Incroci

Mini Spazio presenta Incroci mostra collettiva.
Comunicato stampa
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Mini Spazio presenta Incroci, mostra collettiva degli artisti Stefano Serusi (Alghero/Milano), Marco Loi (Cagliari) e Vicente Ruiz Abogado (Los Angeles) dal 6 all’8 settembre 2024 in Via Pietro Crespi 17.
Incroci si inserisce nel format di residenze artistiche Mini Apartamento, ideato dai creatori di Mini Spazio Futura Pagano e Maurizio Ridolfo che, ogni mese, invitano artisti o designer a utilizzare gli spazi di Via Pietro Crespi 17 come luogo di sperimentazione creativa e corale.
Incroci è la restituzione del periodo di lavoro e scambio tra i tre artisti, la cui poetica appare per estetica, tecnica e utilizzo della materia molto distante ma è, nel profondo, legata da sensibilità e visioni comuni.
“Stefano Serusi, Marco Loi, Vicente Ruiz Abogado trasformano lo spazio espositivo Mini attraverso opere che dialogano tra loro, con lo spazio e con l'ambiente vivido circostante, secondo trame, interconnessioni e visioni che simboleggiano gli Incroci che hanno portato, tramite un percorso apparentemente casuale - quasi magico, a questa residenza. - afferma Futura Pagano, curatrice della mostra - Mito, materia, elementi e gesti antichi nella mostra che porta i due artisti sardi e lo scultore di Los Angeles a incrociare per la prima volta le proprie visioni da Mini Spazio"
La mostra si articola in un percorso libero nel quale le opere dei tre artisti si susseguono tra le stanze osservandosi con garbo senza entrare in collisione. Tre differenti estetiche si compenetrano, diverse ispirazioni, significati e storie si intrecciano dialogando tra le mura di Mini Spazio.
Stefano Serusi
Nel lavoro di Stefano Serusi è manifesto il suo interesse verso tematiche legate allo spazio, naturale o edificato, al mare e alla spiritualità, che vedono una personale rielaborazione delle immagini e degli oggetti, reinterpretati con un gusto spensierato e leggero connesso al tema dell''adolescenza e a un'estetica postmoderna.
“Amo il tema della soglia, che mi piace definire fisicamente, nelle mostre, con un passaggio o con un cancello. Le opere presentate in occasione della mostra Incroci -afferma Stefano Serusi - sono accomunate dal tema della trasformazione e dall'incontrarsi, ognuna attraverso due mondi differenti, il qui e l'aldilà, il passato e il contemporaneo, la terra e il mare, la realtà e l'immaginazione.”
Partecipativa è l'opera Ouija board, raffigurante la tavola ridisegnata dall'artista assieme alla graphic designer Manuela Nobile, che si affianca a Planchette, la riproduzione ingrandita in marmo del cursore che si usa su di essa e che assume i connotati di uno skateboard o di un tavolino da arredamento, sovvertendo e ironizzando inaspettatamente il suo compito originario.
Aurora invece, opera rielaborata in occasione della mostra Incroci, si compone di una serie di immagini legate alla presenza dell'acqua, tratte da film e serie che hanno costellato l'adolescenza dell'artista, e da fotografie sottomarine che ha realizzato quest'estate: momenti di messa in scena e finzione si uniscono a immagini di una realtà presente e vicina.
Infine, una scultura a forma di scaletta che porta sui gradini la domanda "How much of what you now love will you bring with you in adulthood? invita il pubblico a interrogarsi sulle proprie passioni e a intrecciare diverse dimensioni e tempi dell'esistenza.
Marco Loi
La tradizione si connette a questioni globali, urgenti e contemporanee, nelle opere di Marco Loi che utilizza tecniche artigianali sarde come la tessitura a pibiones per la realizzazione delle sue opere. Specchio di indipendenza e libertà, la tessitura ha da sempre caratterizzato lo sviluppo economico della Sardegna, terra di origine dell’artista.
“Il ritmo della tessitura accompagna il corpo, immerso totalmente nel processo di creazione. - racconta Marco Loi - I confini fisici, completamente dissolti, riecheggiano metaforicamente in confini geografici, politici, culturali ed economici trasformando le opere in simboli di oppressione, alla continua ricerca di libertà”
L’opera 72 di Marco Loi, è l’occasione per sottolineare, attraverso l’identità locale tematiche dall’estensione geografica capillare, connesse alla libertà sessuale e dei pregiudizi sociali: 72 sono infatti le nazioni in cui l’omosessualità è ancora un reato.
