Irma Paulon – Piani di esistenza
Allo Spazio Thetis di Venezia sotto la curatela di Antonietta Grandesso, verrà accolto il progetto Piani di esistenza, ideato e creato da Irma Paulon, artista di origini polesane, per uno spazio che diventerà casa per questa nuova opera artistica, così come la casa dell’artista è diventata il centro propulsore dell’intuizione creativa.
Comunicato stampa
IRMA PAULON presenta
PIANI DI ESISTENZA
Il nuovo progetto artistico dell'artista di origine polesane, un progetto che nasce dall'esigenza di recuperare l’antico istinto perduto e l’accettazione di sé, per vivere in armonia con tutto quello
che ci circonda. Riscoprire parti di sé nella contemplazione, ma anche nell’apprendimento di tutto quello che abbiamo dimenticato e sommerso, per vivere un futuro più consapevole.
Comunicato stampa/1 – Rovigo-Venezia
«Esiste in noi un istinto a tornare, a raggiungere il posto che ricordiamo; sappiamo come ritornare a casa, anche se molto tempo è passato, ritroviamo la via. Qual è la via? Dov’è casa? La casa è un posto interiore, un posto nel tempo piuttosto che nello spazio dove ci sentiamo integri. La casa è là dove un pensiero o una sensazione possono svilupparsi. (...) Nella casa scopriamo il tempo della contemplazione, ma anche quello dell’apprendimento, della riscoperta del dimenticato, del caduto in disuso del sepolto e del sommerso. Allora possiamo immaginare e progettare il futuro, scoprendo cosa ci ha portato dove, e la direzione verso cui andare»
Donne che corrono con i lupi, C.P. Estés
Allo Spazio Thetis di Venezia sotto la curatela di Antonietta Grandesso, sabato 29 ottobre alle ore 15:00 verrà accolto il progetto Piani di esistenza, ideato e creato da Irma Paulon, artista di origini polesane, per uno spazio che diventerà casa per questa nuova opera artistica, così come la casa dell’artista è diventata il centro propulsore dell’intuizione creativa.
Il progetto si inserisce nell’incontro di Oltre il giardino, organizzato da Wigwam Club Giardini Storici Veneziani, a partecipazione gratuita. Dopo la presentazione dell’opera, vi sarà un dialogo con l’artista in uno spazio di conversazione con Antonietta Grandesso e Mariagrazia Dammicco. Successivamente, sarà il momento di un’improvvisazione artistica insieme ad un aperitivo gentilmente offerto da Bisol 1542 di Valdobbiadene (TV). A seguire, una passeggiata musicata con Mariagrazia Dammicco e Oreste Sabadin fra racconti, brevi letture e improvvisazioni al clarinetto.
«La storia con Antonietta – racconta Irma – è iniziata perché Mariagrazia Dammicco mi ha presentata a lei nel febbraio 2020. E da lì è partito tutto».
Un progetto di grande intensità, che si basa sulla lavorazione e sulla realizzazione di due scalette in ferro e resina, iniziato accelerando la lavorazione della ruggine e mettendovi sopra la resina, trasformatosi grazie ad un imprevisto durante il processo artistico. «Ad un certo punto la resina è scoppiata – aggiunge Irma – e contro ogni previsione mi sono trovata a rispettare i tempi di trasformazione senza scorciatoie, mettendo fuori alle intemperie tutti i pezzi che avevo tolto dalle scalette. Un gran lavoro interiore in mezzo alla natura, nella mia casa, senza sconti».
Si tratta di un’opera formata da due scalette poco più alte di un metro e mezzo; i principali materiali lavorati sono ferro e resina. Vi sono dodici onde di ferro che sono state tolte per formare il vuoto degli scalini che andranno piantate nel terreno. Fondamentale la lettura della poesia di Adrienne Rich: Esplorando il relitto.
Una commistione di elementi, dunque, che vogliono dare l’idea di questa interconnessione ancestrale che c’è tra tutte le cose, tra le quali si inserisce anche l’essere umano.
Dice di lei Antonietta Grandesso, Spazio Thetis Venezia:
«Un giorno Mariagrazia Dammicco di Wigwam Club Giardini Storici Veneziani, mia profonda amica, mi ha telefonato dicendomi che avrebbe avuto piacere che conoscessi Irma. Mi disse che, senza aggiungere nulla, era sicura sarebbe nato qualcosa di speciale. E così è stato.
Irma Paulon è un’artista prima di qualsiasi altra cosa. Tutta la sua esistenza è permeata dalla sua continua ricerca interiore attraverso l'arte, ed è una persona molto concreta.
Mi sono trovata di fronte ad una persona che aveva iniziato una ricerca personale senza farsi nessuno sconto: ha messo in gioco tutta la sua vita. Io non so dove voglia andare, perché i percorsi degli artisti sono sempre incredibili sorprese per me, ma so che ora ha tutto per poter andare dove vuole. Brava Irma»
Link online all’evento: https://www.facebook.com/photo?fbid=590138596238764&set=a.542956040957020
Breve presentazione di Irma Paulon (www.irmapaulon.com):
Irma Paulon, artista polesana, vitale, istintiva, utopica, è alla continua ricerca di se stessa lungo la strada dell’arte. Dall’inizio del suo percorso pittorico, nel 2003, si interessa incessantemente alle tecniche e alle forme dell’arte applicata mediante l’utilizzo di un’ampia varietà di materiali, anche di riuso. Nel 2008 inizia con installazioni polimateriche naturali da interni e, subito dopo, allestisce in parchi e giardini, come nel 2010 presso la Casa Malipiero ad Asolo. Nel 2015 si trasferisce a Venezia e da lì la folgorazione: realizza importanti installazioni presso la Spezieria all’Ercole d’Oro, alla Libreria Acqua Alta, ai Giardini dell’Hotel Ca Nigra Lagoon Resort. Nello stesso tempo collabora con l’azienda La Perla Veneziana di Murano e, due anni dopo, viene scelta da Amorim Cork Italia.
Nel 2019 viene inserita nella pubblicazione del fotografo Renato Vettorato intitolata Donne Serenissime – Volti e Storie del terzo millennio. Ritorna in Polesine e l’anno successivo, nel 2020, si confronta anche con metalli pesanti quali ferro e acciaio, che diventano parte integrante dei suoi studi.
Attualmente lavora tra Venezia e la Maremma per progetti artistici in divenire per aziende e realtà di calibro nazionale.