Invito al viaggio. Scrittori viaggiatori in conversazione nel salotto di Palazzo Vendramin Grimani
Dopo il successo della prima edizione, Palazzo Vendramin Grimani ospita una nuova serie di conversazioni tra scrittori viaggiatori provenienti da tutto il mondo.
Comunicato stampa
In occasione degli ultimi giorni di apertura al pubblico della mostra Per non perdere il filo. Karine N'guyen Van Tham – Parul Thacker, Evento Collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, da venerdì 22 a domenica 24 novembre la Fondazione dell'Albero d'Oro ospiterà la seconda edizione di Invito al viaggio. Scrittori viaggiatori in conversazione nel salotto di Palazzo Vendramin Grimani. Dopo il successo dell'edizione 2023, questa serie di conversazioni seguite da un momento conviviale vuole mettere in luce non solo il viaggio o i viaggi che rappresentano l’oggetto di una narrazione, ma anche svelare l’innesco che spinge gli autori a seguire itinerari particolari, siano essi reali, immaginari o storici.
Dal 22 al 24 novembre 2024, Elena Dak, Kattel Faria, Erika Fatland, Loïc Finaz, Olivier Frébourg, Guido Fuga, Emilienne Malfatto, Karina Sainz Borgo, Sylvain Tesson, Ingrid Thobois, Catherine Von Offelen, Lele Vianello, Guillaume Villeneuve, Olivier Weber e Matthias Zschokke saranno a Palazzo Vendramin Grimani.
Gli incontri letterari, che si terranno in italiano, francese, inglese e spagnolo (con traduzione simultanea in italiano), saranno incentrati sui temi del viaggio e della scoperta dell'altro, con autori che condivideranno le loro esperienze di esplorazione di culture lontane.
Invito al viaggio si terrà in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e l'Alliance Française de Venise, con il sostegno della Fondazione Etrillard. Medipartner è Sept.info.
L'accesso alle conversazioni e agli aperitivi con gli autori di Invito al viaggio è riservato agli aderenti del programma membership Amici d’Oro: la card “Foglie d’Oro” è attivabile online e viene inviata via e-mail pochi minuti dopo l’iscrizione. Con un prezzo compreso tra 20 e 45 euro, l’iscrizione dà accesso gratuito e illimitato a tutte le mostre di Palazzo Vendramin Grimani per un periodo di 12 mesi.
Per maggiori informazioni su come attivare la membership card si può consultare il sito www.fondazionealberodoro.org/it/membership-card-2024/. Sarà possibile confermare la propria partecipazione agli incontri a partire dal mese di ottobre.
Gli incontri
Venerdì 22 novembre, alle 11, il programma inizierà con La traduzione. Sulle tracce di Patrick Leigh Fermor: Guillaume Villeneuve e Béatrice de Reyniès metteranno in risalto l'opera del grande viaggiatore britannico, sottolineando il ruolo cruciale della traduzione in quanto foriera di storie e di culture al di là dei confini.
Alle 15, gli incontri proseguiranno con Donne impegnate nella difesa dei popoli sfollati, che vedrà Emilienne Malfatto e Karina Sainz Borgo in conversazione con Adrián J. Sáez, Le autrici si confronteranno su storie di vita e di morte, oscillando tra finzione e realtà, in Colombia e Venezuela.
L’incontro Quali sono i rischi di un viaggio nei Paesi in guerra?, alle 18, chiuderà la giornata. Katell Faria e Loïc Finaz dialogheranno con Marie-Christine Jamet sui pericoli e le sfide affrontati dai testimoni di guerra, nonché sulle loro modalità di adattamento e narrazione dei conflitti.
Sabato 23 novembre, alle 11, con Bisogno di solitudine per trovare la bellezza del mondo, Olivier Frébourg, Sylvain Tesson e Ingrid Thobois apriranno la giornata in conversazione con Patrick Vallélian. Gli scrittori invitati condivideranno i loro pensieri su come il ritiro dal mondo possa rappresentare una fonte di profonda ispirazione e di ricerca della bellezza.
