Incontri d’arte
Si tratta di una mostra dedicata alla complessità del panorama artistico italiano contemporaneo e alle sue diverse anime, che saranno raccontate da oltre 120 opere di artisti contemporanei emergenti, selezionati su tutto il territorio nazionale dagli organizzatori.
Comunicato stampa
Dal 9 al 23 novembre, Platinum Collection presenterà la terza edizione della mostra biennale “Incontri d’arte”, ospitata quest’anno dall’Officina delle Zattere di Venezia.
Si tratta di una mostra dedicata alla complessità del panorama artistico italiano contemporaneo e alle sue diverse anime, che saranno raccontate da oltre 120 opere di artisti contemporanei emergenti, selezionati su tutto il territorio nazionale dagli organizzatori.
Il nucleo fondativo di tale panorama è rappresentato dai grandi maestri del ‘900, di cui saranno in mostra alcuni lavori provenienti da collezioni private. Agli artisti che hanno rinnovato la tradizione figurativa vivendo e lavorando a Venezia, come Virgilio Guidi, Armando Pizzinato, Anton Zoran Mušič, Felice Carena, sono accostati il cadorino Fiorenzo Tomea e Juti Ravenna; l’orientamento non figurativo, che ebbe un importantissimo ruolo nell’avvicinare la pittura italiana alla cultura artistica europea del '900, sarà rappresentato da Antonio Corpora, Emilio Vedova e Riccardo Licata.
L’incontro fra le loro opere e i lavori selezionati per l’esposizione evidenzierà il lascito del secolo passato nell’arte italiana contemporanea, in cui le tendenze figurative si alternano ad altre post-espressioniste o astratte e gli artisti, alla ricerca di una propria rappresentazione del pensiero, del mondo e della storia, si affidano alle tecniche tradizionali (pittura, scultura o grafica) pur reimpiegandole in modo innovativo.
A dimostrazione di questa ricerca, gli organizzatori hanno pensato tre omaggi retrospettivi. Il primo sarà dedicato agli olii dell’istriana Dalma Bresolin (1923 – 2001), che testimoniano la sua incredibile vitalità attraverso i colori brillanti e gli accostamenti fra forme reali ed elementi astratti.
Il secondo omaggio sarà per Mauro Grumo (1925 – 2010), delle cui tele Ragghianti disse che sono come “il luogo prediletto per le esplosioni dello Spirito creativo e per tentare una creazione, una rigenerazione dell'universo”. La mostra ricorderà poi lo scenografo Guido Galli (1890 – 1944) e i suoi acquarelli, che alternano i soggetti teatrali (bozzetti realizzati per tutti i grandi teatri milanesi quali La Scala, Lirico, Diana, Olimpia) ai temi tradizionali nella storia dell’arte, come le composizioni floreali.
Un altro caposaldo dell’esposizione saranno gli Avvertimenti espressivi di Luciano Trevisan, che il noto pubblicitario e pittore ritiene una sorta agenda su cui sono riportati “40 anni di avvenimenti e disattenzioni dell’uomo”, di ingiustizie e contraddizioni della nostra società.