Incontri sensibili – Christiane Löhr
Nuova tappa del ciclo Incontri sensibili – curato da Sylvain Bellenger e Laura Trisorio, in collaborazione con la galleria Tucci Russo – che vedrà i suoi lavori in dialogo con un’opera storica della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Comunicato stampa
Il suo lavoro nasce dal contatto diretto con la natura nella quale trova gli elementi e i segni del suo linguaggio espressivo: i semi di diverse piante, come cardi, edera, bardane, diventano i materiali per sculture di piccole dimensioni, oppure i crini di cavallo che utilizza per realizzare la trama dei suoi “disegni” tridimensionali, esili tessiture a tutto tondo, installazioni impalpabili che possono stare nel palmo di una mano o anche occupare grandi ambienti.
L’artista è guidata dalla stessa geometria interna dei suoi materiali, così da realizzare architetture fluttuanti, sorprendentemente leggere e fragili, ma al tempo stesso forti e solide, che rivelano il suo interesse sperimentale per lo spazio e insieme un’attenzione costante al mondo intimo e segreto delle cose.
Superficie e spazio sono i temi principali dei suoi disegni. Le sue strutture lineari "crescono" da un punto dalla parte inferiore della pagina al bordo superiore, e sviluppano quello che lei definisce un "flusso in uscita, dall'interno verso l'esterno". Otticamente sembra che possano crescere all'infinito e conquistare la stanza.
Christiane Löhr è nata nel 1965 a Wiesbaden e vive e lavora tra Köln e Prato. Ha studiato con Jannis Kounellis alla Kunstakademie di Düsseldorf.
Nel 2016 è stata insignita del XIX premio Premio Pino Pascali e la Kunsthaus Baselland di Basel le ha dedicato un’importante mostra personale.
Ha esposto in numerosi spazi pubblici e privati: Jason MacCoy Gallery, New York; Villa e Collezione Panza, Varese; MART Rovereto; Museum of Arts and Design, New York; Museum Wiesbaden; Fundació Pilar i Joan Miró, Palma de Mallorca; Kunsthalle Bern; Kunstmuseum Bonn; Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, Torre Pellice; Vangi Sculpture Garden Museum, Shizuoka; Fattoria di Celle, Collezione Gori, Pistoia. Ha partecipato a mostre collettive in importanti gallerie e musei in Italia e all’estero: 49° Biennale di Venezia (2001); Terre vulnerabili, Hangar Bicocca, Milano (2010); Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell'arte italiana contemporanea, MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna (2013); The Human Condition, National Centre for Contemporary Arts NCCA, Mosca (2015).
Nel 2018, lo scultore Tony Cragg l’ha invitata a realizzare una mostra presso lo Skulpturenpark Waldfrieden da lui fondato a Wuppertal.
Nell’estate 2020 la casa editrice Hatje Cantz di Berlino ha pubblicato un’ampia monografia su Christiane Löhr e in ottobre un suo lavoro permanente sarà installato nella chiesa di San Fedele a Milano.