Alle 15, seguirà l’incontro Esplorazione antropologica, un viaggio verso l’alterità. Elena Dak ed Erika Fatland converseranno con Julien Zanetta. Per Nicolas Bouvier, è l'esperienza del viaggio che ci costringe a mettere in discussione la nostra visione degli altri. Che la si cerchi o la si rifugga, l'alterità fa parte dell'avventura del viaggio. Oltre a riflettere la nostra immagine,che importanza dare all'incontro dell'altro?
Scrittura di viaggio come frammento autobiografico, alle 18, sarà l'ultimo appuntamento della giornata. Olivier Weber e Matthias Zschokke dialogheranno con Patrick Vallélian su questa forma letteraria primigenia che, dall'epoca di Erodoto a quella di Ella Maillart o Joseph Kessel, continua a essere mezzo di narrazione del mondo attraverso il filtro degli incontri e dei luoghi esperiti.
Domenica 24 novembre, alle 11, i veneziani Guido Fuga e Lele Vianello daranno il via alla giornata con Destinazione Venezia, una conversazione moderata da Luisa Ballin. Offriranno una prospettiva unica sulla città, al contempo sognata, immaginata, sfruttata e meta di viaggio per eccellenza.
Alle 16, Navigare nell’incertezza darà la parola a Catherine Van Offelen in conversazione con Béatrice de Reyniès, proponendo una riflessione filosofica sul concetto greco di phronèsis in contrapposizione al precauzionismo moderno.
La seconda edizione di Invito al viaggio si concluderà alle 17 con La ricerca dell'ignoto. Sylvain Tesson e Olivier Weber, in conversazione con Patrick Vallélian, parleranno della sete di scoperta che, da Marco Polo fino ai nostri giorni, spinge gli scrittori a esplorare spazi sconosciuti, chiedendosi cosa ci sia ancora da scoprire oggi.
Biografie degli autori
Elena Dak
Elena Dak (Venezia, 1970) è antropologa, guida sahariana e scrittrice. Elena (nata Dacome) ha lavorato per molti anni come guida-antropologa in Africa e in Asia. Si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Venezia e in Antropologia a Milano. Due dei suoi libri sono stati scelti per un corso di letteratura all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Da diversi anni partecipa a campagne di ricerca tra le popolazioni pastorali nomadi. Ha pubblicato La carovana del sale (Corbaccio, 2007), Io cammino con i nomadi, (Corbaccio, 2016) Sana’a e la notte (Poiesis editore 2019), Ancora in Cammino (Crowdbooks, 2020) e Brina e il Buio (ML, 2023).
Kattel Faria
Katell Faria (Poissy, 1989) è una giovane scrittrice con la passione per l’avventura e la letteratura.
Con una formazione nel settore del commercio e della comunicazione, ha infine abbracciato la sua vera vocazione in giovane età e ora dedica la sua vita alla scrittura e all’avventura, spinta dal desiderio di collegare la sua esistenza all’esperienza del mondo. Innamorata di orizzonti lontani e appassionata di questioni di difesa, è impegnata con i curdi in Siria dall’estate 2018 e membro di Écrivains de Marine dal giugno 2023.
Katell Faria è autrice di Les aventurières du ciel (Points Aventure, 2021) e Aux vents des mers australes (Stock, 2024).
Erika Fatland
Erika Fatland (Haugesund, 1983) ha esordito a livello internazionale con Sovietistan (2014), per il quale ha ricevuto il premio dei librai norvegesi. Ha conseguito un master in antropologia sociale presso l’Università di Oslo e l’Università di Copenhagen. Tra i suoi libri precedenti ricordiamo The Village of Angels. Stories from Beslan (2011) e The Year Without Summer (2012). I suoi libri più recenti, The Border. A Journey around Russia (2017) e A Journey across the Himalaya (2019) sono stati entrambi candidati al Premio Terzani e all’Edward Stanford Travel Book of the Year. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Ryszard Kapuściński per il reportage.
