Inferno

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA SIOTTO
Via dei Genovesi 114 , Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/12/2020

no, solo evento online

Curatori
Roberta Vanali
Generi
arte contemporanea

Una serie di approfondimenti video della mostra, da parte degli autori, visibili sulle pagine social della Galleria e della Fondazione Giuseppe Siotto.

Comunicato stampa

Il 10 dicembre, negli spazi della Galleria Siotto, è stata allestita la mostra collettiva di illustrazione INFERNO, ideata e curata dalla critica d’arte Roberta Vanali, in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante, che ha selezionato 23 autori tra illustratori, grafici, street artists e tatuatori con un diverso background di appartenenza per un taglio trasversale del progetto. Nell’attesa di poter invitare il pubblico a visionare la mostra in presenza, dalla settimana di Natale vi proporremo una serie di approfondimenti video, da parte degli autori, visibili sulle pagine social della Galleria e della Fondazione Giuseppe Siotto.

Artisti in mostra: Ermenegildo Atzori, Piercarlo Carella, Laura Congiu, Andrea Casciu, Veronica Chessa, Enea, Matteo Freom, Ilaria Gorgoni, La Fille Bertha, Agnese Leone, Elisabetta Lo Greco, Gianluca Marras, Giulia Masia, Alessio Massidda, Maura Nutricato, Mario Onnis, Claudia Piras, Daniele Serra, Giulia Sollai, Skan, Kiki Skipi, Daniela Spoto, Marco Tanca.

“Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / che la diritta via era smarrita”. Sono i versi più celebri al mondo, quelli che aprono il primo Canto della Divina Commedia, il Poema per eccellenza del Sommo Poeta. Opera tra le più complesse di tutta la storia della letteratura, con diversi livelli di interpretazione dove si fondono fonti bibliche e miti pagani, tra intricate simbologie e metafore. Un immenso patrimonio della cultura medievale a contenuto storico, politico, religioso, linguistico, sociale e filosofico. Un visionario viaggio nel dolore come espiazione per la salvezza del destino umano, particolarmente attuale per l’epoca drammatica che l’umanità sta vivendo in questo frangente, in balìa di un caos senza precedenti, ma soprattutto confacente ad una trasposizione in chiave illustrativa.

Opera universale, fondamento della cultura italiana, è un viaggio allegorico che rappresenta la storia dell’umanità e che nella Cantica dell’Inferno affronta il dramma dell’esistenza e del fine vita. Regno della dannazione e del destino al quale inevitabilmente non si può sfuggire. Un viaggio dell’anima nei meandri oscuri del peccato e della colpa attraverso orribili trasfigurazioni tra macabro e sublime, come esempio di condotta per il cristiano che ambisce al Paradiso e le cui visioni hanno influenzato artisti di ogni genere nel corso dei secoli, come Sandro Botticelli, William Blake, Gustav Dorè, Salvador Dalì e Rauschenberg.

L’intero immaginario del fantastico, dell’horror e del fantasy è debitore al Sommo poeta e a tutta l’iconografia medievale, iniziando dalle decorazioni scultoree di chiese e cattedrali, fino ai bestiari medievali. Immaginario riconducibile anche a tutti i generi letterari, restituito con un linguaggio metaforico che accentua quel profondo alone di mistero di quel regno oscuro delle tenebre, dove demoni e mostri infernali sono trasfigurati fino al limite del grottesco e i dannati assumono terrificanti e umilianti fattezze.

“Per me si va ne la città dolente, / Per me si va ne l’etterno dolore, / Per me si va tra la perduta gente. / Giustizia mosse il mio alto fattore: / Fecemi la Divina Potestate, / la Somma Sapienza e ‘l Primo Amore. / Dinanzi a me non fuor cose create / Se non etterne, e io etterno duro. / Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate.” Questi nove versi compaiono sulla porta del Regno dell’Oltretomba come monito per le anime che ne entrano a far parte e da questo punto gli autori sono stati invitati a dare la loro interpretazione di uno dei Canti oppure di un episodio tratto da uno di essi. Impresa ambiziosa quanto stimolante e coinvolgente alla quale hanno risposto egregiamente con linguaggi eterogenei che vanno da quello realistico fino alla restituzione in chiave pop, fantasy e fumettistica, con il sapiente utilizzo delle diverse tecniche come acquerelli, inchiostri, grafite, matite colorate e digitale. (R. V. da testo di presentazione)

L’evento è realizzato grazie al contributo della Direzione Generale degli Istituti Culturali del MiBACT, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna e del Servizio Cultura del Comune di Cagliari.