Intercettazioni
Un caleidoscopico intersecarsi di punti di vista, una coralità di voci che bisbigliano, ognuno la propria storia, a telecamere spente, questa volta senza nessun tipo di filtro in un elogio inaspettato del relativismo.
Comunicato stampa
Nessun individuo può avere la totale trasparenza.
Norberto Bobbio
Assioma inconfutabile quanto paradossale in un'epoca in cui siamo costantemente esposti in vetrina. Alla capillare diffusione e invadente richiesta di informazioni, che ci pone perennemente sotto assedio corrispondono filtri e barriere, in un misero tentativo di autotutela. Fra Wikileaks e Zuckerberg alla fine della privacy si affianca il moltiplicarsi di richieste di trasparenza radicale, innescando un irreversibile cortocircuito fra pubblico e privato, mentre l'intercettazione, nata come insostituibile strumento giudiziario, si sta evolvendo in strumento cardine dei media per rincorrere quelle, clamorose rivelazioni, che ne infestano le pagine.
Qui siamo di fronte ad intercettazioni ambientali controcorrente, lungi dal sensazionalismo, registrazioni audio anonime in luoghi ordinari, riproposte tali e quali in galleria, in apparenza assolutamente prive di appeal. Un caleidoscopico intersecarsi di punti di vista, una coralità di voci che bisbigliano, ognuno la propria storia, a telecamere spente, questa volta senza nessun tipo di filtro in un elogio inaspettato del relativismo.