Incontro con Sandy Skoglund
L’artista newyorkese, Sandy Skoglund è una delle interpreti più importanti e originali della stage photography, una definizione data negli anni Settanta/Ottanta all’allestimento di realtà fittizie in fotografia.
Comunicato stampa
Nell’ambito del programma delle diverse attività del CRAB – Centro di Ricerca Accademia di Brera, promosse e coordinate dal prof. Francesco Correggia continua quest’anno fra le altre un ciclo di lectures di alcuni artisti militanti in ambito internazionale rivolti agli studenti dell’Accademia di Brera e a tutti gli interessati nell’arte contemporanea con la consulenza scientifico-artistica di Marco Cianciotta.
Il prossimo appuntamento è per il 29 marzo con Sandy Skoglund, con presentazione di Fortunato D’Amico presso la sede del CRAB all’Ex Chiesa San Carpoforo, con collaborazione della galleria bresciana Paci contemporary. L’artista newyorkese, Sandy Skoglund è una delle interpreti più importanti e originali della stage photography, una definizione data negli anni Settanta/Ottanta all’allestimento di realtà fittizie in fotografia. Questa forma di sperimentazione artistica trova il suo maggior sviluppo in quel clima postmoderno dove si sperimenta con il corpo, si gioca con il teatro, la performance e il surreale. L’artista stessa, però, non si definisce mai surreale nelle sue operazioni di sintesi e rielaborazione poiché le ritiene una lettura oggettiva e lucida della vita americana e, forse ormai non solo americana, sempre più alienata dalla Natura e, quindi, da se stessa. Le sue opere si collocano al confine fra fotografia e installazione e richiedono anni di progettazione e costruzione, prima di essere immortalate in largo formato con una fotocamera. Ritiene che la fotografia è “una testimonianza”, che l’artista usa “per catturare un incidente pianificato”, ovvero, cerca di “creare ambienti che vengono disturbati dalla presenza dell’essere umano”.
Sandy Skoglund nasce a Weymouth, Massachusetts, nel 1946. Studia arte e storia dell’arte allo Smith College di Northampton, Massachusetts, dal 1964 al 1968. L'anno seguente, frequenta una scuola di specializzazione all’Università' dello Iowa, dove studia regia, e arti multimediali, conseguendo il Master in Arte nel 1971 e quello in pittura nel 1972 e, in seguito, si trasferisce a New York, dove comincia a lavorare come artista concettuale, occupandosi di una produzione artistica ripetitiva, orientata verso un processo fotomeccanico ottenuto attraverso la tecnica del mark-making e della fotocopia. Alla fine degli anni Settanta, il desiderio di Sandy di documentare il lavoro concettuale la stimola ad apprendere la fotografia. L’artista fonde la fotografia con il suo interesse per la cultura popolare e per l'illustrazione commerciale dando vita a tecniche che portano nel 1978 ad opere di still life di cibo come “Luncheon Meat on a Counter” e “Peas on a Plate”.
Nel 1980 la Skoglund realizza sculture di gatti in gesso per un’istallazione post-apocalittica intitolata “Radioactive Cats”. Con questa opera l’artista definisce una propria tecnica creativa ed espositiva in cui integra anche la figura umana. “Radiocative Cats” segna l’inizio della sua produzione di Tableau Photography, una tecnica peculiare che Sandy Skoglund continua ad esplorare tutt’oggi. Dal 1981, quando Revenge of the Goldfish e Radioactive Cats sono stati presentati alla Whitney Biennial Exhibition, Sandy Skoglund ha assunto una posizione di rilievo nella fotografia d’avanguardia. Molti musei internazionali hanno commissionato le sue opere, tra cui: “Breeze at Work” per il Walker Art Center of Minneapolis, Minnesota. Il Centre Georges Pompidou a Parigi, ha commissionato “Fox Games” nel 1989 per una mostra intitolata 'The Invention of an Art, a history of photography'.
(courtesy galleria Paci contemporary, Via Trieste 48, 25121 Brescia, Italia)