Incontrinterra

Informazioni Evento

Luogo
ANTICA FORNACE GRAZIA
Via Biordo Michelotti (06053) , Deruta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10/13 e 15/18

Vernissage
22/11/2014

ore 17

Generi
arte contemporanea, collettiva

La rassegna fa parte di un progetto artistico ideato da Attilio Quintili con l’intento di far incontrare artisti che impiegano un codice espressivo comune, la ceramica, seppure con poetiche, visioni e soluzioni tecniche individuali.

Comunicato stampa

Nell’ambito dei festeggiamenti della patrona dei ceramisti di Deruta, Santa Caterina, con il contributo del Comune di DERUTA e della ProDeruta, si terrà nei suggestivi spazi dell’ex fornace Grazia, a Deruta, la mostra di arte contemporanea INCONTRINTERRA. La rassegna fa parte di un progetto artistico ideato da Attilio Quintili con l’intento di far incontrare artisti che impiegano un codice espressivo comune, la ceramica, seppure con poetiche, visioni e soluzioni tecniche individuali. La varietà, nella provenienza geografica e culturale degli artisti, in questo preciso momento storico, costituisce un’occasione per indagare le potenzialità insite di questo materiale. Gli stimoli per raggiungere tali obiettivi trovano in Deruta (città di antica tradizione ceramica) un luogo giustamente autorevole.
Si mette in comune qualcosa solo quando ci si sente in un territorio condiviso; si ha qualcosa da dire solo quando si ha davanti qualcuno con cui interloquire. La terra diventa luogo d’incontro tra artisti della ceramica, ma anche tra la loro opera e il pubblico degli appassionati d’arte e dei critici. È quanto promette “Incontrinterra”, dove il ripetersi della preposizione “in” sfuma il carattere ostile del movimento di opposizione dell’avverbio “contro” e fissa il luogo del contemporaneo convergere di due o più persone. Che non significa eliminare il carattere agonistico di ogni dialogo. Solo nell’accoppiare la parola del dichiarante ad una parola contraria si può sperare di giungere ad una reciproca comprensione. Libero terreno di incontri tra dialoganti in possesso di linguaggi differenti e difficilmente traducibili, la terra viene dunque esplorata e ridefinita. Possiamo infatti aspettarci, su noi stessi e sul mondo, maggiore conoscenza da una comprensione perfetta tra individui dotati della medesima storia e delle medesime competenze.

Marinella Caputo vede la ceramica come veicolo dell’immaginario (ricerca di un equilibrio tra espressione e tecnica nell’arte moderna e contemporanea) il suo approfondimento sarà volto a riflettere su come la predominanza della tecnica possa accordarsi con libertà del percorso creativo. Gli artisti in mostra, qualunque esito esprima la loro visione, sono senz’altro consapevoli di tale sfida. Cesare Coppari attraverso Dialoghi fissa gli obiettivi di questa mostra e l’incremento conoscitivo auspicato derivante da questo incontro sarà il risultato tangibile a cui si andrà incontro. Lorenzo Fiorucci punta sul Valore del progetto, parlando dell’esperienza di Ambrogio Pozzi alla Rometti. Indagare la validità della fase progettuale in un contesto creativo soggiogato alle regole di mercato; il caso esemplare del connubio tra Pozzi e la Rometti, in cui i progetti realizzati dal designer sopravvivono al tempo e al loro autore, tanto da indurre la fabbrica Rometti a mettere in produzione alcuni di questi. In mostra si potranno cogliere in concreto le parole di Lorenzo Fiorucci ammirando proprio le opere di Ambrogio Pozzi realizzate dalla Rometti. Rolando Giovannini apre un orizzonte sulla Neo Ceramic, arte contemporanea del XXI secolo, cercando di cogliere quegli elementi che caratterizzeranno il futuro dell’arte del fuoco. Luciano Marziano fa il punto sulle Prospettive ceramiche partendo da un dato certo: la ceramica è uscita dall’insano stato di minorità nella quale malintesi parametri valutativi l’avevano costretta per un lungo lasso di tempo. Senza un dubbio Jasmine Pignatelli eleva la ceramica a Superstar come una grande diva alla quale il tempo sembra non passare.