Complementare è la serie The Noise of an Invisible Land nella quale l’artista indaga i confini dello spazio reale ed invalicabile occupato dalle basi militari che, in Sardegna, fin dagli anni ’50 hanno compromesso l’equilibrio ecologico e ambientale di molte aree dell’isola.
Vicente Ruiz Abogado
Incroci si rivela anche per le opere dell’artista e scultore di Los Angeles, Vicente Ruiz Abogado, un titolo calzante e rivelatore. Infatti, un’indagine sulla materia, sulle differenti lavorazioni e sulle possibilità di combinazione di texture, consistenze ed effetti tattili caratterizza le sue opere. Resina, gesso, vernice, alluminio, legno e silicone sono solo alcuni dei materiali che si incontrano nelle mani dell’artista che vengono plasmate, assemblate, unite fino a creare forme armoniche che richiamano talvolta la natura, assomigliando a pietre, sassi o rocce e talvolta ad altri materiali come la carta o il cartone.
“Le opere presentate in mostra sono la sintesi di oggetti scartati e rotti, che hanno spontaneamente incrociato il mio percorso. – racconta Vicente Ruiz Abogado – Approfondire, studiare e riassemblare differenti strutture e materiali, unisce il regolare all’irregolare, il concreto all’astratto dando accesso a nuovi immaginari e stati sensoriali”
Le cinque opere della serie vra, multiformi e variegate, sono parte di un processo di creazione spontaneo e libero che sfida i codici della scultura. Una forte connotazione estetica e un carattere geomorfico e antropomorfico evocano mondi, argomentazioni e tematiche dell’oggi legate alla natura, all’ambiente e alla sua salvaguardia.
BIO
Stefano Serusi, nato ad Alghero, Sardegna, vive e lavora a Milano. La sua ricerca è focalizzata sull’interpretazione degli spazi, naturali o edificati, e della relazione che le persone possono creare con essi. I suoi interventi, prevalentemente site-specific, sono spesso influenzati da discipline come l’architettura e l’archeologia. Tra le mostre personali più recenti: “Duru Duru” (Galleria Arrivada, Milano, 2022), “A boy’s closet” (Rehearsal, Milano, 2020), “Nuragic alliance” (Spazio E_Emme, Cagliari, 2019) e “MVS€0” (Display, Parma, 2018).
Marco Loi è un artista visivo e ricercatore che vive in Sardegna. Si è laureato in Comunicazione visiva all'ISIA U e nel 2023 ha completatoil Master in Geo–Design presso la Design Academy Eindhoven. La sua pratica prende forma da esplorazioni geografiche attraverso ricerche trans-linguistiche e trans-disciplinari. Loi intreccia fotografia, suono, performance e tessile, indagando le forze geo-politiche e le instabilità socio-ambientali inscritte in specifiche formazioni territoriali.
Vicente Ruiz Abogado è un artista e scultore autodidatta nato e residente a Los Angeles. Ha lavorato come artista commerciale nel cinema e nella pubblicità per oltre 2 decenni e ha prestato servizio in 2 consigli artistici non-profit a Los Angeles. Ha scolpito fin dall'infanzia. Il suo lavoro si concentra sulla sintesi di oggetti scartati, trovati e rotti, un'indagine sulla forma. Lavorando con codici incorporati in strutture geomorfiche e antropomorfe, si addentra in queste strutture riassemblate come un portale per stati sensoriali alternati. I mezzi con cui lavora includono gesso, resina, cemento, bondo, silicio, legno e metalli.
About Mini Apartamento
Mini Apartamento è la co-residenza creativa di Mini Spazio. Per una settimana al mese più artisti/designer sono invitati a vivere insieme gli spazi di Mini come il proprio laboratorio creativo, trasferendo in un nuovo contesto privato/pubblico la propria attività. Il progetto vuole far riflettere sulla convivenza e multifunzionalità degli spazi, a cui siamo chiamati sempre di più a causa della speculazione edilizia e del conseguente rincaro delle soluzioni abitative/commerciali. Ma, allo stesso tempo, portare a un dialogo e a una contaminazione interessanti tra approcci creativi e visioni diverse.