Ipotesi di cinema in Philippe Parreno
Pirelli HangarBicocca presenta Ipotesi di cinema in Philippe Parreno, una serata dedicata alla relazione tra arte e cinema nel lavoro dell’artista.
Comunicato stampa
Venerdì 11 dicembre, Pirelli HangarBicocca presenta Ipotesi di cinema in Philippe Parreno, una serata dedicata alla relazione tra arte e cinema nel lavoro dell’artista (la mostra “Hypothesis” è aperta fino al 14 Febbraio 2016).
La serata avrà la forma di una conversazione tra Andrea Lissoni, curatore della mostra e Senior Curator, International Art (Film) alla Tate Modern di Londra, e Marco Müller, direttore artistico di numerosi festival tra cui Rotterdam, Locarno, Venezia e Roma. Il pubblico sarà invitato a intervenire nella conversazione attraverso domande, spunti e suggestioni proposte dallo staff curatoriale di HangarBicocca.
Il linguaggio cinematografico rappresenta il principale nucleo tematico della mostra “Hypothesis”, che è potenzialmente leggibile come una grande metafora del cinema, della sua storia, della sua capacità immaginifica: da Danny The Street, una “strada” formata dalle Marquees, opere ispirate alle insegne luminose dei cinema degli anni 50, alla potenza evocativa della voce in Marylin, dallo skyline newyorkese di Invisibleboy al gioco di ombre di Another Day with Another Sun che trasforma lo spazio in una grande lanterna magica.
Le immagini in movimento, d’altronde, sono una delle prime fonti di ispirazione del lavoro di Parreno, il quale afferma che da bambino immaginava di aprire la bocca e di potersi trasformare in un videoproiettore.
L’interesse per cinema spinge Parreno a realizzare – a partire dalla fine degli anni 80 - decine di opere nella forma di video e di film che analizzano e scardinano il linguaggio cimeatografico nelle sue componenti narrative, visive, temporali arrivando a intervenire perfino nelle dinamiche di produzione e postproduzione. Nel 1998, insieme a un gruppo di artisti, Parreno fonda Anna Sanders Films, una casa di produzione indipendente che realizza nel giro di pochi anni alcuni dei più interessanti film di ricerca della scena dell’arte contemporanea. Nel 2006, in collaborazione con Douglas Gordon, un artista che come lui rivoluziona profondamente la relazione tra cinema e arte, Parreno gira Zidane,Un portait du XXI siècle, un lungometraggio che viene presentato a Cannes e al Sundance film festival, in cui il grande calciatore viene ripreso da 17 telecamere ad altissima definizione per tutta la durata di una partita.
Marco Müller è storico, critico del cinema e produttore cinematografico, i suoi film hanno vinto premi nei principali festival. É stato direttore dei festival di Pesaro, Rotterdam, Locarno, Venezia e Roma. Ha creato e diretto nei Paesi Bassi, in Svizzera e in Italia tre fondazioni per lo sviluppo di progetti di nuovi cineasti. Nel 2015 ha curato la Selezione Ufficiale di due festival cinesi, Beijing IFF e Silk Road IFF (Fuzhou). É docente all’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana. Il suo nuovo progetto si chiama Cinergia, un evento annuale del LAC di Lugano sulla confluenza fra cinema, arti visive e arti performative.
Andrea Lissoni è curatore di Pirelli HangarBicocca dal 2011 e Senior Curator, International Art (Film) presso la Tate Modern di Londra. Storico dell’arte, Andrea Lissoni ha ottenuto un PhD presso l’Universita’ di Udine, è co-fondatore di xing e co-direttore del festival internazionale Live Arts Week di Bologna (Netmage dal 2000 al 2011), dal 2001 al 2013 ha insegnato presso l’Accademia di Brera e dal 2007 al 2014 presso l’Università Luigi Bocconi. È curatore del magazine “Cujo”, collabora regolarmente con "Mousse Magazine" ed è co-curatore di V-Drome, programma di screening online di artisti e filmmaker. Fra il 2011 e il 2013 e’ stato guest curator del CSAV della Fondazione Antonio Ratti di Como.