Irma Blank – Life Line

  • P420

Informazioni Evento

Luogo
P420
via Azzo Gardino 9 , Bologna, Italia
Date
Dal al

La mostra è già visitabile durante Arte Fiera con i seguenti orari:
The show will already be open during Arte Fiera, on the following schedule:

giovedì 26/Thursday 26th: 10-20
venerdì 27/Friday 27th: 9-20
sabato 28/Saturday 28th: 9-24
domenica 29/Sunday 29th: 10-20

Vernissage
28/01/2017

ore 18,30

Artisti
Irma Blank
Generi
arte contemporanea, personale
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Dopo Senza Parole (2013) P420 è felice di presentare Life Line, mostra personale dell’artista Irma Blank (Celle, 1934) appositamente realizzata per gli spazi della galleria.

Comunicato stampa

Dopo Senza Parole (2013) P420 è felice di presentare Life Line, mostra personale dell’artista Irma Blank (Celle, 1934) appositamente realizzata per gli spazi della galleria. Tedesca di nascita ma trasferitasi in Italia alla fine degli anni ‘50, Irma Blank vive e lavora a Milano. Eredita dalle avanguardie, e soprattutto dalle neo avanguardie di metà del secolo scorso, il bisogno di rapportare l’arte alla vita. Questo criterio di misurazione si palesa in Irma Blank dalla fine degli anni ’60 sotto forma di silenziosa dedizione ascetica, l’artista fa della scrittura un filo sul quale tramare e raccontare una lunga esperienza che risiede nel gesto.
Tutto il lavoro di Blank è attraversato da una dialettica tra scrittura e disegno, scrittura e pittura. Carta, tela, tavola, libro sono le superfici su cui si crea e si struttura il rapporto tra segno e tempo; inchiostro, china, penna a sfera, acquerello, olio e acrilico gli strumenti che Blank sceglie per creare il corpo dell’opera. Sebbene si serva sempre di modalità diverse, il riferimento alla scrittura e allo spazio del libro sono costanti nelle opere dell’artista, fin dalle prime serie di lavori; una scrittura che si fa universale, che non si legge ma si guarda. La sua pittura si fa lettura, e la scrittura immagine. Un’architettura del non detto e dell’interstizio. Protagonista della mostra è la serie dei Radical Writings (dai primi anni ’80 fino agli anni ’90) con cui Irma Blank rende ancora più astratto il suo segno rispetto ai cicli precedenti e più chiaro il rapporto che questo intrattiene con il tempo. I lunghi segni scritturali di colore (prima rosa-violetto, poi blu), dati a pennello sulla tela, sono lineari e uniformi. Dipinge, letteralmente, “tutto d’un fiato”, con assoluta concentrazione, senza incertezze. Scrivere è respirare, dipingere è respirare, lavorare è vivere. Ogni traccia, infatti, equivale alla lunghezza del respiro, da sinistra a destra, dall’inizio alla fine, dal pieno al vuoto. Un segno in piena tensione. All’inizio del segno il colore è più marcato e va via via alleggerendosi mano a mano che il segno procede, generando al centro del quadro una zona d’ombra, che rimanda allo spazio del libro. Qui scrittura e pittura si fondono nella continuità di un segno-tempo. In mostra, oltre a una serie di lavori mai presentati al pubblico della serie Radical Writings, anche una selezione di lavori recenti totalmente inediti. Ha esposto alla GAM di Bologna (1977), Documenta 6, Kassel (1977), XXXVIII Biennale di Venezia (1978), Westfälischer Kunstverein, Münster (1979), Fondation Nationale des Arts Graphiques et Plastiques, Parigi (1980), Bibliothèque Nationale de France, Parigi (1981, 1996), Bonner Kunstverein e Stadtische Galerie Regensburg (1981), Musée des Beaux Arts, Rouen (1982), Centre Pompidou, Parigi (1985, 2009, 2010 e 2013), Quadriennale, Roma (1986, 2005), Heidelberger Kunstverein (1990), PAC di Milano (1992), Folkwangmuseum Essen (1992), MOMA New York (1992), Museo della Fondazione Querini Stampalia, Venezia (1996), Kunstmuseum, Düsseldorf (1997), Museion, Bolzano (2002, 2009), Museo della Permanente, Milano (2002), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2007), MART, Rovereto (2007), Palazzo Reale di Milano (2010), Mostyn Museum, Llandudno (2014), Kunsthalle, Wien (2014), Mambo, Bologna (2015), Kunsthaus, Hamburg (2016). Tra le mostre recenti ricordiamo inoltre: Concrete Islands, Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles; VERSUS, La sfida dell'artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno, a cura di Andrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni, Galleria Civica, Palazzo Santa Margherita, Modena; Hand-Schreiben, Ruine der Künste, Berlin, Waterfront, Palazzo Costanzi, Trieste; The Unarchivable, a cura di Marco Scotini, Frigoriferi Milanesi, Milano; Tutta l'Italia è silenziosa, a cura di Davide Ferri, Reale Accademia di Spagna, Roma; 1/1, BKV Brandenburgischer Kunstverein, Potsdam. Tra le mostre programmate per il 2017 ricordiamo le personali presso Alison Jacques di Londra, Gregor Podnar di Berlino e Museion di Bolzano e la partecipazione a Colori presso il Castello di Rivoli di Torino.
After Senza Parole (2013), P420 is pleased to present Life Line, a solo show by the artist Irma Blank (Celle, 1934) specifically created for the spaces of the gallery. German by birth but residing in Italy since the late 1950s, Irma Blank lives and works in Milan. She has inherited the need to connect art and life from the avant-gardes, and especially the neo-avant-gardes of the mid-20th century. This criterion of measure emerges in Blank’s work since the end of the 1960s, in the form of silent aesthetic dedication. She has made writing the thread around which to develop and convey lengthy experience with a focus on gesture.
All of Blank’s work is marked by the dialectic between writing and drawing, writing and painting. Paper, canvas, panel and book are the surfaces on which she creates and structures the relationship between sign and time; ink, ballpoint pen, watercolor, oils and acrylics are the tools Blank chooses to create the body of the work.
Though always applying different approaches, the reference to writing and the space of the book is a constant in her creations, starting from the very first series of works; a writing that becomes universal, that is never to be read, but to be observed. Painting becomes reading, writing becomes image. An architecture of the unspoken and the in-between.
The protagonist of the exhibition is the series Radical Writings (from the early 1980s to the 1990s) with which Irma Blank makes her sign even more abstract with respect to the previous cycles, clarifying its relationship with time. The long writing-like signs of color (first rose-violet, then blue), applied with a brush on canvas, are linear and uniform. She literally paints “in one breath,” with absolute concentration, without hesitation. Writing is breathing, painting is breathing, working is living. Every trace matches the length of one breath, from left to right, start to finish, emptiness to fullness. A sign in total tension. At the start of the sign the color is more emphatic, fading as the sign gradually extends, generating a shadow zone at the center of the painting that reminds us of the space of a book. Here writing and painting blend in the continuity of a sign-time.

