Invernomuto – Calendoola

Informazioni Evento

Luogo
GLUCK50
Via Cristoforo Gluck, 50 20125 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il

Orario proiezioni: 18.00 – 18:45 – 19:30 – 20.15

Vernissage
06/12/2016

ore 18

Artisti
Invernomuto
Generi
serata - evento

Esito della residenza di Invernomuto a Gluck50, Utu, è l’episodio pilota di Calendoola, ciclo di lavori che si avvale della struttura e dei processi produttivi delle serie televisive, per arrivare alla costruzione di un mondo che sfrutti la finzione per narrare la realtà. Il film è stato interamente progettato e girato all’interno degli spazi di Gluck50.

Comunicato stampa

Invernomuto, Calendoola: UTU, video still, 2016, courtesy of the artists and Gluck50

INVERNOMUTO
CALENDOOLA: UTU
Martedì 6 dicembre 2016
Orario proiezioni: 18.00 – 18:45 – 19:30 – 20.15
GLUCK50, Milano
Esito della residenza di Invernomuto a Gluck50, Utu, è l’episodio pilota di Calendoola, ciclo di lavori che si avvale della struttura e dei processi produttivi delle serie televisive, per arrivare alla costruzione di un mondo che sfrutti la finzione per narrare la realtà. Il film è stato interamente progettato e girato all’interno degli spazi di Gluck50.
A fornirne l’impalcatura narrativa, il libero adattamento a sceneggiatura della trilogia di reportage Ngati Dread del giornalista Angus Gillies, dove si narrano gli eventi accaduti nella cittadina di Ruatoria in Nuova Zelanda fra il 1985 e il 1990. In sintesi: i conflitti tra gli abitanti del piccolo paese e un gruppo di rasta Maori.
Il testo ha incontrato l’interesse degli artisti in quanto contenitore di dinamiche archetipiche di conflitto fra insediati e supposti proprietari di una piccola porzione di terra. Se da un lato è proprio l’astraibilità del concetto di “terra” – e delle relazioni che fa emergere nelle comunità che ospita – a rendere possibile la trasposizione del soggetto di Calendoola, dall’altro non ne sono negate le specificità estetiche, linguistiche e politiche.
È l’esasperazione della messa in scena (anche attraverso il massiccio utilizzo di effetti di post-produzione) ad aggiungere livelli di complessità all’interpretazione dei fatti realmente accaduti: ne risulta un ibrido fra le due, o una successione intermittente in cui l’una prende il posto dell’altra, senza posa.
Prima incursione di Invernomuto nella fiction, Calendoola: Utu – oltre ad un primo episodio della durata di 20’ – esce dal frame generando materiale di scena, costumi, sculture e installazioni. Allo stesso modo, interpretazione attoriale (Utu è recitato in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo) e performance sono state parassitate e convivono senza soluzione di continuità all’interno del film.
Invernomuto Simone Bertuzzi (1983) e Simone Trabucchi (1982) collaborano con lo pseudonimo di Invernomuto dal 2003. L’immagine in movimento e il suono sono i mezzi di ricerca privilegiati del duo; scultura, editoria e pratiche dal vivo sono altre delle sue varianti. Tra le mostre personali: Africa Addio, pinksummer, Genova (2015), MALÙ, Istituto Italiano di Cultura, Toronto (2015), Artspeak, Vancouver (2015), Wondo Genet, AuditoriumArte, Roma (2015), Anabasis Articulata, Triennale di Milano, Milano (2014), Marsèlleria, Milano (2014), Negus – Far Eye, Museion, Bolzano (2014), I-Ration, ar/ge kunst, Bolzano (2014), The Celestial Path, GAMeC, Bergamo (2013) e Simone, Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara (2011). Tra le partecipazioni in mostre collettive e festival: FAR°, Nyon (2016), Cinema Dynamo / Centre d’Art Contemporain, Ginevra (2016), Live Arts Week V, Bologna (2016), Nero su Bianco, American Academy in Rome, Roma (2015), La Scrittura degli Echi, MAXXI, Roma (2015), Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2014), Black Star Film Festival, Philadelphia (2014), Così Accade, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2014), Terre Vulnerabili, Hangar Bicocca, Milano (2011) e Netmage 09, Bologna (2009). Nel 2013 sono stati finalisti del Premio Furla (Bologna) e hanno vinto il premio MERU ART*SCIENCE (GAMeC, Bergamo); nel 2016 sono finalisti del Premio Museion (Bolzano). Nel 2014 partecipano a Berlinale Talents (Berlino) e ottengono il fondo MiBAC per la finalizzazione di Negus, il loro primo lungometraggio, che esce a Marzo 2016. Attualmente Invernomuto è in residenza a Gluck50 (Milano) con il progetto Calendoola. Bertuzzi e Trabucchi portano avanti pratiche individuali nell’ambito della musica, rispettivamente con i progetti Palm Wine e STILL. Invernomuto vive e lavora tra Vernasca (PC) e Milano.

