Interiors
Nella doppia personale Barbara Arrigo espone 14 acquarelli e 4 oli su tela che ritraggono luoghi suggestivi in cui la presenza umana e’ solo intuibile; Ilaria Rosselli Del Turco presenta 13 oli su tela e su tavola che rappresentano originali nature morte di oggetti.
Comunicato stampa
Barbara Arrigo espone quattordici acquarelli e quattro oli su tela, realizzati tra il 2010 e il 2012, che ritraggono suggestivi interni ed esterni nei quali la presenza umana, a volte soltanto intuibile, è costituita da dettagli di figure , delle quali non si coglie mai il volto.
Afferma Aldo Gerbino nella presentazione al catalogo:
[…] Ecco che il racconto si coagula nei suoi lavori, grazie anche alla mediazione dall’acquarello disciolto, con equilibrio, sulla porosa superficie cartacea, mostrando possibilità espressive nella dinamica del disegno, verso forze euclidee inserite nell'interazione di linee e volumi, nella disposizione assonometrica dei piani. Ma, al di là di tutto questo, esso è l’endoscheletro per gli avvicendamenti in cui corpi, figure si muovono quasi in aritmetica posizione di linee, in una sorta di visione pitagorica ove la geometria, i suoi calcoli sotterranei, aggettano all’esterno, dopo avere assorbito il chimismo del mondo, il loro messaggio simbolico, l’ “anima vitale”. […]
Ilaria Rosselli Del Turco, nata a Genova, ma residente ed operante a Londra, espone tredici oli su tela e su tavola realizzati il 2011 e il 2012 che rappresentano originali nature morte di oggetti: scatole chiuse o aperte, pacchetti fermati da spaghi o da nastri, a volte impilati, a volte posti sull’orlo un prezioso cassettone che allude ad un raffinato ambiente domestico.
Continua Aldo Gerbino nel suo testo:
Alla densità della materia affida il suo linguaggio espressivo Ilaria Rosselli Del Turco (Genova 1967; formazione alla Heatherley’s School of Fine Art di Londra); densità affidata ai pigmenti, all’interferenza tra rossi e cupezza degli azzurri, alla dispersione dei grigi, alla totalità cangiante delle terre, in ogni caso alla modulata armonia che si trae dalla pittura quando essa si impregna, o meglio diventa un tutt’uno con le cose.[…] Sono gli oggetti a parlare, nella loro positura, nel loro offrirsi alla casualità di una lettura impertinente, indagatrice, ad un perché che vuol tradurre tropi, soprattutto addensati nel significato di metafore, dalle condizioni in cui il silenzio, e la tensione metafisica che l’accoglie, si faccia mediatore di rinnovate parole di speranza, di collegamento per un più franco approccio conoscitivo. […]
Catalogo elledizioni 8 collana pulchra in galleria