Irene Dioli – Ordine sparso
L’immagine della memoria nel lavoro di Irene Dioli diventa vera materia fisica rispetto all’impalpabilità sfuggente del pensiero, rifugge dal variabile tasso descrittivo del ricordo, afferma nella sua consolidata fisica essenza e trattiene il deposito metastorico della società umana.
Comunicato stampa
Irene Dioli concepisce un secondo ciclo di grandi lavori, accompagnati da studi preparatori, e contrassegnati da ampie superfici di 'cenere' dalla cui filigrana affiorano l'impronta affettiva della vita e dettaglia, attraverso un sistema di campiture di colore, l'architettura dello spazio; se la cenere conserva la memoria concettuale dell'esperienza enucleando la visione delle forme e delle superfici, l'opera d'arte diventa annuncio per tracce e segni di quel patrimonio perduto. Le nuove grandi pareti consolidate di polvere di cenere della Dioli, allargano ulteriormente lo spettro visivo della memoria, riportando la gestualità dei corpi nell'estensione di uno spazio atemporale; l'immagine della memoria nel lavoro di Irene Dioli diventa vera materia fisica rispetto all'impalpabilità sfuggente del pensiero, rifugge dal variabile tasso descrittivo del ricordo, afferma nella sua consolidata fisica essenza e trattiene il deposito metastorico della società umana.