Infrasottile. L’arte contemporanea ai limiti
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Eric Baudelaire | Ange Leccia | Franco Vimercati | Davide Mosconi | Marina Ballo Charmet | Alessandra Spranzi | Luca Pancrazzi | Amedeo Martegani | Eva Marisaldi | Luca Vitone | Gianluca Codeghini | Aurelio Andrighetto | Giovanni Oberti |
A cura di Elio Grazioli, Mauro Zanchi e Sara Benaglia
Inaugurazione Sabato 21 aprile 2018, ore 10.30 / Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Bergamo Sede BACO (Base Arte Contemporanea Odierna) - Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Città Alta, Bergamo / Apertura Sabato e domenica 10.30-12.30 e 14.30-17.00
“Oggi prendiamo immagini da qualsiasi parte, le copiamo, le ritagliamo, le montiamo con pezzi di altre, o le lasciamo tali e quali e le facciamo circolare perché ci piacciono, vi abbiamo visto qualcosa che vogliamo condividere. D’altro canto la società dello spettacolo è diventata così pervasiva che tutto si fa per immagine, alla televisione o sulla Rete, e distinguere il senso dal vacuo o la sincerità dalla finta o dalla falsità è diventata questione più che sottile. E ancora: droni e cloni, robot e avatar stanno diventando realtà diffusa. In arte: morte dell’autore, morte dell’arte, di una determinata concezione dell’arte, fine delle avanguardie, creatività diffusa, contraffazione, dispersione, formattazione...”
Infrasottile è il più recente libro di Elio Grazioli, edito da Postmedia (Milano 2018), il quale tratta dell’arte come capacità dell’artista di vedere e di mostrare diversamente la realtà. Al centro sta la nozione duchampiana di inframince . Essa indica innanzitutto ciò che è all’estremo della percezione, del discernibile, della differenza, ma senza essere né l’invisibile, né l’indiscernibile, né il trascendente, ma invece una presenza al limite, un possibile ma reale, o una compresenza di due stati che «si sposano», dice Duchamp, dando vita a un terzo tutto da cogliere. Attraverso i suoi diversi caratteri si disegna un percorso particolare dell’arte degli ultimi decenni, trasversale, non rispondente a movimenti e tendenze, fatto invece di affinità, di atteggiamento, di sensibilità e di pensiero. Da Rauschenberg, Johns, Warhol, a Nauman, Asher, Barry, Huebler, agli artisti più recenti, Gonzalez-Torres, Dean, Huyghe, Jan Ader; dalla ripetizione alla tautologia, dalla copia al re-enactment, dal concetto alla performance, alla fotografia, l’arte ai limiti di ogni aspetto dell’arte.
La mostra presentata da BACO è una prospettiva di lettura dell’ Infrasottile , che si snoda su tre livelli: uno storico con un collage di estratti da video di artisti storici; il secondo con due invitati d’eccezione con un video ciascuno, Ange Leccia e Eric Baudelaire; il terzo con un panorama italiano più vasto, con opere e installazioni di Franco Vimercati, Davide Mosconi, Marina Ballo Charmet, Alessandra Spranzi, Luca Pancrazzi, Amedeo Martegani, Eva Marisaldi, Luca Vitone, Gianluca Codeghini, Aurelio Andrighetto, Giovanni Oberti.
In occasione dell’apertura della mostra, Elio Grazioli e Gianni Romano, editore di Postmedia, introdurranno il libro.
Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e fotografia, insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. è stato direttore artistico della manifestazione “Fotografia Europea” a Reggio Emilia dal 2007 al 2017. Dirige con Marco Belpoliti il semestrale monografico Riga (Marcos y Marcos editore), di cui ha curato in particolare i volumi dedicati a Marcel Duchamp (1993), Alberto Giacometti (1996), Pablo Picasso (1996), Constantin Brancusi (2001), Francis Picabia (2003), Kurt Schwitters (2009), Andy Warhol (2012), Le scarpe di Van Gogh (2013), e con Riccardo Panattoni il semestrale di cultura visiva Imm ’, di cui ha curato i volumi intitolati Not straight (2015), Sovrapposizioni (2016), Live (2017). Tra le sue pubblicazioni: Corpo e figura umana nella fotografia (B. Mondadori, 1998), Arte e pubblicità (B. Mondadori, 2001) , La polvere nell’arte (B. Mondadori, 2004), Piero Manzoni (B. Mondadori, 2007), Ugo Mulas (Bollati Boringhieri, 2010), La collezione come forma d’arte (Johan & Levi, 2012), Davide Mosconi (Tri. pli.co., 2015), Duchamp oltre la fotografia (Johan & Levi, 2017).