Into the Future

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
Via Ostiense 106, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì alla domenica 9.00 - 19.00

Vernissage
13/10/2011

ore 17

Biglietti

Biglietto euro 4,50 (entrata al Museo)

Artisti
Giuseppe Veneziano, Desiderio, Jonathan Pannacciò, Elio Varuna, Bafefit, Erica Calardo, Michele Guidarini, Ania Tomicka, Max Papeschi, El Gato Chimeny, Gabriels, Amelia Von Grune
Curatori
Andrea Oppenheimer
Generi
arte contemporanea, collettiva

In mostra una selezione estremamente rappresentativa dei migliori talenti del pop surrealismo italiano.

Comunicato stampa

A cura di Andrea Oppenheimer

>>> I campioni italiani del pop surrealismo approdano ai Musei Capitolini Centrale Montemartini inaugurando la mostra INTO THE FUTURE. Sarà possibile ammirare opere di grandi dimensioni realizzate da alcuni degli artisti più rappresentativi del Movimento in un contesto unico come quello della Montemartini, la ex centrale elettrica dei primi del Novecento adibita a museo della scultura romana. La sala espositiva, all'ultimo piano dell'imponente edificio, offre una suggestiva vista sulla città, abbracciando idealmente l'antico con il moderno e infine con l'iper contemporaneo.

Alcune raccomandazioni: l'inaugurazione della mostra avviene in orari diversi da quelli consueti. Essendo una sede istituzionale non è possibile prorogare l'apertura oltre le 19. Di conseguenza l'opening è previsto il 13 ottobre alle ore 17... raccomandiamo la massima puntualità...!

L'ingresso al Museo e di conseguenza alla mostra Into The Future è di euro 4,50 per i residenti in Roma e di 5,50 per tutti gli altri.

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baf hir

Nato con l'etichetta non sempre apprezzata di Low Brow (proprio per prendere le distanze dall'arte fatta «da e per» l'élite), il Pop Surrealism ci rende spettatori di una piccola ma significativa rivoluzione. Sono gli artisti per primi ed il pubblico subito dopo a capire e saper leggere il tempo che viviamo, dimostrando grande preparazione ed infinito interesse nei confronti di quel che si presenta come nuovo ma immediatamente recepibile grazie a codici e sottocodici comunicativi con cui siamo costretti a convivere.

Il Pop Surrealism si pone in tutto il mondo come la corrente culturale più attuale, scardinando finalmente il concetto di arte "contemporanea", dichiarandola semplicemente «contemporanea agli anni '70, quindi ormai passata».

L'immaginario collettivo che presentiamo è quindi ricco di icone della nostra infanzia e adolescenza, quando non sapevamo di essere già dei target commerciali studiati dalle multinazionali. Vi offriremo uno scenario ricco di apparenti contraddizioni, di specificità hollywoodiane e di gigli fiorentini. Il ritorno al piacere della tecnica più raffinata utilizzata per rappresentare il quotidiano, vedrà il banale che si tinge di surreale in un panorama reale ed impossibile al tempo stesso.

Degli artisti in mostra alcuni già da tempo abitano all'estero, altri non lasceranno mai l'Italia, altri ancora si sono appena affacciati ad un mondo dell'arte in continuo cambiamento, e si godono il momento, quasi inconsapevoli di vivere un fenomeno del tutto inedito, dove il pubblico ne sa più del gallerista e dove l'artista è fiero di essere un artigiano padrone delle proprie capacità.

Il Pop Surrealism è l'unico movimento che racchiude le peculiarità dell'immediato, che attraversa il significato squarciando il significante, in un perfetto seppur apparentemente impossibile connubio tra la realtà e il sogno, dove l'uno influenza l'altro nella realtà "vera" e non solo nella rappresentazione di essa.

In un'epoca diversa sarebbe stato facile mettere a tacere questo movimento da parte dei polverosi accademici difensori della propria poltrona, relegandolo a una sottocultura, ma il nostro presente, supportato da tecnologie che rendono possibile la condivisione in tempo reale di immagini e pensieri in qualunque parte del mondo, ha reso possibile il manifestarsi di una presa di coscienza unica: non può essere relegata a sottocultura ciò che è, di fatto, accessibile a tutti come contenuti e riferimenti concettuali di critica e sarcasmo nei confronti della società di massa.

Con queste premesse ci proponiamo di analizzare il movimento Pop Surrealista italiano, definendone i poliedrici confini e indagandone le similitudini con i suoi rappresentanti californiani, ma anche le dovute differenze, andando a scoprire come le ultime generazioni si sono cibate di cultura visuale americana e giapponese moderna, traendone ispirazione ma modellandole con lo spirito del tempo.

Mondo Bizzarro Gallery, piattaforma per le arti ipercontemporanee del XXI secolo, ha iniziato la sua attività nel 1995, a Bologna, per poi trasferirsi a Roma nel 2004. La galleria ha presentato prima in Europa il lavoro di importanti artisti del pop surrealismo quali Mark Ryden, Camille Rose Garcia, Marion Peck e Ray Caesar.
Mondo Bizzarro Gallery si occupa prevalentemente di pop surrealismo, fotografia erotica e street art.
La galleria è diretta da Dario Morgante e Cristiano Armati.