Io e Fernando
La storia teatralizzata di N.O.F. 4, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut, raccontata da Aldo Trafeli.
Comunicato stampa
Per Volterra XXII, il primo appuntamento nell’ex manicomio di Volterra, uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia che ha ospitato più di 40mila persone dal 1896 agli anni ’70 del secolo scorso, è con la storia di uno dei suoi ospiti più illustri: N.O.F. 4, raccontata da Aldo Trafeli, l’infermiere che per primo ha raccolto la sua testimonianza.
“Io e Fernando” è un viaggio nella storia di Oreste Fernando Nannetti, N.O.F. 4, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut, e della sua grande opera artistica considerata oggi un capolavoro di Art Brut: il graffito di 180 metri realizzato lungo il muro esterno del padiglione Ferri con la fibbia della divisa degli internati del manicomio. La storia è raccontata da Aldo Trafeli, l’infermiere che per primo ha raccolto la sua testimonianza, attraverso il suo racconto, raccolto e pubblicato dal figlio Andrea. Aldo Trafeli era un infermiere che aveva studiato arte ed era dotato di un’innata capacità di interagire con gli ospiti del manicomio di Volterra, tra cui Oreste Fernando Nannetti “figlio di ragazza madre e padre sconosciuto, nato a Roma nel 1927, schizofrenico”.
“Io e Fernando” è anche e soprattutto una messa in scena con attori che interpretano N.O.F. 4 mentre crea il suo poema graffiando le mura del manicomio e personaggi che declamano storie e leggono lettere di pazienti reclusi.
La presentazione teatralizzata del libro è in programma dalle 16,30 alle 19. La partecipazione è a numero limitato. L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Inclusione, graffio e parola onlus.