Intro. Non la solita storia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIANCONI
Via Lecco 20, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
16/05/2012

ore 18.30

Contatti
Email: mb.press@galleriabianconi.com
Sito web: http://www.museozauli.it
Artisti
Antonio Scurati, Massimiliano Panarari
Curatori
Christian Caliandro
Generi
incontro - conferenza

Da un’idea di Christian Caliandro nasce il ciclo di incontri “Storia come natura. Gli anni Settanta e Carlo Zauli”, realizzato in collaborazione tra il Museo Carlo Zauli di Faenza e la Galleria Bianconi di Milano: una serie di incontri interdisciplinari dedicati al rapporto tra gli anni Settanta e Carlo Zauli, alla capacità dell’artista di interpretare e confrontarsi, in maniera originale e profonda, con quel periodo.

Comunicato stampa

STORIA COME NATURA. GLI ANNI SETTANTA E CARLO ZAULI.
Un ciclo di incontri a cura di Christian Caliandro
Galleria Bianconi, Milano – Museo Carlo Zauli, Faenza
maggio – settembre 2012

primo appuntamento:
16 maggio 2012, ore 18.30 – Galleria Bianconi, Milano
Intro. Non la solita storia.
Con Antonio Scurati e Massimiliano Panarari.
Modera Christian Caliandro

Carlo Zauli, Vasi sconvolti

Da un’idea di Christian Caliandro nasce il ciclo di incontri “Storia come natura. Gli anni Settanta e Carlo Zauli”, realizzato in collaborazione tra il Museo Carlo Zauli di Faenza e la Galleria Bianconi di Milano: una serie di incontri interdisciplinari dedicati al rapporto tra gli anni Settanta e Carlo Zauli, alla capacità dell’artista di interpretare e confrontarsi, in maniera originale e profonda, con quel periodo.
Il progetto, che si svolgerà da maggio a settembre, tra Faenza e Milano, costituisce la prima e la più ampia, dal punto di vista storico-culturale, di una serie di iniziative che accompagneranno il decennale della scomparsa dell’artista.

Carlo Zauli (1926-2002), considerato uno dei più grandi protagonisti della scultura italiana del Novecento, è oggetto negli ultimi anni di una profonda rilettura critica che ha portato a pubblicazioni e progetti espositivi in Italia, negli Stati Uniti ed in Giappone. Contestualizzando la ricerca di Zauli nel suo periodo storico e in un confronto con le altre importanti figure del suo tempo, come Fontana, Valentini, Pomodoro e Spagnulo, emergono nuove letture e scoperte della sua opera, che ci parlano di questioni nate nel clima culturale dei suoi anni e ancora vive nello scenario contemporaneo. Gli anni Settanta sono un momento particolare in cui la storia di Zauli si intreccia in maniera indissolubile con quella del nostro Paese. L’Italia attraversa una mutazione traumatica e complessa, nel 1976 Zauli produce la serie dei “Vasi Sconvolti”: opere che testimoniano l’atto di volontà individuale di un artista che sceglie di esprimere tutta la portata del capovolgimento di un’intera società.
Partendo da uno studio monografico su questa produzione, il progetto “Storia come Natura. Gli anni Settanta e Carlo Zauli” interseca i differenti territori culturali di quel momento. Storia, letteratura, arte, cinema, musica e società formano il percorso attraverso cui si alterneranno le voci di importanti studiosi, artisti, scrittori, giornalisti, protagonosti di quegli anni e della riflessione contemporanea su di essi, per raccontarli e capire perchè oggi è importante discuterne.
Si parte con lo scrittore Antonio Scurati e il giornalista Massimiliano Panarari, che apriranno il ciclo di incontri, moderati da Christian Caliandro – il 16 maggio alle 18.30, alla Galleria Bianconi (Via Lecco 20, Milano) - per parlare della percezione degli anni Settanta italiani e ricostruire il filo che li lega al nostro presente.
Tra i protagonisti degli appuntamenti successivi, interverranno Marcello Fois, Alberto Masala, Eva Frappicini, Alberto Mugnaini, Matteo Zauli, Patrizio Gioffredi, Franco Cassano.
Spiega Christian Caliandro: gli anni Settanta sono il decennio della recente storia italiana che più è stato oggetto di rimozione storica: il corrispettivo infatti dei recuperi nostalgici, delle mode vintage e delle ossessioni retro, nella moda come nei linguaggi artistici, è l’oscuramento dei nessi causali con il presente e della reale comprensione di un periodo, frettolosamente compresso nella definizione liquidatoria di “anni di piombo”. Gli anni Settanta italiani sono così diventati, nel corso degli ultimi trent’anni, una sorta di buco nero in grado di risucchiare gran parte delle produzioni creative di quell’epoca, a anche un’idea di identità collettiva.

Si allega il comunicato stampa

16 maggio, ore 18.30 – Galleria Bianconi, Milano
Intro. Non la solita storia.
Con Antonio Scurati, Massimiliano Panarari. Modera Christian Caliandro
Si parte con la percezione degli anni Settanta italiani, da parte di due protagonisti che in quel periodo erano bambini, e che ne valutano lucidamente conseguenze e impatti (soprattutto nella transizione, per molti versi fondamentale, dalla seconda metà del decennio all’inizio degli anni Ottanta). Scurati e Panarari ci aiuteranno a ricostruire il filo che lega gli anni Settanta all’oggi.

Antonio Scurati è ricercatore allo IULM di Milano. Ha esordito con "Il rumore sordo della battaglia" (2003; 2006), a cui sono seguiti "Il sopravvissuto" (2005, Premio Campiello), "Una storia romantica" (2007, Premio SuperMondello) e "Il bambino che sognava la fine del mondo" (secondo classificato Premio Strega 2009). Editorialista de “La Stampa”, ha anche scritto i saggi "Guerra" (2003, finalista Premio Viareggio), "Televisioni di guerra" (2003), " La letteratura dell’inesperienza" (2006), "Gli anni che non stiamo vivendo" (2010).

Massimiliano Panarari, saggista e consulente di comunicazione pubblica e politica, insegna Analisi del linguaggio politico presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Collabora con il quotidiano “La Stampa” e le riviste "il Mulino" e "Reset". È autore de "L’egemonia sottoculturale. L’Italia da Gramsci al gossip" (Einaudi 2010).

prossimo appuntamento:
5 giugno, Bagnacavallo
Letteratura. Ricostruzioni narrative.
Con Marcello Fois, Alberto Masala. Modera Christian Caliandro