Irwin – Dreams and Conflicts
La mostra presenta una selezione di lavori esito di collaborazioni strette nel corso degli anni dal collettivo con alcuni dei più importanti e riconosciuti artisti della scena contemporanea internazionale.
Comunicato stampa
La mostra "Dreams and Conflicts" dedicata al gruppo sloveno IRWIN, curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz di LaRete Art Projects, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presenta una selezione di lavori esito di collaborazioni strette nel corso degli anni dal collettivo con alcuni dei più importanti e riconosciuti artisti della scena contemporanea internazionale come Marina Abramović, Joseph Beuys fra gli altri. Tra le opere "Mystery of the Black Square", (1995), fotografia di Andres Serrano che ritrae i cinque esponenti della scena underground di Lubiana che nel 1983 hanno dato vita al collettivo IRWIN ciascuno munito con il famoso quadrato nero di Malevič al posto dei baffi, "Dreams and Conflicts" (2003) scattata nell'ambito della cinquantesima edizione della Biennale di Venezia, il video "Black Square on the Red Square" (1992-1997) che documenta una performance nella piazza Rossa di Mosca e "Rekapitulacija" installazione realizzata in collaborazione con Michelangelo Pistoletto nel 2000.
Dal 15 marzo al 2 giugno 2014 alla Palazzina dei Giardini in corso Canalgrande la Galleria civica di Modena presenterà fotografie, video e installazioni cui si aggiungerà la serie di fotografie NSK Garda patrimonio della Fondazione Fotografia di Modena, che documentano il lavoro che il collettivo ha condotto rielaborando le eredità artistiche delle avanguardie storiche e analizzando la loro relazione con i regimi totalitari e con l’arte occidentale. In questo caso, ad esempio, sono ritratti gli eserciti temporanei cui hanno dato vita gli IRWIN in collaborazione con l’esercito montenegrino, albanese, del Kirghizistan, georgiano, ceco, bosniaco, croato, austriaco e del Kosovo, e con un gruppo di impiegati giapponesi a Kyoto.
Tutto ruota attorno a NSK State in Time, un'entità statale al limite tra realtà, utopia e provocazione, un'entità sovranazionale, slegata da confini geografici fondata sulla libera adesione dei cittadini, che trova manifestazione attraverso ambasciate, consolati ed eserciti temporanei.
Nell’ambito della mostra apre infatti anche il Consolato di NSK State in Time, dove il giovedì, il sabato e la domenica dalle 16.30 alle 18.30 sarà possibile richiedere il passaporto che dà diritto di aggiungere alla propria cittadinanza quella della nazione utopica, fondata nel 1992.
Come in altri “uffici-passaporti” itineranti aperti in passato – tra cui il primo a Mosca nel 1992 e quello al MoMA di New York nel 2012 – viene offerta l’opportunità di riflettere insieme sulla possibilità di un nuovo stato, e viene inoltre data l'occasione straordinaria di poter acquisire una cittadinanza alternativa, che si aggiunge a quella nazionale, per tutti quelli che si identificano con i principi costituenti di NSK: le pari opportunità e l'uguaglianza a prescindere dall'appartenenza etnica o nazionale, sessuale o religiosa.
Per seguire l'evento, prima tappa di un progetto espositivo realizzato in collaborazione con la Kunsthalle Osnabrück (Germania) e il Łaźnia Centre for Contemporary Art di Danzica dove, nel 2015, avranno luogo altre due mostre dedicate agli IRWIN, sarà possibile collegarsi alla web app follow-irwin.net, una sorta di diario digitale di quanto avverrà da ora in poi sino alla conclusione del progetto quando sarà pubblicato il catalogo vero e proprio dell'evento.
Collettivo artistico sloveno IRWIN
I simboli – per gli IRWIN – possono avere significati e connotazioni differenti in luoghi e momenti diversi grazie all’analisi delle loro origini. Il loro lavoro, connotato da un acuto umorismo e una marcata ambiguità, esprime una complessa e sottile connessione tra arte e ideologia. Nel 1984 fondano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledališče sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), ovvero Nuova arte slovena, un sodalizio di gruppi artistici di origine pluri-disciplinare alla ricerca di vie d’uscita dall’universo dell’arte locale, così chiuso e auto-referenziale.
Dopo le dichiarazioni d’indipendenza dalla Repubblica Federale della Jugoslavia da parte di Croazia e Slovenia, Neue Slowenische Kunst nel 1992 fonda la nazione "NSK State in Time". Invece di richiedere un territorio, NSK si fonda su uno “stato di pensiero” i cui confini cambiano in relazione ai singoli membri dello stato. Nel momento della sua formazione, "NSK State in Time" fu definito come un organismo astratto, un corpo suprematista installato in uno spazio socio-politico reale costituito dal movimento dello spirito e dal lavoro dei singoli soci.
A distanza di vent'anni i cittadini in possesso del passaporto del "NSK State in Time" sono più di quattordici mila – appartenenti innanzitutto al mondo dell’arte, ma non solo – che non si stancano di riflettere su un nuovo stato, uno stato migliore, in cui forse si possa trovare anche un po’ di felicità. IRWIN ha partecipato, tra l'altro, a progetti presentati a Manifesta, alla Biennale di Venezia e al MoMA di New York.