Irregolari
Ci sono artisti troppo colti, troppo sensibili, troppo orgogliosi, troppo schivi. Fuggono dalle mode, dalle correnti. Lavorano in disparte, con discrezione, con tenacia a volte testarda, a progetti “diversi”. Anche per decenni. Creano imbarazzo perché non rientrano nelle categorie consuete e, dunque, non si sa bene come collocarli. Questi artisti, spesso, sono definiti come “irregolari”.
Comunicato stampa
Ci sono artisti troppo colti, troppo sensibili, troppo orgogliosi, troppo schivi. Fuggono dalle mode, dalle correnti. Lavorano in disparte, con discrezione, con tenacia a volte testarda, a progetti “diversi”. Anche per decenni. Creano imbarazzo perché non rientrano nelle categorie consuete e, dunque, non si sa bene come collocarli. Questi artisti, spesso, sono definiti come “irregolari”.
Ettore Ghinassi, Paolo Guasco, Pino Mantovani e Corrado Porchietti si sono formati in quello straordinario crogiuolo artistico che è stata la Torino degli anni Sessanta. Sono stati amici e compagni di viaggio pur avendo intrapreso, ciascuno, una strada diversa. Tutti e quattro – per una ragione o per l’altra - sono diventati artisti orgogliosamente “irregolari”.
Ora i loro lavori sono esposti, insieme, a Spaziobianco, una galleria “irregolare”.