Incontro con Chiara Samugheo
‘Incontro con Chiara Samugheo: gli amarcord di una carriera dietro l’obiettivo’. Conduce Andrea Maioli.
Comunicato stampa
Divi & divine viste dall'occhio fotografico di Chiara Samugheo, che fissò sui fotogrammi della pellicola i volti più celebri del cinema internazionale dagli anni ’50 ad oggi.
Chiara Samugheo è una delle fotografe più famose del mondo. E ha legato indissolubilmente la sua fama a una galleria di ritratti indimenticabili, quelle dei divi che ha incontrato nel corso della sua lunga carriera.
In mostra a Bologna i ritratti di Monica Vitti, Claudia Cardinale, Sophia Loren, Luchino Visconti, Mariangela Melato, Silvana Mangano, David Lynch, Alfred Hitchcock, Yul Brinner, Gina Lollobrigida, Glenda Jackson, Nino Manfredi, Federico Fellini, tra gli altri.
Si tratta di 40 foto vintage (stampa da negativo, con tiratura 1/8) e una parte stampa digitale con tiratura 1/30. Le dimensioni sono varie e vanno da 40x40 cm a 110x110.
Il periodo d’oro di Samugheo è legato alla "dolce vita", che decreta il successo di un nuovo tipo di fotogiornalismo e di riviste. Copertine e servizi devono documentare la figura della "diva", della donna cinematografica, come oggetto del desiderio.
Le foto di Chiara Samugheo prendono le mosse proprio da questo contesto, ma restituiscono al corpo-oggetto delle dive una femminilità e una personalità reali, qualcosa di profondamente intimo, in contrapposizione dialettica all’ambiente effimero costruito intorno ai loro corpi, contribuendo così ad alimentare la mitologia del cinema italiano.
Al suo attivo, Samugheo conta più di 165.000 scatti di personaggi celebri.
Chiara Samugheo.
Nasce a Bari come Chiara Paparella. Ancora molto giovane, vuole comporre musica. Contrariamente ai desideri dei genitori, che l’avrebbero voluta maestra di scuola, la Samugheo parte per Milano nel 1953. Qui inizia a frequentare l’ambiente intellettuale di Enzo Biagi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Strehler, che le propone anche di recitare. In questo periodo conosce Pasquale Prunas, fondatore della rivista culturale ‘Sud’ e suo compagno di vita, che le suggerisce di trasformare il suo cognome e la coinvolge nella redazione di una nuova rivista, ‘Le Ore’, che si occupava di fotogiornalismo internazionale, sullo stile di Paris Match.
Dapprima tenta la professione di giornalista di cronaca nera, ma, dopo l’incontro con Federico Patellani, uno dei fotografi più importanti di quegli anni, decide di iniziare a lavorare per lui. I suoi primi lavori sono di reportage e di denuncia sociale: ritrae i "tarantolati", le baraccopoli napoletane, le zingare in carcere.
In seguito realizza servizi fotografici per i maggiori periodici internazionali, le copertine per importanti riviste, pubblica diversi libri e soprattutto fotografa, a partire dalla fine degli anni ’50, le maggiori star internazionali.
La fama di Samugheo cresce: lavora a Hollywood, in Spagna, in Russia, in Giappone; è ospite dello Scià di Persia, del produttore hollywoodiano Joe Pasternak.
Dopo aver vissuto a Roma per diversi anni, si trasferisce a Nizza, dove tuttora risiede. È cittadina onoraria della Francia e il 2 giugno 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.