Loïc Finaz
Loïc Finaz (Jallieu dans l’Isère, 1961) è un romanziere e poeta, ma soprattutto uno specialista delle Operazioni e della “lotta sotto il mare”. Come ammiraglio, ha prestato servizio su numerose navi da guerra durante la sua permanenza a bordo. È stato anche direttore del Service de Recrutement de la Marine, del Centre d’Études Stratégiques de la Marine e del Commandement de la Marine di Parigi, del Musée Nationale de la Marine e dell’École de Guerre. Ha fondato la Fondation de la mer, co-dirige il Centre Géopolitique, Défense & Leadership della ESSEC Business School e presiede la società di consulenza Esprit d’Équipage et d’Entreprise (3E).
Olivier Frébourg
Olivier Frébourg (Dieppe, 1965) è scrittore, redattore e giornalista. Per molti anni ha lavorato come giornalista di viaggio. Inizialmente editore presso La Table Ronde, ha poi creato Éditions des Équateurs, che nel 2024 festeggerà il suo 20° anniversario. Tra i suoi libri ricordiamo Roger Nimier, trafiquant d’insolence (Prix des Deux Magots, 1990), Un homme à la mer, Souviens-toi de Lisbonne, Gaston et Gustave (Prix Décembre, 2011) e, più recentemente, Un si beau siècle. È membro degli Écrivains de Marine dal 2004.
Guido Fuga
Guido Fuga (Venezia, 1947) è illustratore e viaggiatore. Nel 1968 studia architettura e incontra Hugo Pratt, con il quale collaborerà in seguito. Tra il 1970 e il 1973 compie due viaggi in India con la mitica Volkswagen. Nel 1997, con Lele Vianello, ha realizzato Corto Sconto. Itinerari fantastici e nascosti di Venezia per Lizard e in francese per Castermann, seguito da Navigar in laguna fra isole, fiabe e ricordi per Mare di Carta e Marco Polo, testimonianze di un viaggio straordinario per Linea d’Acqua. Nel 2023, Guido Fuga ha realizzato gli acquerelli che illustrano il viaggio del giovane veneziano per la mostra Nicolò Manucci, il Marco Polo dell’India a Palazzo Vendramin Grimani.
Émilienne Malfatto
Émilienne Malfatto (Le-Puy-en-Velay, 1989) è fotografa, scrittrice e giornalista – un tempo reporter di guerra. Il suo lavoro fotografico è stato esposto in Francia e all’estero e pubblicato da testate come «The New York Times» e «The Washington Post». Ha vinto il Premio Goncourt per i primi romanzi con Que sur toi se lamente le Tigre e il Premio Albert-Londres con Les serpents viendront pour toi : une histoire colombienne. Ha recentemente completato un’opera di saggistica sull’ultima dittatura argentina, L’absence est une femme aux cheveux noirs, pubblicata nell’aprile 2024. Émilienne Malfatto è la prima vincitrice del Premio Giovani Incroci – Albero d’Oro e la prima autrice in residenza a Palazzo Vendramin Grimani.
Karina Sainz Borgo
Karina Sainz Borgo (Caracas, 1982) ha dedicato la propria vita al reportage culturale. Ha collaborato con le testate spagnole e latinoamericane, «Gatopardo» e «Quimera». Attualmente scrive per il giornale digitale «Vozpópuli» e collabora con la rivista letteraria «Zenda». È autrice di due libri di saggistica narrativa, Tráfico y guaire. El país y sus intelectuales (2007) e Caracas hip-hop (2007). Il suo primo romanzo, La hija de la española (2019), ha vinto il Grand Prix de l’Héroïne Madame Figaro e il Prix littéraire international. Il suo racconto Scissors è stato incluso nell’edizione di Chimamanda Ngozi Adichie di The Best Short Stories 2021: The O. Henry Prize Winner
Sylvain Tesson
Sylvain Tesson (Parigi, 1972) è scrittore, giornalista e viaggiatore. Dopo aver girato il mondo in bicicletta, ha sviluppato una passione per l’Asia centrale, dove si è recato regolarmente dal 1997. Come autore, ha esordito nel 2004 con il diario di viaggio L’Axe du loup. Nel 2009 ha pubblicato Une vie à coucher dehors con Gallimard. Il 2011 ha visto il grande successo di Dans les forêts de Sibérie (2012), che ha vinto il Premio Médicis 2011. Con lo stesso editore ha pubblicato anche la raccolta di racconti S’abandonner à vivre (2015), Berezina. En side-car avec Napoléon (2016), Sur les chemins noirs (2018), La panthère des neiges (2020), trasformato in un film documentario nel 2021, Blanc (2023) e Avec les fées (2024).
