Intrecci nel ‘900 – Donne di Quadri
Debutta Intrecci nel ‘900. Donne di Quadri, una nuova tappa nel racconto del secolo scorso attraverso la contaminazione di linguaggi artistici diversi.
Comunicato stampa
Si arricchisce l’esposizione permanente di M9 – Museo del ’900. Da martedì 9 aprile debutta Intrecci nel ‘900. Donne di Quadri, una nuova tappa nel racconto del secolo scorso attraverso la contaminazione di linguaggi artistici diversi.
Si tratta di un progetto voluto da Fondazione M9 e Fondazione di Venezia in collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario e Confindustria Veneto Est per osservare la storia anche attraverso lo sguardo di figure femminili, ritratte da grandi pittori del Novecento, inserite nelle sezioni tematiche del Museo che raccontano come sia cambiata la vita degli italiani nel corso dei decenni passati.
La Fondazione di Venezia ha messo a disposizione la propria collezione di dipinti. Ogni mese, fino a novembre, verrà esposta un’opera diversa. Si parte con Bambina di Felice Casorati per passare poi a La dosa di Alessandro Milesi, La Baruffa di Astolfo de Maria, Bagnante di Alessandro Pomi, Testa ipnotica di Alberto Martina, Tre Ragazze di Marco Novati, Foglie cadenti di Cesare Laurenti, Nonna di Umberto Boccioni.
L’obiettivo è quello di mettere in comunicazione l’opera d’arte con uno dei temi approfonditi all’interno del percorso permanente di M9 - Museo del ’900, proponendo al pubblico diversi livelli di lettura che, partendo dalla semplice contemplazione dell’opera, conducono a riflettere su importanti tematiche sociali strettamente legate alla figura femminile tra il Novecento e i giorni nostri. Oltre alla semplice esposizione corredata da un apparato interpretativo e arricchita ogni volta da un invito a visitare un exhibit del percorso permanente del museo, l’iniziativa sarà inaugurata dalla presentazione di opera, periodo storico di riferimento ed autore, a cura di Serena Bertolucci, Direttore di M9 – Museo del ’900.
“Donne di Quadri – sottolinea Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia – costituisce una nuova ed affascinante occasione di progettualità condivisa fra la Fondazione di Venezia e il Museo M9. Si tratta infatti di un’iniziativa che porta all’interno dell’esposizione permanente alcune delle più rappresentative espressioni della collezione di dipinti della Fondazione, caratterizzata da importanti opere di quello stesso Novecento che M9 racconta. Attraverso la collezione si riesce così, in questo progetto che ha le donne e la femminilità come tratto distintivo, ad ampliare la rappresentazione dei linguaggi del ‘900, aggiungendo l’arte pittorica alla tessitura della narrazione proposta nelle diverse sezioni del Museo.”
“La mostra permanente di M9 ha il grande dono di rendere vivo e palpabile, usando molti linguaggi diversi, un secolo con le sue bellezze e i suoi abissi. – dichiara Serena Bertolucci, Direttore di M9 - Museo del ’900 – Poter aggiungere anche il linguaggio dell'arte, con una serie di dipinti straordinari, è un privilegio che renderà la narrazione ancora più interessante e aiuterà la riscoperta del grande patrimonio di memorie che è M9. Il digitale e l'analogico messi in dialogo, saranno l'uno il sostegno dell'altro, per moltiplicare riflessione, scoperta e interesse.
Il tema prescelto per questa prima edizione è la donna, per sottolineare come questa presenza sia tanto vitale quanto, purtroppo, per lungo tempo trascurata nelle grandi e piccole vicende della Storia di tutti”.
“Siamo orgogliose e felici di collaborare ad un progetto così ricco di bellezza e significati, e che ben si sposa con il nostro obiettivo di sostenere le donne, valorizzandone merito e talento, e sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema della pari opportunità. Ad aprire questo percorso di arte e ispirazione è la "Bambina" di Felice Casorati: opera che rappresenta con grande efficacia lo slancio ideale della Fondazione Marisa Bellisario, e della manager Marisa Bellisario, prima donna alla guida di un’azienda pubblica italiana, che ha compiuto scelte coraggiose e lungimiranti e avviato importanti progetti innovativi, pur mantenendo sempre uno sguardo curioso, come una bambina, sulla società e i suoi cambiamenti. Perché è proprio dalla curiosità che nasce l'innovazione.” – afferma Carlotta Vazzoler, Delegata Fondazione Marisa Bellisario Venezia.
L’esposizione è sostenuta Studio Associato Campagnolo & Pizzini Dottori Commercialisti, Magnabosco Industrie e Gruppo Novello, e con la partnership della Camera di Commercio Venezia e Rovigo