villa Duodo, nella splendida dimora cinquecentesca progettata da Vincenzo Scamozzi, vuole realizzare, forse per la prima volta, un raro quanto auspicabile modello di innovazione. Una via tutta italiana, capace di mixare la bellezza del nostro territorio con la ricerca tecnologica, il patrimonio storico-artistico con la tecnologia manifatturiera, il passato con il software contemporaneo.
Questa la dichiarazione di intenti di Ruggero Frezza, presidente di M31, promotore dell’iniziativa:
«Una complessa, quanto suggestiva, architettura del passato tornerà a vivere grazie alle idee di giovani e giovanissimi imprenditori e ricercatori. Con questo progetto M31 si apre alla comunità, impegnandosi a valorizzare un capolavoro rinascimentale tramite la formazione all'imprenditorialità e l'avvio di nuove imprese della conoscenza.
Come Dostoevskij, ci piace credere che “la bellezza salverà il mondo”, dove per bellezza crediamo intendesse ogni qual volta l’uomo realizza qualcosa di creativo, di generativo; una bellezza concreta, come quella di questo magnifico, sapiente luogo, che non può che rigenerare bellezza, educare all’arte, alla cultura, alla conoscenza.
In tal senso, pensiamo che fare impresa abbia già di per sé una valenza ‘estetica’, in quanto opera dell'uomo, progetto collettivo, sociale. Chi la avvia si assume responsabilità importanti verso gli stakeholder. L'ingresso in Villa Duodo moltiplica i nostri stakeholder, come pure l'impegno verso la realizzazione di questa ambiziosa mission aziendale”.
E alla luce di questa nuova vision, M31 avvia una collaborazione con Progetto Marzotto, associazione impegnata nel creare un nuovo tessuto sociale supportando la formazione e sostenendo la nascita di nuova impresa, e la Fondazione Bevilacqua La Masa, istituzione di riferimento in Italia volta a promuovere l’arte contemporanea, per fare incontrare due mondi apparentemente distanti, in realtà con molti punti di tangenza, a partire dalla presentazione, mercoledì 19, dei risultati di un primo workshop che, sotto la guida del curatore Stefano Coletto, vedrà coinvolti alcuni giovani artisti in un incontro/confronto con altrettanti giovani ingegneri/ricercatori. Le frequenti tensioni dell’immaginario artistico contemporaneo ad utilizzare linguaggi e affrontare temi legati alla tecnologia, come pure la propensione da parte del mondo dell’innovazione a completare il proprio percorso all’interno di codici estetici che fanno del nostro Paese un elemento distintivo, faranno emergere un’energia che intende rinnovare il sistema dell’innovazione rendendolo permeabile a nuove forme creative e alla costruzione di progettualità complesse e articolate.
Di “bellezza come processo creativo”, di ‘contaminazione trasversale’ e di molti altri aspetti, si parlerà a partire dalle 18.30 anche nel think tank moderato da Cristiano Seganfreddo, direttore di Progetto Marzotto, che ha invitato Ferruccio De Bortoli e Alessandro Russello, rispettivamente direttori del Corriere della Sera e del Corriere del Veneto, a presentare in anteprima un nuovo progetto editoriale sull’Innovazione promosso dalle testate e a confrontarsi con Ruggero Frezza, presidente di M31; Carlo Pelanda, professore di economia all’Università di Georgia (Atlanta) e all’Università G. Marconi di Roma e Marco Vitale, presidente del Fondo Italiano Investimenti.
Un primo tentativo di indagine che intende mettere a confronto giovani ingegneri, creativi, artisti, neo-imprenditori e operatori del settore per “scoprire nuove vie per rendere percepibile, evidente, l'estetica dell'avventura d’impresa ed elevare l'imprenditorialità a livello delle arti e della formazione superiore” (Ruggero Frezza), proprio come intendeva l’imprenditore mecenate Giannino Marzotto quando parlava di “intelligenza coraggiosa e coraggio intelligente” quali binomi imprescindibili per avviare un’attività di successo.
Padova, 13 dicembre 2012