The exhibition, besides a group of works never shown before from the series Radical Writings, also includes a selection of recent works.

Irma Blank has shown at GAM, Bologna (1977), Documenta 6, Kassel (1977), the 38th Venice Art Biennale (1978), Westfälischer Kunstverein, Münster (1979), Fondation Nationale des Arts Graphiques et Plastiques, Paris (1980), Bibliothèque Nationale de France, Paris (1981, 1996), Bonner Kunstverein and Stadtische Galerie, Regensburg (1981), Musée des Beaux Arts, Rouen (1982), Centre Pompidou, Paris (1985, 2009, 2010 and 2013), Quadriennale, Roma (1986, 2005), Heidelberger Kunstverein (1990), PAC, Milano (1992), Folkwangmuseum, Essen (1992), MoMA, New York (1992), Museo della Fondazione Querini Stampalia, Venezia (1996), Kunstmuseum, Düsseldorf (1997), Museion, Bolzano (2002, 2009), Museo della Permanente, Milano (2002), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2007), MART, Rovereto (2007), Palazzo Reale, Milano (2010), Mostyn Museum, Llandudno (2014), Kunsthalle, Wien (2014), MAMBO, Bologna (2015), Kunsthaus, Hamburg (2016). Recent exhibitions include: Concrete Islands, Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles; VERSUS, La sfida dell'artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno, curated by Andrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni, Galleria Civica, Palazzo Santa Margherita, Modena; Hand-Schreiben, Ruine der Künste, Berlin, Waterfront, Palazzo Costanzi, Trieste; The Unarchivable, curated by Marco Scotini, Frigoriferi Milanesi, Milano; Tutta l'Italia è silenziosa, curated by Davide Ferri, Reale Accademia di Spagna, Roma; 1/1, BKV Brandenburgischer Kunstverein, Potsdam. Upcoming events in 2017 include the solo shows at Alison Jacques Gallery in London, Gregor Podnar Gallery in Berlin and Museion in Bolzano and the participation at Colori at Castello di Rivoli, Torino.