Individually Together – GAMeC e la Casa Circondariale di Bergamo
La GAMeC e la Casa Circondariale di Bergamo: una mostra generativa.
Comunicato stampa
Dal 2006 la GAMeC ha intrecciato una preziosa e solida relazione con la Casa Circondariale di Bergamo in nome di un’educazione al patrimonio in grado di abbattere confini che ha visto, di anno in anno, la collaborazione di associazioni e di privati cittadini.
Quest’anno l’Associazione Homo, che si propone il sostentamento di attività di promozione umana, ha supportato il progetto Individually Together, ispirato all’omonimo disegno dell’artista rumeno Dan Perjovschi esposto lo scorso autunno nella mostra Ti Bergamo. Una comunità, a cura di Valentina Gervasoni e Lorenzo Giusti.
In quest’opera tante casette, separate, ospitavano le lettere della parola “collective”, a indicare l’importanza dei legami anche in presenza di un distanziamento forzato, sia fisico che sociale.
Attorno all’esposizione, che raccontava visivamente la storia di una città che si è riscoperta comunità, si è articolato il progetto di quest’anno: l’educatrice museale Marta Begna ha lavorato, in presenza, con i detenuti della sezione penale del carcere di Bergamo, arrivando a costruire case di carta ispirate all’opera di Perjovschi realizzate con pagine di giornale sbiancate – riferite al film I Am Not Legend di Andrea Mastrovito – al cui interno si scorgono fotografie di luoghi d’affezione.
Le immagini sono state procurate mediante Google Street View da studentesse e studenti della classe IV F dell’ITCTS Vittorio Emanuele II di Bergamo, a loro volta seguiti dall’educatrice museale Sabrina Tomasoni in un percorso di formazione che prevedeva la presentazione della mostra ad altri istituti scolastici.
Le restrizioni legate all’emergenza sanitaria non hanno però consentito lo sviluppo di questa parte di progetto in presenza, e così le visite pensate per essere condotte nelle sale della mostra hanno preso forma in un video realizzato in modalità di didattica a distanza, già disponibile sul sito della GAMeC e fruibile in museo.
Terzo anello di questa progettualità è stato il coinvolgimento di Maria Grazia Panigada, Direttrice della stagione di prosa del Teatro Donizetti, qui in veste di esperta di “Patrimonio di Storie”, un gruppo di lavoro che ha messo a punto un metodo di educazione al patrimonio attraverso la narrazione.
Panigada ha aiutato studentesse, studenti e detenuti a comporre narrazioni legate alle opere esposte, in un’operazione corale che ha dato vita a una comunità in cui i partecipanti al percorso, così distanti ma al contempo così vicini, si sono confrontati attraverso l’arte e la parola.
L’esposizione allestita dal 7 al 20 giugno presso il Bookshop della GAMeC presenterà le dieci Case di Carta realizzate dai detenuti, accompagnate da un piccolo catalogo, gratuito, che racconta il senso degli elaborati e illustra alcune delle opere di Ti Bergamo. Una comunità attraverso le narrazioni di detenuti e studenti.
La restituzione del progetto alla città si completa di presenze e appuntamenti importanti: per tutto il periodo dell’esposizione, due detenuti in permesso ex art. 21 racconteranno ai visitatori lo sviluppo di Individually Together; il video di presentazione di Ti Bergamo. Una comunità, a cura della IV F, consentirà di ricordare o di attivare un nuovo punto di vista sulla mostra che ha ispirato il progetto.
Inoltre, martedì 8 giugno sei detenuti visiteranno la mostra Regina. Della scultura, quale riconoscimento del valore dell’esperienza culturale per il cammino di reinserimento dei detenuti nella comunità, già sperimentata nel 2019 con la visita alla mostra Libera. Tra Warhol, Vedova e Christo.
L’esposizione, inoltre, includerà dal 14 giugno il video del giornalista e videomaker Davide Cavalleri, che ha documentato il valore dell’educazione al patrimonio in un luogo di detenzione.
Si ringraziano, per la Casa Circondariale: Teresa Mazzotta, Direttrice, e Anna Maioli, Responsabile dell’Area Trattamentale.
Un ringraziamento particolare a Claudio Breno, volontario del carcere, e alle tirocinanti Camilla Rancati e Alison D’Ercole.
La mostra sarà accessibile nei seguenti giorni e orari:
lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 15:00 alle 20:00
sabato e domenica: dalle 10:00 alle 18:00
Catalogo GAMeC per il Carcere 2020-2021 disponibile su richiesta ([email protected]).