Index G – G.I.U.D.A.
Il nuovo appuntamento della rassegna Index G è stato affidato al collettivo G.I.U.D.A. (Geographical Institute for Unconventional Drawing Arts) che presenterà un’installazione realizzata da Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis dal titolo La geografia della linea di Boetti, in cui saranno incluse alcune opere originali di Alighiero Boetti.
Comunicato stampa
Il nuovo appuntamento della rassegna Index G è stato affidato al collettivo G.I.U.D.A.
(Geographical Institute for Unconventional Drawing Arts) che presenterà un'installazione realizzata
da Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis dal titolo La geografia della linea di Boetti, in cui
saranno incluse alcune opere originali di Alighiero Boetti.
Il numero IV di G.I.U.D.A, rivista di ricerca visiva sulle intersezioni tra rappresentazione geografica
e fumetto, è stato dedicato alla Linea Durand, il confine tra Afghanistan e Pakistan che si dipana
nella stretta gola del Khyber Pass. Il Khyber Pass unisce e divide Kabul e Peshawar, é una via
sempre contesa, mai completamente in pace (annessa di volta in volta agli imperi o agli stati,
benché continuamente sfuggita al controllo delle massime potenze politiche), itinerario
imprescindibile degli eserciti alla conquista dei tesori dell’Hindustan, cerniera tra le civiltà euroasiatiche e quella indiana.
Il geografo e la guida d'eccezione di questo viaggio su carta è Alighiero Boetti, le cui Mappe in
forma di arazzo furono realizzate dalle ricamatrici di Kabul. Boetti diventa personaggio, narratore,
riferimento visivo ed eversivo di quest'operazione di sovrapposizione – di tempi e luoghi – che
gioca sulla evocatività di opere che sono diventate dei capisaldi dell'arte contemporanea, come il
fotomontaggio Gemelli del 1968, che vede qui Boetti tenere provocatoriamente la mano al mullah
Omar. Le storie e le cartine cambiano, nuovi personaggi e nuove storie prendono il posto di altre; il
compito delle storie-disegnate è forse quello di trovare le eliminazioni e le giustapposizioni,
disegnandone la rappresentazione su nuove carte narrative?
Nata nel 2009, G.I.U.D.A. è una rivista che indaga il tradimento delle immagini. Lo fa usando il
disegno in forma intensiva, cartografando il dicibile e il rappresentabile. Si pone come uno spazio
programmato di ricerca visiva ed estetica. Insegue i luoghi sulle cartine, sapendo che la mappa
non è il territorio ma una sua rappresentazione, e che a partire dalla cartografia si stabilisce il
nostro posto sul mondo e lo spazio che occupiamo a livello simbolico.
G.I.U.D.A. è una rivista da collezione, che non concede sconti all’epoca delle veline editoriali. Ha
una vocazione decadente e romantica, utilizza l’arte del disegno per inseguire le strade cimiteriali
delle metropoli e la globalizzazione delle provincie. Concorrono alla sua realizzazione un gruppo di
disegnatori di cui Gianluca Costantini è l’ideatore e l’instancabile sperimentatore della nona arte,
assieme a Armin Barducci, Ciro Fanelli, Angelo Mennillo, Rocco Lombardi, Robert Rebotti -
jacklamotta, Alice Socal, Liliana Salone, Niccolò Pellizzon, Darkham e diversi altri autori. Vi
collaborano inoltre Marco Lobietti e Elettra Stamboulis.