INVERNOMUTO
CALENDOOLA: UTU
Martedì 6 dicembre 2016
Orario proiezioni: 18.00 – 18:45 – 19:30 – 20.15
Gluck50
Via Gluck 50
I-20125 Milano
T. +39 02 45484623
[email protected]
www.gluck50.com

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INVERNOMUTO
CALENDOOLA: UTU
Tuesday 6th December 2016
Screening at 6 pm – 6.45 pm – 7.30 pm – 8.15 pm
GLUCK 50, Milan

The result of Invernomuto’s residency at Gluck50, Utu, is the pilot episode of Calendoola, a cycle of works that avails itself of the structure and production processes of a television series to create a world that uses fiction to narrate reality. The episode was developed and filmed entirely within the spaces of Gluck50.
The narrative framework comes from a loosely adapted screenplay of the trilogy of news stories Ngati Dread by journalist Angus Gillies, which recounts the events that took place in the town of Ruatoria in New Zealand between 1985 and 1990. In short: the conflicts between the inhabitants of the village and a group of Maori rastafarians.
The text sparked the interest of the artists insofar as it is a container of the archetypal dynamics of conflict between the displaced and the presumed owners of a small tract of land. While it is the ‘abstractability’ of the concept of ‘land’ – and of the relationships that it generates in the communities it hosts – that makes the transposition of the subject of Calendoola possible on the one hand, there is no shortage of esthetic, linguistic and political details on the other.
It is the exaggeration of the staging (thanks in part to the massive use of post-production effects) that adds layers of complexity to the interpretation of real events: the result is a hybrid between the two, or an intermittent sequence in which one takes the place of the other without interruption.
Invernomuto’s first foray into fiction, Calendoola: Utu – apart from being a first 20-minute episode – breaks free of the frame to generate props, costumes, sculptures and installations. Similarly, acting (Utu is shot in three languages: Italian, English and Spanish) and performance have been parasitized and coexist seamlessly within the film.
Invernomuto Simone Bertuzzi (b. 1983) and Simone Trabucchi (b. 1982) have been collaborating as Invernomuto since 2003. Although they primarily work in moving image and sound, Invernomuto also integrate sculpture, publishing, and performance in their practice. Recent solo exhibitions include Africa Addio, pinksummer (2015), MALÙ, Istituto Italiano di Cultura, Toronto (2015), Artspeak, Vancouver (2015), Wondo Genet, AuditoriumArte, Rome (2015), Anabasis Articulata, Triennale di Milano, Milan (2014), Marsèlleria, Milan (2014), Negus – Far Eye, Museion, Bozen (2014), I-Ration, ar/ge kunst, Bozen (2014), The Celestial Path, GAMeC, Bergamo (2013) and Simone, Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara (2011). Group shows and festivals (selection): FAR°, Nyon (2016), Cinema Dynamo / Centre d’Art Contemporain, Ginevra (2016), Live Arts Week V, Bologna (2016), Nero su Bianco, American Academy in Rome, Rome (2015), La Scrittura degli Echi, MAXXI, Rome (2015), Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milan (2014), Black Star Film Festival, Philadelphia (2014), Così Accade, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin (2014), Terre Vulnerabili, Hangar Bicocca, Milan (2011) and Netmage 09, Bologna (2009). In 2013 Invernomuto was a finalist in the 9th Edition of the Furla Art Award and won the first edition of the MERU ART*SCIENCE Award. In 2014 they obtain a funding from MiBAC to conclude Negus, their first full-length film, released in March 2016; the film has also been selected for Berlinale Talents (Berlin), in 2014. At the moment Invernomuto is doing a residency at Gluck50 (Milan) developing the project Calendoola. Bertuzzi and Trabucchi also pursue individual practices in the field of music, performing under the names Palm Wine and STILL respectively. They live and work in Milan and Vernasca.