Invito a Palazzo. Mecenatismi – Giulio Bensasson

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DUCALE
Via S. Cosma, 67069 , Tagliacozzo , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal 26 luglio fino al 11 settembre 2022, la mostra sarà visitabile tutti i giorni della settimana, dal lunedì alla domenica, negli orari 10:30 – 13:00 e 16:30 – 20:00. Dal 12 settembre fino al 31 ottobre 2022, la mostra sarà visitabile il venerdì, il sabato e la domenica negli stessi orari.

Vernissage
25/07/2022
Artisti
Giulio Bensasson
Curatori
Ludovico Pratesi, Marco Bassan
Generi
arte contemporanea, personale

Invito a
Palazzo. Mecenatismi, evento ideato da Spazio Taverna, curato da Ludovico Pratesi e Marco Bassan e promosso dal Comune della Città di Tagliacozzo.

Comunicato stampa

A rotazione Giulio Bensasson, Antonio della Guardia, Alice Paltrinieri ed Eugenio Tibaldi sono invitati ad intervenire all’interno della Cappella Palatina, alla quale si giunge passando accanto all’installazione site specific di Alfredo Pirri e prima ancora all’esposizione che raccoglie i lavori degli artisti citati. Invito a Palazzo. Mecenatismi è protagonista dell’edizione corrente di Contemporanea, appuntamento estivo di Tagliacozzo la cui direzione artistica è stata affidata dall’ente municipale ad Emanuele Moretti con l’obiettivo di rianimare il Palazzo Orsini-Colonna, riaprirlo e restituirlo al pubblico attraverso l’arte,
appunto, contemporanea. Questo ciclo di inaugurazioni in aggiunta alla mostra già presente condizionerà il ritmo della rassegna, andando ad evidenziare i più livelli spazio temporali che la caratterizzano e la natura immanente dei nuovi progetti rigorosamente site specific.

Ad aprire le danze Giulio Bensasson con Rallégrati. Nel varcare la soglia della Cappella Palatina si è avvolti dal primo dettaglio immateriale che compone l’opera di Bensasson: una fragranza sintetica dalle note floreali, che stordisce e suggerisce di proseguire con attenzione. Qui, circondato da vividi affreschi d’epoca medievale di incerta autorialità, giace fiero un freezer attivo e vibrante di piccole dimensioni, che irradia con forza lo spazio sottolineando l’assonanza di questo intervento con la dimensione del sacro che lo circonda. La superficie vitrea del congelatore a “pozzetto” asseconda il rituale profondamente voyeuristico del primo appuntamento tra opera e fruitore, rivelando al suo interno una massa ordinata di gigli dalla delicatezza disarmante.
Sulle pareti che circondano l’opera sono affrescate le Storie della Vergine, Rallégrati è infatti l’incipit di una delle scene più abusate nella storia dell’arte: l’Annunciazione. Da qui la singolare rilettura di Bensasson del passo evangelico e la conferma che questo tipo di narrazione può continuare a provocare suggestioni e produrre valore. Tutte le cose nascono secondo gara e contesa1, anche qui ogni cosa viene resa ben visibile dall’accostamento di forze ed elementi uguali o contrari, così lo spazio è incubatore di un
ulteriore spazio di incubazione, l’organico convive con l’inorganico, i fiori vivi si ritrovano negli stessi rappresentati in affresco, il calore associato alla cristianità e alla vita si scontra con il principio di ibernazione mostrato, la realtà si scontra con l’illusione.
L’artista mantiene vivo il fuoco del simbolo elidendo ogni romanticismo dal racconto da cui proviene, “richiamando però un’estetica del falso, del non naturale” – commenta l’artista – “che sottolinea la crescente distanza che separa la nostra cultura dalle sue radici cristiane.”

Giulio Bensasson (Roma, 1990) vive e lavora a Roma, dove ha a conseguito il diploma in Pittura e il diploma specialistico in Scultura e nuove tecnologie applicate allo spazio presso l’Accademia di Belle Arti. La sua pratica artistica si sviluppa principalmente attraverso il 1 (Eraclito, Frammenti) linguaggio scultoreo e l’installazione. Tra i soggetti al centro del lavoro, il tempo è elemento primario presente in molte sue opere, materiale espressivo attraverso il quale indaga il trasformarsi della materia e i processi aleatori che vi si manifestano. Tra le mostre personali: LOSING CONTROL, a cura di Francesca Ceccherini, Fondazione Pastificio Cerere, Roma 2021; Unique, a cura di Saverio Verini, SpazioSERRA, Milano 2021; In corpore mortali, a cura di Ovidio Leuce, Friche space, Cluj Napoca 2021. Tra le mostre collettive: Life lines, a cura di Roger M. Buergel e Francesca Ceccherini, Johann Jacobs Museum, Zurigo 2021; Now and forward pt.II, emerging artists in Rome, an expanding field, a cura di Shara Wasser- man e Tiziana Musi, Temple Gallery, Roma 2019; Mirabilum archiva, a cura di Giorgia Gastaldon, Castello di San Vito al Tagliamento 2017- 2018. Nel 2020 il Talent Prize gli ha riconosciuto una menzione speciale e nel 2022 vince il primo
Premio CONAI.