Insight Interiors
Lavori creati autonomamente da un artista e scenografati dall’abile mano e ispirazione di una creatrice d’ambienti e di emozioni.
Comunicato stampa
In un presente nel quale sembrano trionfare la disgregazione e il conflitto perfino tra popoli che parlano una stessa lingua, il piccolo contributo che ci proponiamo di offrire è una riflessione su come sia invece importante scoprire i punti di contatto che possono accomunare e fondere, anziché dividere, le diverse idee e le diverse persone.
Proprio nel periodo in cui Bologna si offre come scenario di un fiorire di mostre ed iniziative alle quali fornire collocazioni e “sfondi” particolari, abbiamo pensato di sottolineare il connubio già esistente nello spazio espositivo, nonché atelier di decorazione, pittura e restauro, Carmen Avilia-Fantomars, in via Fondazza 17b a Bologna.
Da qualche mese infatti si è realizzato un felicissimo matrimonio tra arte “evocativa” ed arte applicata, entrambe rappresentate e mescolate nell'ambiente al punto che può perfino risultare difficile distinguerle, o semplicemente può apparire inutile, viste le emozioni e le sensazioni “olistiche” che questo originale melange riesce a suscitare nello spettatore.
Partendo dalla semplice esperienza di sistemare i quadri sulle superfici variopinte di pareti finemente ornate da una sorta di ipnotico “campionario della creatività”, la talentuosa Carmen Avilia, abituata a considerare gli ambienti sui quali agire nella loro tridimensionalità, ha avuto l'intuizione di creare “scenografie” mirate ad inglobare i grandi lavori su carta del complice Gioacchino Montagna, ottenendo un effetto di assoluta risonanza, e senza invece alcun rischio di ridondanza.
Dunque scenografie come scene dello spirito oltre che dello spazio, esempio di dialogo con l'altro, tra l'opera e la sua “ambientazione”, l'atmosfera che ci evoca, e, che spesso è anche il risultato di altre culture.
Durante le giornate di Arte SetUpPLUS, chi vorrà visitare via Fondazza, nella quale come d'uso saranno presenti anche diverse realtà artistiche, potrà vedere la realizzazione pratica di alcuni di questi “teatri magici”, però non solo per pazzi, anzi capaci forse di evocare contemplazioni, meditazioni e magari anche guarigioni.