Io ed Esso…ergo sum

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIANCA MARIA RIZZI & MATTHIAS RITTER
via Cadolini 27 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – sabato dalle 14.30 alle 19. Domenica e lunedì chiuso.

Vernissage
15/12/2011

ore 18 - 23

Catalogo
Catalogo: con testo critico di Fortunato D’Amico
Artisti
Kinki Texas, Daniele Pignatelli
Curatori
Fortunato D'Amico
Uffici stampa
NORA COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, doppia personale

Kinki Texas, artista visionario, e Daniele Pignatelli, filmmaker di fama internazionale, insieme per la bipersonale “Io ed Esso…ergo sum” che inaugura il nuovo spazio della Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter a Milano.

Comunicato stampa

Kinki Texas, artista visionario, e Daniele Pignatelli, filmmaker di fama internazionale, insieme per la bipersonale “Io ed Esso…ergo sum” che inaugura il nuovo spazio della Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter a Milano.

La mostra, incentrata sul mezzo espressivo del video, presenta dal 16 dicembre 2011 al 10 febbraio 2012 un nucleo di video-installazioni accompagnati da frame, tele e disegni dei due artisti, in una rassegna di grande suggestione e di forte impatto emotivo.

Curata da Fortunato D’Amico, l’esposizione segue il respiro di due realtà interiori che si confrontano con modalità espressive diverse, ma accomunate da una stessa volontà: raccontare lo spazio, frammentario ed unitario, della propria esistenza individuale.

Commenta il curatore: “Le soluzioni estetiche presentate nascono dal vuoto metafisico, mosso a formare estensioni armoniche fluttuanti o al contrario agitate da implosioni dirompenti che urtano sull'esistenza quotidiana. L'arte è luogo di gestazione, riflessione costante, specchio dell'intuizione individuale, amplificatore di paure, speranze e certezza dell'avvenire. I materiali dell'arte sono strumenti speculari alla sopravvivenza umana, confini in cui l'immaginario si trasmuta nella dimensione del reale e diventa soggetto concreto ...Ergo Sum”.

Kinki Texas, il cui vero nome è Holger Meier, presenta il video “Stop Disco Mafia”. Accanto ad esso, alcune tele, disegni e frame inediti.

È l’intero corpus di questi lavori che dà il senso del lavoro di Kinki: ogni opera è una frase che compone il suo racconto e che definisce quello che l’artista ama chiamare il Kinki-Texas-Space, cioè quello spazio concettuale in cui ogni lavoro costituisce il tassello di un immaginario apparentemente caotico, ma nei fatti estremamente unitario e coerente.

Appassionato di animazione tridimensionale, Kinki è, prima di tutto, un pittore: l’artista tedesco dipinge scenari allucinati, a tratti violenti, che poi placa con colori pastello. La fase del video subentra successivamente a partire dalle tele, cui dà vita, con movimento e musica techno, attraverso un processo di animazione digitale. Infine, i frame dai video che sono ulteriormente sottoposti ad un intervento una volta realizzati. Tante fasi, linguaggi e mezzi, ma un unico progetto indivisibile: questo sembra voler raccontare Kinki Texas con grande freschezza e naturalezza.

I soggetti – cani assetati di sangue, cavalli imbizzarriti montati da scheletri, cowboy spaventosi, bestie a tre teste – ci restituiscono un mondo onirico inquieto, ansiogeno e niente affatto rassicurante per un’arte che non vuole essere mai consolatoria.

A fare da contrappunto a questo scenario ossessivo è l’installazione di Daniele Pignatelli: un film-dittico dal titolo “Filò”, un tentativo di mettere in sincrono il corpo umano con il moto perpetuo del mare.

Nel primo film si susseguono minuto dopo minuto le onde di un mare agitato, il cui movimento rallentato racconta di un momento sospeso. In sottofondo si alternano suoni diversi e fuori sincrono: il vento, un cavallo in fuga, una campana. Nel secondo, protagonista è il corpo: alcune danzatrici si muovono come sott’acqua, in un’esaltazione della loro fisicità, della bellezza del movimento che sembra sfidare qualsiasi legge della fisica.

I due video, proiettati su schermi di grande formato, l’uno della durata di 8 minuti e l’altro di 30, danno vita di volta in volta, proprio in virtù della loro differente durata, a composizioni di immagini sempre diverse e uniche.

Il filmmaker presenta filmati senza stacchi, in bianco e nero a centinaia di fotogrammi al secondo per una visione rallentata, lavorati in postproduzione, montati in loop, sonorizzati in fuori sincrono, orchestrati in un’installazione dove l’emozione diventa vibrante e pervasiva fisicità poetica.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testo critico di Fortunato D’Amico.

Con questa straordinaria bipersonale, la Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter inaugura la sua nuova sede in Via Tertulliano 70.

Lo spazio di 220 m², che avrà anche un ingresso direttamente su Via Cadolini, nasce nello Spazio Tertulliano, all’interno del nuovo distretto creativo milanese NIL28 che si pone in concorrenza con Zona Ventura aiutato da una più facile raggiungibilità.

“Nei nuovi locali – commentano Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter - avremo la possibilità di lavorare con video e installazioni, cosa che nel vecchio spazio non era possibile. Avremo inoltre l´opportunità di organizzare eventi durante le mostre, come cene, incontri, videoconferenze con artisti che non vivono in Italia per una concezione dello spazio più attiva e partecipativa”.

Una nuova fase per la galleria che, caratterizzata da sempre da un respiro internazionale, si apre anche a una maggiore partecipazione alla vita cittadina e ad iniziative di natura sociale come dimostra la stretta collaborazione con l’associazione WSPA World Society for the Protection of Animals: la galleria devolverà infatti di volta in volta il ricavato della vendita di un’opera all’associazione internazionale per la difesa degli animali. A tale opera verrà data visibilità anche attraverso il nuovo sito www.galleriabiancamariarizzi.com realizzato da Visualmade.

In collaborazione con Consorzio Tutela Valcalepio.