Innaturalia
In mostra le opere realizzate nel corso di una residenza di alcuni artisti presso il giardino.
Comunicato stampa
L’Associazione Amici del Roseto della Sorpresa, in occasione dell’annuale festa della fioritura, presenta quest’anno la mostra INNATURALIA, organizzata in collaborazione con la Galleria Moitre di Torino e il contributo della Compagnia di San Paolo. Saranno esposte le opere degli artisti Linda Carrara, Anna Ippolito, Artsiom Parchynski, Nadir Valente e Marzio Zorio, realizzate nel corso di una residenza presso il giardino. Gli appassionati d’arte avranno così modo di scoprire un nuovo aspetto del paesaggio astigiano, mentre i frequentatori usuali del roseto si avvicineranno, da una prospettiva diversa dal solito, all’arte più attuale.
L’arte, non meno della scienza, si è sempre confrontata con la natura, rappresentandola, imitandola, sfidandone i limiti, cercando di superarla attraverso la ricerca di un’ideale perfezione. La storia della costruzione di chiese, palazzi, fortificazioni, si è poi spesso intrecciata con lo sviluppo del paesaggio, inteso esso stesso come «il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni» (Codice dei beni culturali e del paesaggio, 2004, ART. 131, comma 1). Un rapporto che va oltre l’atteggiamento idilliaco e contemplativo, configurandosi come complesso, instabile, problematico, e che emerge in tutta la storia dell’arte piemontese, anche quella degli ultimi due secoli, da Fontanesi all’Arte Povera.
Tali interrelazioni vengono riproposte oggi incoraggiando cinque giovani artisti a lavorare in un contesto nuovo, intervenendo su un giardino che è già in qualche modo uno spazio espositivo, solo che al posto di veri e propri oggetti artistici esso ospita la collezione di rose botaniche e antiche raccolte da Piero Amerio, professore emerito dell’Università di Torino e Alfiere del Paesaggio. La rosa, col suo potere simbolico e evocativo, caricata, nelle diverse culture, di molteplici significati, svariate interpretazioni, e come tale immortalata fin dall’antichità su affreschi, incisioni, dipinti, di artigiani o grandi maestri (Botticelli, Velazquez, Renoir), è forse la pianta che più si avvicina, nella nostra mentalità, all’opera d’arte. Assieme ad essa, al giardino Sorpresa, si possono però trovare tanti altri aspetti, più o meno idealizzati, della natura “campestre”: il bosco ombroso, i prati a perdita d’occhio, gli alberi secolari, le piante selvatiche e i piccoli fiori sul fianco delle ripe, nonché la ricca fauna che qui vive e da’ vita.
Gli artisti avranno così modo di esplorare nuove possibilità espressive del loro linguaggio, lavorando sul territorio e approfondendo la conoscenza del paesaggio circostante e della sua storia, tramite le visite ai siti più caratteristici di Castell’Alfero e gli incontri con Marco Devecchi, docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino e Presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Astigiano, e con lo stesso Piero Amerio.
Il progetto è a cura di Viola Invernizzi, dell’Associazione Amici del Roseto della Sorpresa e della Galleria Moitre.
Le opere rimarranno visibili al Roseto dal 18 maggio per tutta la stagione d’apertura estiva. Il Roseto è visitabile su appuntamento nei giorni di sabato e domenica a partire dal 3 maggio 2014.
Per informazioni e prenotazioni: Sig.ra Caterina Minosse (Comune di Castell’Alfero) 0141406610.