Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM SAN FEDELE
Via Ulrico Hoepli 3, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
11/04/2016

ore 21

Biglietti

Ingressi spettacoli: € 8 / € 6 ridotto studenti Ingressi eventi collaterali: Cin’Acusmonium € 7 / € 4* – J. Prager (14 mag.) € 5 / € 3 Mini abbonamento: € 6 a concerto con almeno 3 spettacoli a scelta (rid. per eventi collaterali)

Generi
performance - happening, serata - evento, musica

Il quarto appuntamento di INNER_SPACES 2016 è dedicato al tema della scoperta degli archivi musicali e rientra nel programma del FAM – Festival degli Archivi Musicali, convegno che si svolgerà nella giornata di Lunedì 11 aprile presso l’Università Bocconi.

Comunicato stampa

San Fedele Musica e S/V/N/ presentano Il quarto appuntamento di INNER_SPACES 2016, la rassegna internazionale di musica elettronica e arte audiovisiva con performance dal vivo che vede coinvolti alcuni tra i maggiori esponenti del genere. Realizzata in collaborazione con il FAM - Festival Archivi Musicali e l'Archivio Storico Ricordi, la serata ospiterà le esecuzioni dei direttori artistici di due delle più importanti istituzioni legate alla storia e allo sviluppo della musica elettroacustica: François Bonnet per il Groupe De Recherches Musicales (GRM) e Mats Lindström per l'Elektronikmusikstudion (EMS). A seguire, Valerio Tricoli proporrà in anteprima italiana Williams Mix Extended, reinterpretazione del Williams Mix (1952) di John Cage, realizzata nel 2012 assieme a Werner Dafeldecker. Le proposte artistiche si confronteranno con lo spazio unico dell’Auditorium San Fedele e il suo Acusmonium Sator, l’orchestra di 50 altoparlanti che consente la diffusione timbrica e spazializzata del suono, progettato per offrire un’esperienza d'ascolto immersiva.

Il quarto appuntamento di INNER_SPACES 2016 è dedicato al tema della scoperta degli archivi musicali e rientra nel programma del FAM - Festival degli Archivi Musicali, convegno che si svolgerà nella giornata di Lunedì 11 aprile presso l'Università Bocconi. Protagonisti della serata i direttori degli studi INA-GRM di Parigi e EMS di Stoccolma, due istituzioni fondamentali per la genesi e lo sviluppo della musica elettroacustica. Due realtà i cui percorsi attraversano mezzo secolo di storia e arrivano oggi ad aprirsi alle nuove generazioni, mettendo a disposizione le rispettive fonti d'archivio anche attraverso la loro trasposizione digitale. Un'operazione che mira alla diffusione di un patrimonio artistico in cui affondano le radici di gran parte delle traiettorie sperimentali odierne. Attorno alla medesima linea teorica, legata alle modalità con cui il passaggio dall'analogico al digitale sta trasformando radicalmente il ruolo e la fruibilità degli archivi, si articolano anche gli interventi con cui i tre artisti parteciperanno, nella sessione pomeridiana del convegno, al momento conclusivo della giornata del FAM.

François Bonnet, direttore artistico dell'INA-GRM e conosciuto anche con lo pseudonimo di Kassel Jaeger, esegue una selezione di brani storici provenienti dall'archivio del Groupe de Recherches Musicales (GRM), il laboratorio parigino istituito da Pierre Schaeffer nel 1958 e fondamentale per lo sviluppo della musique concrète, la creazione del sistema acusmatico e la sua filosofia d'ascolto. Dopo aver avuto fra i suoi principali esponenti compositori come Luc Ferarri, François Bayle, Bernard Parmegiani e Iannis Xenakis, il GRM resta uno dei principali laboratori internazionali di sperimentazione sonora, costantemente legato alle generazioni di artisti più giovani. I brani eseguiti sono selezionati tra il materiale pubblicato per la collana discografica Recollection GRM, curata dall'etichetta cardine della sperimentazione contemporanea Editions Mego, progetto di cui Bonnet tratterà anche nel corso del panel pomeridiano a cura del FAM.

A seguire Mats Lindström propone una selezione di materiali provenienti dal vasto repertorio dell'Elektronikmusikstudion EMS, il centro di ricerca nazionale svedese per la musica elettronica e la Sound Art. Dal 1964, anno della loro fondazione, gli studi di Stoccolma hanno ospitato in residenza numerosi ricercatori e musicisti elettronici, e tutt'oggi continuano a mettere a disposizione degli artisti più giovani le proprie tecnologie e archivi sonori. Così, ogni artista presso l'EMS ha potuto e può fruire delle esperienze precedenti alla propria, lasciando a sua volta un segno in un solco evolutivo in cui passato e presente, tradizione e contemporaneità si implicano a vicenda. In chiusura, il compositore ed improvvisatore Valerio Tricoli presenta in anteprima italiana Williams Mix Extended, una reinterpretazione originale di Williams Mix di John Cage (1952) realizzata nel 2012 con Werner Dafeldecker. Trasponendo la partitura per nastri in ambiente digitale, l'operazione amplia la riflessione del pezzo originale sulle fonti, i supporti e l’archiviazione dei suoni, portando la durata da quattro a trentadue minuti e utilizzando più di duemila suoni appositamente registrati, in un'analisi che spazia dalla early tape music fino alla produzione digitale contemporanea.

IL PROGRAMMA

Mats Lindström – Archivi EMS:
Rune Lindblad, “Die Stille Liebe” (1972) 9'38''
Roberta Settels, “Landscape for 3 tape recorders” (1981) 8'24''
Knut Wiggen, “Sommarmorgon” (1974) 3'47''
Ákos Rózmann, “Impulsione I-I­II” (1973­/74) 10'04''

François Bonnet – Archivi GRM:
Beatriz Ferreyra, “L’Orvietan” (1970) 12’58"
Luc Ferrari, “J'ai été coupé” (1969) 13'52"
Philippe Carson, “Turmac” (1961) 9'45"

Valerio Tricoli:
“Williams Mix Extended” (2012) (composto da V. Tricoli, W. Dafeldecker), 32'

L’Auditorium San Fedele è l’unica sala in Italia dotata di acusmonium, un’orchestra di 50 altoparlanti che consente la spazializzazione del suono. Ideato su disegno di Eraldo Bocca, il sistema SATOR è costituito da diverse tipologie di diffusori distribuiti lungo tre corone concentriche e una sezione di effetti che, attivato da due mixer, consente la diffusione di musica acusmatica, elettroacustica e mista. Questa particolare strumentazione viene impiegata anche per valorizzare, attraverso un’interpretazione live, di quei capolavori della storia del cinema che presentano materiale sonoro di particolare interesse ed elaborazione. L’ acusmonium rende la sala uno spazio acustico tridimensionale, nel quale il suono costruisce effetti di profondità e lontananza inimmaginabili con un semplice impianto provvisto di surround, offrendo dunque allo spettatore un’esperienza unica e coinvolgente.