Ioan Sbârciu – Estranged from Nature

Informazioni Evento

Luogo
SQUERO CASTELLO
Salizada Streta 369 , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mercoledì-domenica, 11.00-
18.00. Entrata libera

Vernissage
16/04/2024

ore 16

Artisti
Ioan Sbârciu
Curatori
Maria Rus Bojan, Alessandro Possati
Generi
arte contemporanea, personale

L’organizzazione no-profit Zuecca Projects e la European ArtEast
Foundation sono orgogliose di presentare Estranged from Nature,
mostra personale di Ioan Sbârciu, una delle figure più importanti della
scena artistica contemporanea rumena.

Comunicato stampa

L'organizzazione no-profit Zuecca Projects e la European ArtEast
Foundation sono orgogliose di presentare Estranged from Nature,
mostra personale di Ioan Sbârciu, una delle figure più importanti della
scena artistica contemporanea rumena. La mostra, a cura di Maria Rus
Bojan, curatrice internazionale con sede ad Amsterdam, e Alessandro
Possati, direttore di Zuecca Projects, sarà ospitata presso lo Squero
Castello di Venezia, dal 16 aprile al 14 luglio 2024.
Estranged from Nature è supportata dal AFCN*, Romania e organizzata
in partnership con Artewiser, MB Art Agency e Sector 1 Gallery. Osea
Interiors, Electroglobal e UniCredit Bank sono sponsor della mostra. In
occasione dell’esposizione, verrà prodotto un importante catalogo con il
supporto di Banca Transilvania.
Concepita come risposta al tema "Stranieri Ovunque" della 60.
Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia 2024, la
retrospettiva offre uno spaccato dell'opera visionaria e degli ampi
scenari pittorici di Ioan Sbârciu, affrontando i temi dell'alienazione, della
perdita e della resilienza.
Riunendo le opere più ambiziose dell'artista realizzate fino ad oggi,
Estranged from Nature presenta una panoramica coerente dei temi
ricorrenti nell'opera di Sbârciu a partire dagli anni Ottanta, invitando a
riflettere sulle molteplici forme di alienazione che caratterizzano la
complessità dei nostri tempi.
Né figurativi né completamente astratti, i paesaggi monumentali di
Sbârciu si confrontano con quasi tutto ciò che grava sul nostro presente:
il destino della Terra, l'approssimarsi di una calamità e l'urgenza di
ridefinire il nostro rapporto con la natura. Il mistero e la materia si
manifestano in un impeto di illuminazione poetica, in un'esplosione di
colore che si diffonde magistralmente sulla vasta superficie della tela.
Ioan Sbârciu ha tracciato un percorso unico nella storia dell'arte rumena,
grazie alla sua particolare capacità di orchestrare la pittura come in un
campo continuo di forze ed energie, distribuite su superfici immense e
reti cromatiche complesse. In tre serie di dipinti interconnesse - Cinder
Forest, Transylvanian Lights e Infinite Landscape - l'artista immagina
spazi poetici tanto reali quanto immaginari, saturi di bellezza mistica e al
contempo carichi della dimensione emotiva di un passato malinconico.
Un barlume di memoria e di speranza viene ricreato sulla tela attraverso
rituali performativi che invocano la natura redentrice dell'arte. Al di là
dell'espressionismo gestuale neoromantico, l'artista crea opere che
diventano topografie fisiche a sé stanti, realizzate con elementi materici
tattili, tra cui cenere e terra. Frutto di un'esperienza immediata, questi
dipinti sono redentivi; tentano di ripristinare un passato perduto e una
terra bucolica, ma soprattutto sottolineano l'infinito potere della materia
di rinascere in nuove forme, al di là del razionale e del conosciuto.
*Il progetto non rappresenta necessariamente la posizione ufficiale dell'Amministrazione del Fondo
Culturale Nazionale. L'AFCN non è responsabile del contenuto del progetto o dell'uso che potrebbe
esserne fatto. Questi sono di esclusiva responsabilità del beneficiario del finanziamento.

IOAN SBÂRCIU

Ioan Sbârciu (nato nel 1948 a Feldru) vive e lavora a Cluj-Napoca,
Romania. Laureatosi nel 1973 presso il Dipartimento di Pittura
dell'Istituto di Belle Arti "Ion Andreescu", ha ricoperto diversi incarichi
come professore prima di iniziare la sua carriera accademica nel 1990
presso l'Università di Arte e Design di Cluj-Napoca (UAD), dove ha
ricoperto i ruoli di Capo del Dipartimento di Pittura, Preside, Rettore e
Presidente del Senato dell'Università.
È stato il maestro di tutti gli artisti associati al fenomeno della Scuola di
Cluj, da Adrian Ghenie a Victor Man, Marius Bercea, Mircea Suciu,
Serban Savu e molti altri.
Il lavoro di Sbârciu è stato oggetto di numerose mostre personali e
progetti ospitati presso: il Museo Nazionale di Arte Contemporanea,
Bucarest (2019); BOZAR, Bruxelles, Belgio (2019); Sant'Antonio Abate,
Matera, Italia (2019); Ron Mandos Gallery, Amsterdam, Paesi Bassi
(2019); Eurojust, L'Aia, Paesi Bassi (2019); The Art Museum Cluj (2018);
Istituto Culturale Romeno per la Ricerca Umanistica, Venezia, Italia
(2018); Sector 1 Gallery, Bucarest, Romania (2018); Fondazione Mena,
Roma, Italia (2017); Hugo Voeten Art Center, Herentals, Belgio (2015);
Accademia di Romania, Roma, Italia (2015); Tarohei Nakagawa Gallery,
Tokyo, Giappone (2010); Kunsthalle Koeln, Germania (2003); Dresdner
Bank Gallery, Stoccarda; Kunsthalle Manheim, Germania (2001).
Tra le principali mostre collettive: Brukenthal National Art Museum, Sibiu
(2023); Art Museum Cluj-Napoca (2023-2021); Fine Artists Union Gallery,
Sibiu (2022); Palazzo della Cultura, Iasi (2022); Macadam Gallery, ICR,
Parigi, Francia (2022); Museo Valtellinese di Storia e Arte, Sondrio, Italia
(2020); Sector 1 Gallery, Bucarest (2019); Museo Bistriţa-Năsăud, Bistriţa
(2017); MNAR, Bucarest (2017); Galeria Neon, Wroclaw, Polonia (2017);
Pecsi Galeria, Pecs, Ungheria (2017); Richard Taittinger Gallery, New
York, USA (2017); Galeria za Szklem, Art Academy Wroclaw, Polonia
(2016); Art Safari, Bucarest (2015); Museo Astra, Sibiu (2015); Fortino di
Sant'Antonio, Bari, Italia (2014); Fondazione Maimeri Milano, Italia
(2011); Central Saint Martins College of Art and Design, Lethaby Gallery,
Londra, Regno Unito (2009); Universidad del Pais Vasco, Bilbao, Spagna
(2008); MODEM Debrecen, Ungheria (2008); Biennale internazionale di
Praga, Repubblica Ceca (2005); Meotte Foundation New York, USA
(2003); Fondazione Romualdo del Bianco, Firenze, Italia (2003); Public
Gallery of De Nederlandse Bank, Amsterdam, Paesi Bassi (2001).
Le sue opere sono custodite in musei, collezioni pubbliche e private in
Romania, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Francia, Austria, Ungheria,
Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Taiwan, Hong Kong, Cina, Canada e
Stati Uniti.