Ingrid Thobois
Ingrid Thobois (Rouen, 1980) è autrice di una decina di romanzi e racconti e di una quindicina di libri per bambini.Il suo primo romanzo, Le Roi d’Afghanistan ne nous a pas mariés, ha vinto il Prix du Premier Roman 2007.
Appassionata dell’opera di Nicolas Bouvier, Ingrid Thobois sta attualmente conducendo un lavoro di tesi sulla sua poesia, dopo aver percorso la strada de L’Usage du monde all’età di 20 anni e aver scritto la postfazione dell’ultima edizione dei poemi Le Dehors et le Dedans.
Parallelamente, tiene laboratori di scrittura per differenti pubblici e offre supporto individuale alla stesura di manoscritti.
Catherine von Offelen
Specializzata in questioni di sicurezza in Africa occidentale e opinionista letteraria, Catherine Van Offelen (Villajoyosa, 1990) pubblica le sue ricerche su riviste letterarie e geopolitiche europee. Il suo prossimo libro è sulla prudenza greca antica (phronèsis) e sarà pubblicato nel 2025.
Lele Vianello
Lele Vianello (Venezia, 1951) è un disegnatore e illustratore che ha collaborato per molti anni con Hugo Pratt, seguendone le orme fino a impregnarsi del suo stile e della sua tecnica di disegno. Dopo la prematura scomparsa di Pratt, Lele e Guido Fuga hanno realizzato uno dei sogni del maestro: Corto Sconto. Itinerari fantastici e nascosti di Corto Maltese a Venezia (1997). Le storie da raccontare erano così tante che Cubana è nata dalla collaborazione tra i due, per dare al marinaio Svend creato da Pratt la possibilità di vivere un’altra avventura. Altre porte si apriranno per questo avventuriero in Argentina e altre arriveranno in futuro, ma entrambi gli autori hanno un’altra grande epopea da raccontare, quella del viaggiatore più famoso del mondo: Marco Polo.
Guillaume Villeneuve
Guillaume Villeneuve (Neuilly-sur-Seine, 1960) ha origini nel Poitou, nel Périgord e in Martinica, ed è cresciuto vicino al Parc de Sceaux e alla foresta di Sénart presso Parigi, due aree naturali di grande importanza per la sua formazione. Ha studiato lettere classiche alla Louis-le-Grand e alla Sorbona e, appassionato di traduzioni letterarie dei grandi autori classici inglesi, dal 1989 ha fatto del loro servizio la sua attività principale. Ha studiato giardinaggio in Inghilterra e si è stabilito vicino a Vézelay, dove ha creato un giardino, “Saint-Jérôme”, e si sforza di comprendere i misteri del regno vegetale.
Olivier Weber
Olivier Weber (Montluçon, 1958), scrittore di viaggio, grande reporter e vincitore del Premio Albert Londres, del Prix de l’Aventure e del Premio Joseph Kessel, è autore di Le faucon afghan, La Bataille des anges, Le Barbaresque, L’Enchantement du monde e Frontières (pubblicati da Paulsen). Corrispondente di guerra di lungo corso per la stampa francese e britannica, poi ambasciatore di Francia per cinque anni, ha frequentato una quindicina di movimenti di guerriglia e coperto una ventina di conflitti, dall’Eritrea all’Afghanistan, dal Sahara all’Iraq. I suoi romanzi e diari di viaggio sono stati tradotti in una dozzina di lingue.
Mathias Zschokke
Matthias Zschokke (Berna, 1954) vive a Berlino dal 1979, dove lavora come scrittore e regista. Ha vinto il Premio Robert Walser per il suo primo romanzo, Max (1982), e numerosi altri premi letterari, tra cui il Premio Femina étranger in Francia, oltre a diversi importanti premi cinematografici e teatrali. Uno dei suoi romanzi, Die strengen Frauen von Rosa Salva (2014), è ambientato a Venezia. Der graue Peter (2023), candidato al Premio svizzero del libro, e il film Z wie Zschokke (2023) sono le sue opere più recenti.